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Apro una piccola parentesi dato che mentre leggete potreste incasinarvi con il nome della protagonista. Lei si chiama Amanda il cui diminutivo è Mandy, perciò se durante la lettura incontrerete questi due nomi sappiate che è sempre la stessa persona.

Inoltre le parti scritte in corsivo sono i pensieri della protagonista.

Mi scuso in anticipo per gli eventuali errori di battitura.

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Finalmente mancavano pochissimi metri al cancello di Alexandria ed ero impaziente di rivedere i miei compagni. Negan aveva detto loro che non mi avrebbe fatto del male ma credo che fossero ugualmente preoccupati per me.

Sulle piccole torrette di guardia riuscii a riconoscere Sasha ed Abrham che mi scrutavano in lontananza cercando di capire chi fossi. Ormai ero giunta al cancello e avevo guardato negli occhi i due che, subito dopo, avevo iniziato a chiamare gli altri membri del nostro gruppo. L'enorme meccanismo di metallo venne aperto immediatamente rivelando la figura di Maggie.

«Amanda!» urlò il mio nome per poi iniziare a correre verso di me.

Scesi velocemente dalla moto lasciandola cadere sull'asfalto crepato e, come la ragazza, iniziai a correre a braccia aperte.

«Oddio! Maggie!» esclamai concludendo la corsa con un caloroso abbraccio.

Le volevo davvero un gran bene. Insieme a Daryl, era stata una delle prime persone che avevo incontrato dopo lo scoppio dell'apocalisse.

«Quanto mi sei mancata!» parlai nuovamente con un sorriso stampato sul volto.

«Ti hanno fatto del male?» mi domandò la figlia maggiore di Hershel.

«No. Negan è stato buono con me, non mi ha toccata.» mi incupii ricordando i giorni trascorsi all'interno di quella dannatissima, sudicia e buia cella.

«Perfetto! Beh... dai entriamo, anche gli altri vorranno salutarti.» disse rivolgendo un rapido sguardo ad Alexandria.

Annuii e, raccogliendo la moto, ci dirigemmo all'interno della comunità.
Dopo aver salutato e abbracciato Rick, Michonne, Glenn, Sasha, Abrham, Carl, Enid, Tara, Rosita, Carol, Eugene,  e Morgan, mi voltai in cerca di Daryl.

«Ragazzina?» Dixon era l'unico a chiamarmi in quell'orribile modo, sapeva che mi infastidiva molto ma non gli importava minimamente.

«Sigor Balestra, ma quanto ho sentito la tua mancanza?» la mia frase ironica suonava più come una domanda.

«Sono sicuro che mi hai sognato tutte le notti, Ragazzina.» disse con un sorriso da spavaldo accentuando l'ultima parola della frase.

«Continua a crederci...» sospirai liquidandolo con un gesto della mano.

«Voi due volete continuare fino a sta sera?» ci rimproverò Sasha.

Dovresti dirlo a lui, non a me.

«Beh... dato che Negan ti ha lasciata andare e soprattutto non ti ha fatto del male che ne dite di festeggiare?»
Rosita aveva avuto un colpo di genio.

Cosa? Aspetta, COSA?! Credono che sia stato Negan a lasciarmi andare? Oh merda. Forse non sarei dovuta fuggire: ho messo in pericolo il mio gruppo senza pensare.

«È una buona idea» Disse Rick spostando lo sguardo da Rosita a me.

«E tu Mandy? Cosa ne dici?» mi chiese Enid con tono premuroso.

«Sì! Sì, per me è un ottima idea ma prima devo dirvi una cos- » venni interrotta dalla profonda voce di Abrham.

«Dove facciamo questa festa?» domandò il rosso.

I'M CHANGED FOR YOU ●NEGAN●Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora