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Otto ore dopo

NEGAN'S POV

Il sole era, ormai, sorto ed io ero rimasto in piedi tutta la notte ad attendere che Denise mi dicesse come stava andando l'intervento.
Le sue parole continuavano a ripetersi nella mia testa. Non riuscivo a capacitarmi del fatto che la ragazza potesse morire per colpa mia.

-Ci provo ma non te lo assicuro. Al 90% delle possibilità morirà-

Gli abitanti di Alexandria non si erano ancora svegliati e, probabilmente, non erano a conoscenza dell'incidente.
Nel frattempo, la donna aveva chiamato i suoi aiutanti affinchè potesse svolgere l'operazione nel modo più corretto possibile.

Se lei muore la uccido.

Pensai mordendomi l'interno della guancia.

Poco dopo la porta dall'infermeria si aprì rivelando la sagoma della dottoressa sporca di sangue. La fronte corrugata e le labbra socchiuse mi fecero intuire che Amanda non ce l'aveva fatta.

Con passo veloce entrai nella stanza e mi feci strada verso il lettino nel quale era sdraiata

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Con passo veloce entrai nella stanza e mi feci strada verso il lettino nel quale era sdraiata.

«È morta?» domandai ad uno degli assistenti.

«No. Ce l'abbiamo fatta ma non sappiamo quando si sveglierà.» l'uomo si passò una mano sul volto in segno di stanchezza.

Oh Dio grazie.

«Uscite tutti!» ordinai e loro mi obbedirono immediatamente.

Mi sedetti accanto a lei stringendole la mano, poi, chiusi gli occhi e sospirai.

«Mi dispiace tanto.» sussurrai.

Era davvero un colpo al cuore vederla distesa su quel letto e sporca di sangue.

«Sai, nei film dicono che le persone in coma possono sentire tutto, quindi, per la prima volta, vorrei parlarti seriamente.» con la mano libera iniziai ad accarezzarle i capelli.

«Ricordo ancora la prima volta che ti ho vista: affilavi la lama del tuo coltello seduta sulla poltrona a casa di Rick. Avrei voluto che diventassi una dei Salvatori, è per questo che ti ho rapita. Ma... Ti giuro mi dispiace tanto per ciò che ti ho fatto, non avrei dovuto. Ti ho trattata come un fottuto oggetto e per questo mi odi.
Me lo merito. Sono uno stronzo, un insensibile, uno psicopatico, un violento e... sono un cazzo di disastro!
Tu, invece, sei perfetta e ti prometto che quando ti sveglierai ti lascerò andare, non mi vedrai mai più.»

Mi interruppi immaginando come potrebbe essere la mia vita senza di lei.

«Non voglio perderti, anche se sono costretto.»

* * *

Le ore erano passate lentamente e quando il gruppo di Rick aveva scoperto dell'incidente era subito accorso da Amanda che non si era ancora svegliata.

Al momento Dwight era appena entrato in infermeria distraendomi dai miei pensieri.

«Come sta?» domandò zoppicando sulle stampelle.

«Secondo te?» chiesi retoricamente.

«Senti, ho sbagliato a baciarla ma tu mi hai sparato. Credi di essere sano mentalmente?»

«Dwight, sei uno dei miei uomini migliori ma, con tutto il rispetto, chi ti ha dato il permesso di toccare Amanda?» iniziavo ad alterarmi.

«Non è la tua ragazza!» urlò l'uomo puntandomi l'indice addosso.

«Lo è invece!» gridai a mia volta facendolo tornare in silenzio.

Cos'ho appena detto? Oh cazzo!

«Che cosa?»

«Sì, è la mia ragazza.» conclusi con un sorrisetto stampato in volto.

» conclusi con un sorrisetto stampato in volto

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CONTINUA!








Spero vi sia piaciuto! Presto continuerò anche la storia su Jeffrey.

-marty

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