Vorrei, ma non posso...

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Quel pomeriggio stesso Hermione decise di ricominciare le lezioni. Non voleva rimanere troppo indietro con le lezioni, o il suo obiettivo di una media scolastica impeccabile sarebbe andato a farsi benedire.
Aveva pozioni.
Quale opportunità migliore? Finita la lezione avrebbe parlato con lui.
Era brutto non ricordarsi nulla di ció che era successo. C'era un buco temporale non indifferente, che comprendeva un intero pomeriggio.
Aveva molte domande in testa e che cercó di tenersele a memoria per dopo.
Camminó fino all'aula di pozioni con Ginny.
La rossa sembrava stranamente nervosa, schiva.
Quasi come se Hermione non dovesse essere venuta a lezione.
Non ci fece più di tanto caso.

Entrarono in classe e si accomodarono ai primi banchi. Attesero l'arrivo del professore, come sempre turbolento.
Quel giorno, peró, Severus sembrava più irritato del solito.
Guardava tutti fuorché le due ragazze al primo banco.
Hermione, inizialmente, credette fossero solo coincidenze, ma dopo mezz'ora aveva appurato che il Professore sembrava la stesse appositamente ignorando, come se non esistesse.
Anche Hermione aveva cominciato ad innervosirsi.
"Chi mi sa dare la definizione della Maledizione Imperio?"
Ci furono attimi di silenzio. Nessuno aveva alzato il braccio, nessuno a parte Hermione, ovviamente.
"Nessuno lo sa? Siete solo una massa di stolti"
Hermione continuava a tenere il braccio alto.
Il professore si voltó per andare verso la cattedra "mi scusi Signore, la Maledizione Impero fa parte di una delle tre Maledizioni senza perdono: chi subisce un tale incantesimo obbedisce agli ordini di chi lo ha lanciato, anche contro la propria volontà"
Piton si giró e, senza guardarla, cominció a parlare "preferivo assai la sua assenza, Signorina Granger. 5 punti in meno a Grifondoro per aver parlato senza permesso del professore"
Hermione ci rimase male.
Perché si comportava così?
E andó avanti così tutto il pomeriggio.

Finita la lezione tutti gli studenti si affrettarono nell'uscire dall'aula. Ginny guardó dalla soglia della porta Hermione, mentre con lentezza metteva via i propri volumi nella valigetta.
La riccia mimó in labbiale un "vai pure, ci vediamo dopo" e Ginny annuì andandosene.
Hermione guardó verso la cattedra, dove dietro stava seduto il professore intento a correggere alcune pergamene.
Lui non alzó lo sguardo ma disse solamente "Signorina Granger, a cosa devo la sua permanenza prolungata in classe, oltre la lezione?"
"Ecco vede.." si stava mordendo il labbro inferiore, era nervosa e indecisa su cosa dirgli "volevo chiederle se lei sapeva qualcosa di quel pomeriggio in cui mi sono sentita male"
Solo allora Severus alzó lo sguardo.
Per la prima volta si trovava in vera difficoltà. Con un colpo di bacchetta chiuse la porta di colpo, facendo sobbalzare la riccia.
Lui si alzó dalla sedia, andó ad appoggiarsi alla cattedra, rimanendo in piedi e accavallando leggermente le gambe, le braccia incrociate.
La guardó silenziosamente per qualche secondo.
"So cos'è successo, in parte. Per il resto ho solo una mezza idea"
Hermione abbassó lo sguardo e chiese "potrei sapere?"
"Siediti" le aveva ordinato
Lei lo fece senza indugi.
"Hermione, devi stare distante da me, lo dico per il tuo bene. Non voglio ferirti ulteriormente"
Lei alzó lo sguardo sui suoi occhi.
Fu un secondo ed alcune immagini cominciarono a comparire nella testa di Hermione.
Erano confuse, ma la testa, in qualche modo, riuscì a riordinarle.
Aveva ricordato il momento in cui stava andando dal professore, dopo pranzo, e quando aveva raggiunto la sua porta, sentendo due voci all'interno dell'aula che in quel momento apparivano confuse.
Cominciava, pian piano, a ricordare quel pomeriggio.
I ricordi finirono in quel momento. I suoi occhi erano sbarrati. Severus intuì ció che era successo.
"Cosa ricordi?"
"Ricordo fino al momento in cui sono arrivata davanti alla porta, nient'altro"
"È bene che non ti sforzi molto per ricordare"
"Ma perché?"
"Perché è meglio così!"
"Io non ce la faccio più a vedere il suo atteggiamento freddo nei miei confronti, sto soffrendo. Mi sembra ingiusto che lei prenda decisioni ingiustificate"
"A tempo debito lo capirai e starai ben lontana da me"
Il professore giró nuovamente la cattedra e si sedette continuando il lavoro che aveva interrotto poco prima: l'aveva congedata.
Hermione, con occhi lucidi, lo guardó e si giró prendendo le sue cose. Fece per andare verso la porta, si giró nuovamente verso di lui, le lacrime scorrevano sul viso, stavolta.
Severus alzó a malapena gli occhi sul foglio, giusto per vedere con la coda dell'occhio che la Grifondoro stava piangendo.
Quest'ultima se ne andó.
"Dannazione!!!" Un moto di rabbia percorse Severus, che gettó la piuma sulla cattedra.
Si alzó di scatto dalla sedia e andó nei suoi alloggi, con l'intento di affievolire il dolore che anch'egli provava con del Whisky Incendiario.

L'altra faccia dell'odio (SeverusxHermione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora