Il dolore di una donna che ama

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Severus si precipitò alla finestra. I mangiamorte avevano deciso di anticipare l'attacco.
Hermione si mise di fianco a lui, guardando tutti quei fasci di luce azzurri tentare di ripristinare le barriere della scuola.
Severus, guardando attonito la scena, si stava riallacciando il frock coat. Hermione si rivestì.
Il Potion Master si giró verso la ragazza, il suo viso addolorato.
"Devo andare"
"Ti prego, ritorna vivo da questa guerra" per la prima volta Hermione gli aveva dato del tu, inconsapevolmente.
Lui si avvicinó accarezzandole il viso "anche tu"
Si abbracciarono, un abbraccio disperato.
Un lacrima scese dagli occhi della ragazza.
Il mago, seppur con una certa fatica, se ne andó.
Non si giró mai verso la ragazza mentre usciva dall'aula, altrimenti non avrebbe avuto la forza di affrontare la guerra.

Hermione, dopo aver guardato per un'ultima volta quella stanza, chiuse la porta e corse giù in cortile, alla ricerca di Harry e Ron.

I corridoi della scuola pullulavano di studenti, presi da reazioni differenti rispetto quell'attacco improvviso alla scuola: chi piangeva, chi urlava, chi correva a rifugiarsi, chi correva fuori nel cortile per difendere la scuola.
Hermione, in mezzo a quella calca di studenti, si fece spazio e corse all'entrata del castello. Lì trovó diversi professori, tra cui la McGranitt e Vitius.
"Professoressa!" Urló la riccia, tentando di farsi sentire tra tutto il baccono.
La McGranitt si giró verso Hermione. Quest'ultima continuó "dov'è Harry?"
"L'ho visto muoversi in direzione della foresta proibita, ma non ne sono sicura!"
Hermione annuì e fece per partire, ma un cupo boato fece tremare lievemente il terreno e il silenzio che ne seguì dopo non fu piacevole.
Da un momento all'altro la guerra si sarebbe scatenata: le barriere di Hogwarts erano state abbattute.

Da lontano videro una massa informe di maghi oscuri e creature di ogni genere muoversi in direzione del castello, dapprima lentamente, poi man mano a velocità sempre più sostenuta.
In testa a quell'esercito stava Bellatrix.
Hermione era combattuta: dirigersi verso la foresta proibita o combattere?
Si voltó verso la scuola e capì che la priorità doveva essere data alla battaglia.
Rimase ferma, poi, appena vide la figura di Bellatrix linearsi nitidamente, camminó lentamente verso di lei.
Questa sorrise maligna, la lingua inumidì parte delle sue labbra e lo sguardo percorse il viso di Hermione.
"Granger! Ma chi si rivede!" Disse quella pazza, mentre indicava al suo esercito di fermarsi, alla fine del ponte.
Hermione non disse nulla. La bacchetta tenuta saldamente in mano.
Bastó un cenno di Bellatrix per scatenare l'inferno e la battaglia inizió.
Hermione corse nella sua direzione, cominciando a scagliare maledizioni.
Bellatrix si difendeva con un controincantesimo, mentre le maledizioni che tentavano di colpirla venivano scagliate ai lati, uccidendo maghi e creature oscure.

Poco prima dell'inizio della battaglia Severus fu chiamato da Lucius.
"Il Signore Oscuro desidera vederti alla stamberga strillante"
Il professore annuì e si smaterializzó in quel posto.
"Desiderava vedermi, Signore?"
"Severus" cominció Voldemort "sei sempre stato il mio più fedele servitore, mi sono fidato ciecamente di te, in ogni momento" fece una pausa teatrale, poi continuó "ma le persone e di conseguenza le loro priorità cambiano nel tempo. Come ha fatto la Signorina Granger fuggire da Villa Malfoy, se tu stesso hai garantito il fatto che fosse stata rinchiusa nelle celle? E come hanno fatto a fuggire i Signori Granger, miseri babbani quali sono?"
Voldemort girava attorno a Severus, scrutandolo.
"Mio Signore" ma Voldemort non lasció che continuasse il discorso, con un movimento di bacchetta taglió la giugulare al potion master e questo cadde a terra intontito.
Lo lasció lì, da solo, mentre questo rimase in quella posizione. Stava perdendo troppo sangue e non aveva portato nessuna pozione che potesse salvarlo.

Hermione continuó a combattere contro Bellatrix, ma ad un certo punto una voce risuonó nelle menti di ogni persona presente nel castello, quasi faceva male quella sorta di intrusione acustica "Severus Piton è stato ucciso e ora, come farete a procedere in questa guerra, senza quella maledetta spia?"
Ad Hermione venne un colpo. Gli occhi si dilatarono enormemente, mentre grosse lacrime solcavano le sue guance.
Bellatrix stava ridendo, vedendo le facce sconcertate di tutti, ma il sorriso svanì nel momento in cui Hermione lanció un urlo acuto.

L'altra faccia dell'odio (SeverusxHermione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora