Si va in scena

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Eccomi qui con il capitolo tanto atteso! 

E' venuto particolarmente lungo e non me lo aspettavo! Ma spero che questo non vi faccia passare la voglia di leggerlo.

Vi avevo promesso meno drammi, ma vi devo confessare di non aver resistito ad inserire qualche parte "strappa lacrime"! Spero comunque di non farvi soffrire troppo.

Vi ringrazio ancora tantissimo per il supporto e vi lascio alla lettura! 



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Claudio

"Che cazzo vuol dire che non viene da solo?" gridò Claudio, alzandosi di scatto dal divano.

"Non lo so, Claudio... Ha semplicemente detto così!" disse secca Rosita, sbarrando gli occhi nel vedere quella reazione.

"Oh! Modera i termini!" ironizzò Paolo, andando dietro all'amico e ponendogli entrambe le mani sulle spalle ,stringendogliele come se dovesse fargli un massaggio.

"Su, su, che lo sai anche tu che lo fa per farti ingelosire! Anzi, magari si presenterà anche da solo!" disse Paolo con voce rassicurante, andando verso il divano, sul quale si sedette elegantemente.

"Non mi interessa il motivo per cui lo sta facendo..." continuò ad urlare Claudio rivolgendosi agli amici.

"Neanche il tempo di mettere piede fuori casa e già ha trovato un altro?" alzò gli occhi al cielo, per poi coprirli con entrambe le mani.

"Beh, sicuramente non passa inosservato!" sussurrò Paolo, che venne fulminato da Rosita.

"Deficiente!" disse lei seria, dandogli una cuscinata sul petto.

Claudio si scoprì gli occhi e freddò l'amico, che alzò entrambe le mani in segno di scuse.

"Calmiamoci tutti!" intervenne Rosita, guardando entrambi i ragazzi. "Aspettiamo stasera e vediamo come andrà. Okay?"

Paolo annuì immediatamente alla proposta della ragazza. Claudio, al contrario, rimase a fissarla gelido come un pezzo di ghiaccio.

"Claudio ho detto... Okay?" ripeté minacciosa.

"Va bene!" concluse Claudio con voce rassegnata, sedendosi nuovamente sul divano.

Mario

Il tempo passava piacevolmente, tra una chiacchiera e l'altra, e Mario fu grato di aver incontrato qualcuno che lo facesse distrarre.

Pensò fosse strano che il bar continuasse a non riempirsi, e il suo guardarsi intorno fu notato da Francesco, che gli chiese "Qualcosa non va?"

"Ma il bar non ha clienti?" domandò voltandosi e incrociando lo sguardo curioso del ragazzo.

"In realtà, noi apriamo solo la sera. La porta era aperta perché stavo facendo cambiare aria, ma poi sei entrato tu. Non avrei mai potuto cacciare te e i tuoi occhi color carboncino..." cinguettò Francesco, rivolgendo a Mario un grande e luminoso sorriso.

"Stai scherzando?" disse Mario con cadenza estremamente romana, alzando leggermente un sopracciglio.

"No, non sto scherzando!" esclamò Francesco, scoppiando in una risata fragorosa. "Sei entrato e, quando ti ho detto che eravamo chiusi, non mi hai neanche risposto!"

L'amore può far male | Claudio & MarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora