Lawyer H.S.

Capitolo 6

*Vedremo.*

Cameron's Pov.

Che grandissima testa di cazzo! Non poteva ordinarmi di non fumare. Non ero mia sua moglie!

Arrabbiata mi sedei sulla sedia, della mia scrivania, accendendo il computer acceso. Controllando l'e-mail di Harry.

Risposi con gentilezza e professione, dando ad ognuno un appuntamento con Styles.

Purtroppo non potevo negarlo, era bravo nel suo lavoro. Davvero bravo, solo quel carattere che si ritrova non piacevole.

Sentii la vibrazione del mio cellulare, lo presi e notai che era un messaggio di Owen, il mio ex ragazzo.

Owen:
Ciao, come sta mio figlio?

Cameron:
Ha smesso di essere tuo figlio da tempo. Per l'esattezza quando hai deciso di fare il codardo.

Owen:
Non fare la difficile.

Cameron:
Lasciaci in pace. Lui non ti appartiene.

Owen:
Mi appartiene eccome!

Cameron:
No! Lui sta benissimo senza suo padre. Padre poi, un codardo. Non l'avrai mai.

Owen:
Vedremo.

Spensi il cellulare e cercai di calmarmi. Respirai disperatamente, ero agitata come non mai.

Quel codardo di merda. Sapeva sempre il modo di fermirmi. Prima scappa e poi ritorna? Keegan non era una bambola! Aveva bisogno di stabilità.

“MAYERRRRR” Urlò Harry.

Mi alzai ed entrai nel ufficio. Lui era lì in piedi, mi indicò la sedia ed io mi sedei.

Lui si sedette dietro la sua cattedra e mi squadrò dalla testa ai piedi. Con aria indifferente.

“Doveva dirmi qualcosa?” Chiesi.

“Sì, a lavoro non si tiene il cellulare acceso.” Disse, calmo.

“Era un emergenza” Mi giustificai.

“Non mi importa. Ah, questa sarà la tua ultima settimana. Ho trovato un'altra assistente.”

“E pensa che mi importi?”

“Cosa vorresti dire?”Chiesi.

“Ho fatto richiesta per un altro lavoro. E indovinate? Mi hanno assunta. Questo è il mio ultimo giorno.”

“No, cazzo. Come faccio per tutta la settimana?” Mi urlò. 

“Cazzi tuoi. E voglio anche lo stipendio.” 

“Pure!” Esclamò.

“Già.” Dissi.