"Mamma, mamma, vieni a giocare?"
La lieve e dolce voce della figlia che giocava con il padre allietava Katniss, che si alzò e si diresse verso la figlia.Mentre giocavano la piccola si fermò e chiese ai genitori la storia di come si erano incontrati.
I due speravano che questo giorno non arrivasse mai, ma prima o poi avrebbero dovuto parlargliene.
Peeta si girò preoccupato verso Katniss, che sembrava tranquilla, continuava a sorridere alla figlia accarezzandole i capelli."Vedi cara, prima non eravamo liberi, un signore cattivo, il presidente Snow, ci comandava. Eravamo divisi in distretti e non potevamo uscire perchè una rete ci teneva in gabbia, proprio come i cani!" Sorrise a Peeta e ricominciò a parlare.
"Ogni anno si tenevano dei "giochi", se così si possono chiamare, in cui da ogni distretto venivano presi un maschio e una femmina dai 12 ai 18 anni, quell'anno venne pescata..." Katniss iniziò a piangere e Peeta la abbracciò finendo la sua frase.
"Quell'anno venne pescata la sorella di tua madre..." Prese la collana che Katniss portava al collo, la aprì, e mostrò alla figlia una foto di una bellissima ragazza, dai capelli biondo cenere e con un sorriso smagliante.
"Prim era piccola, doveva aiutare sua madre, cioè tua nonna, nel medicare i feriti e i malati, era una bella ragazza, e pensava sempre prima agli altri... Poi, però, morì presto, sfortunatamente. Uccisa. Davanti agli occhi di Katniss."
La madre riprese a parlare: "Io e tuo padre ci siamo conosciuti davvero bene, solo quando mi sono offerta volontaria al posto di Prim. In realtà ci conoscevamo giá da tempo prima. Lui era il figlio dei fornai del distretto, mentre io ero una ragazza, che, pur di cacciare per un pasto in tavola, non seguiva le regole, uscivo dalla recinzione insieme a mio cugino Gale e cacciavamo di nascosto. Un giorno Peeta mi ha vista da sola e, mi ha lanciato del pane... Quello è il primo giorno in cui ci siamo visti."
Peeta aggiunse che loro andavano a scuola insieme e che lui era sempre sto attratto da lei, fin da piccolo.
Erano le 3:20 di notte quando Katniss si svegliò urlando, Peeta la avvolse con le braccia e le continuò a ripetere che era solo un incubo.
Lei scese dalla camera è andò in cucina a prepararsi un tè.
Poco dopo scese anche Peeta: "Non riesci a farli smettere? È la cosa più brutta fare un incubo e sapere che è accaduto davvero."
"La cosa più brutta è non riuscire a capire se è un sogno o se è la realtà." Disse Katniss sbuffando, mentre si riempiva un bicchiere di acqua fresca.
"Io, quando non riesco a capirlo mi conto le dita delle mani, nei sogni abbiamo sempre delle dita in più... adesso ho imparato a vincere quelle immagini."
Katniss guardò Peeta, le faceva quasi pena.
"Io ormai rimango sveglia, ma tu torna pure a letto." Disse lei sorridendo.
Peeta, titubante, tornò a dormire.Katniss prese un album con le foto che Prim aveva scattato di nascosto alla sorella. Quando la piccola è morta lo trovarono in casa e non l'hanno più aperto... fino a quel momento.
La prima era una foto di Katniss mentre si faceva la treccia, scorrendo tra tante trovò una foto di lei appoggiata sulla spalla di Gale, fuori dal distretto con arco e frecce poggiati a terra.
Gale aveva un braccio che le avvolgeva le spalle e le stava baciando la nuca.
A quell' immagine Katniss sorrise e pensò a lui...
Katniss si chiese dove fosse, come stesse, ma soprattutto, con chi fosse.******************************
Molte cose (come avevo detto nella descrizione) non seguono la storia, infatti Katniss e Peeta in realtà avrebbero due figli.
Ho dovuto cambiare perchè sennò non sarei riuscita a continuarlo.. W EVERTHORNE!
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credevo di non pensarti. /everthorne/
FanfictionIniziamo dalla fine. Katniss è felicemente sposata con Peeta Mellark. Hanno due splendidi bambini, ma tutto questo è quello che lui voleva e che lei credeva di volere. E se la povera ragazza si ritrovasse faccia a faccia con i ricordi del passato? S...