Un'amica serve a questo...

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"cosa posso fare affinché tu non cada nell'oblio dell'odio?"
"Vorrei..." non sapeva se spiegargli ció che lei desiderava ardentemente. Aveva paura, paura della sua reazione, del giudizio nei suoi confronti.
Severus rimase in attesa della sua richiesta.

Quanto poteva risultare difficile dire poche e semplici parole?
Hermione deglutì a fatica. Si morse il labbro inferiore, era nervosa.
"Vorrei potesse starmi vicino. Dopo quell'incontro al lago con lei vede..sono stata meglio. Ho dormito beatamente durante la notte e mi ero svegliata con un sorriso.." teneva basso lo sguardo. Non voleva vedere la reazione del Potion Master.
"Guardami Hermione"
La grifondoro scosse la testa.
Allora il mago le alzó delicatamente il viso con un indice.
Lui la guardó. Inclinó leggermente la testa e le sorrise appena "non sono la persona ideale"
"Perchè?"
"Perché ho un passato oscuro alle spalle. Lo hai potuto vedere dal libro. Sono un ex mangiamorte, ma rimarró tale, per sempre, nonostante pentito"
"Non mi interessa"
"Allora sei sciocca"
A quel punto il professore si alzó velocemente dalla sedia. Il mantello svolazzó per aria. Si voltó leggermente verso la ragazza.
Poi uscì dalla porta.
Hermione pianse. Non riusciva più a sopportare tutto quell'ammasso di peso che aveva sul cuore.
Ritornó a dormire, non aveva nemmeno le forze per scendere in sala comune.

"Herm! Herm!"
La riccia venne svegliata dalla rossa. Aprì piano gli occhi. Si guardó attorno spaesata, non capendo che ore fossero.
Ginny la guardó, si sedette sul suo letto "come stai?"
"Ginny non ho voglia di parlarne"
Quest'ultima annuì, poi disse "la McGranitt ci ha dato i dettagli riguardo il ballo!"
"Io..non so se vengo al ballo"
Ginny roteó gli occhi. "Tu ci verrai Herm, è giusto che ti svaghi un po"
"I miei genitori sono prigionieri a Malfoy Manor, Ginny!" Hermione era scattata, Ginny peró intuì ci fosse dell'altro. Infatti Hermione le disse "Ginny, ti devo spiegare altre cose.."
E fu così che passarono l'ora prima di cena, raccontando alla rossa di Piton.
"Herm..lui è un tuo professore!"
"Lo so"
"Per di più è Piton!" La faccia era disgustata
"Lo so, ma cosa ci posso fare? Non ho scelto io di innamorarmi di lui"
"E va bene" Ginny sospiró "è veramente shockante che tu abbia scelto lui e lui è proprio scemo se non ha scelto te"
Sorrisero entrambe, poi continuó "vieni a cena?"
"Non ho fame"
"Ma dovrai pur mangiare qualcosa!"
"Domani"

La sera stessa Ginny scese in Sala Grande.
"Dov'è Hermione?" chiese Harry
"Non vuole scendere, è ancora provata per i suoi genitori" taglió corto.
I ragazzi annuirono. Si sedettero a tavola.
Ginny voltó lo sguardo verso il tavolo insegnanti. Piton...non riusciva ancora a crederci.
Lo vide nel tavolo insegnanti, intento a guardare nella loro direzione, un riflesso di preoccupazione nei suoi occhi.
'Allora quel pipistrello ha un cuore' pensó la rossa.
Si voltó verso i propri compagni, consumando la cena.

Il pomeriggio successivo, Ginny riuscì a prendere Hermione e convincerla a comprare un vestito a Diagon Alley.
Ad Hermione fece bene quell'uscita: ci furono Harry, Ron, la stessa Ginny, Neville, Luna, i gemelli Weasley e lei.
Si, decisamente un bel gruppo.
Si fermarono, prima di tutto, a prendersi una calda burrobirra. Risero e scherzarono come ai vecchi tempi. Sembrava tutto così sereno.
Poi il gruppo si divise: le ragazze andarono a fare acquisti per il ballo, mentre i ragazzi andarono a guardare un po di dolciumi e la nuova nimbus 2004, un vero gioiellino.
Le ragazze entrarono in negozio, i vestiti lo facevano da padrone.
Ginny adocchiò ad un paio di vestiti, così come Luna. Hermione stava percorrendo ancora quelle corsie strette. Le dita scorrevano sulle varie stoffe, finchè non si bloccó: aveva trovato il suo vestito ideale.
Rimase in attesa delle due ragazze, che uscissero dai camerini, per dare loro un'opinione.
Ginny uscì per prima ed Hermione sorrise: aveva un vestito verde smeraldo, a tubino. Le stava divinamente.
Poi uscì anche Luna. Si sapeva quanto lei avesse dei gusti decisamente stravaganti: aveva un vestito che cadeva a campana, decorato con dei fiorellini. Nella stravaganza, quel vestito le donava.
"Provatelo anche tu, Herm!" Esclamó Ginny
Hermione entró in camerino. Lo provó e si guardó allo specchio: quel vestito era rimasto negli appendini del negozio solo per lei, era quello destinato alla ragazza.
Non uscì dal camerino. Decise che quella fosse stata una sorpresa per tutti.
"Non è giusto!!!" Esclamó un'imbronciata Ginny, quando vide Hermione uscire dal camerino senza il vestito addosso e andando alla cassa per pagarlo.

L'altra faccia dell'odio (SeverusxHermione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora