Una simpatica consolazione

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Non ve lo aspettavate eh? 
E invece eccomi qui con il nuovo capitolo! Mi sono resa conto di avervi fatto soffrire troppo con quella litigata furiosa e quindi ho deciso di farmi perdonare con un capitolo più leggero!

Vi anticipo già che il prossimo capitolo (il quinto) sarà addirittura quasi divertente! 

Buona lettura e vi ringrazio tantissimo per il supporto! 



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Claudio

Ancora vestito con gli abiti della serata precedente, Claudio rimase a lungo sul letto immobile a fissare il soffitto. La penombra della sua camera gli permetteva di riposare gli occhi stanchi e arrossati a causa delle lacrime che continuavano imperterrite ad uscire dai suoi occhi. Ogni frase che Mario gli aveva urlato durante la litigata gli fluttuava nella mente senza voler uscire. E ognuna di queste era come una lama che di continuo gli trapassava il cuore.

"Ero davvero convinto potesse funzionare..."

"Tutte le fondamenta sulle quali avevamo costruito questa relazione sono crollate..."

"Claudio, ti amo di più della mia stessa vita..."

"Ma non posso stare qui con te..."

Claudio provò a chiamare Mario incessantemente, sperando di sentire al di là del telefono la sua dolce voce rispondergli. Provò a lungo, invano, trovandosi sempre a dover ascoltare quella fastidiosa vocina femminile che distruggeva ogni sua speranza.

"Segreteria telefonica, il cliente da lei chiamato non è al momento raggiungibile. La preghiamo di riprovare più tar..."

"Vaffanculo!" disse Claudio tra i denti.

"Ah Cla', da quando sei diventato cosi volgare? Spero non sia colpa mia!"

Mario glielo aveva detto svariate volte per prenderlo in giro, rivolgendogli sempre quel sorriso che lui amava tanto. L'unico sorriso che avesse la capacità di disinibirlo completamente.

Lo schermo del cellulare continuava ad illuminarsi senza sosta. Claudio, svogliatamente, osservava il susseguirsi di notifiche, senza però dare importanza a nessuna.

"Claudio dove sei? Sei sparito da ieri! Ci stiamo preoccupando!"

"Claudio mi sto incazzando! Rispondi a me o a Rosita ti prego!"

10 Chiamate perse da Rosita.

8 Chiamate perse da Paolo.

Claudio decise di togliere la vibrazione e allontanare il cellulare il più possibile da sé lanciandolo ai piedi del letto. Con entrambe le mani afferrò l'orlo della coperta e se la tirò fino a sopra la fronte, sperando di riuscire ad estraniarsi dal mondo circostante.

Improvvisamente, sentì bussare al campanello. Scattò dal letto rischiando di inciampare nelle sue stesse scarpe buttate disordinatamente in mezzo alla stanza e corse verso la porta.

Mario.

La speranza che alla porta fosse lui era talmente grande da avergli ridonato la vita. Fu quindi deluso di scoprire che erano Rosita e Paolo che, preoccupati ,si erano presentati a casa sua.

"Sei vivo, grazie al cielo!" disse Paolo entrando in casa e avviandosi verso il divano.

"Mio Dio, Claudio, ci hai fatto spaventare!" esclamò Rosita, buttandogli le braccia al collo e stringendolo forte a sé. Sciolto l'abbraccio, anche lei raggiunse Paolo sul divano e Claudio, con lentezza, chiuse la porta e si voltò verso gli amici che lo guardavano allibiti.

L'amore può far male | Claudio & MarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora