Eccomi! Sono viva!
Chiedo immensamente perdono per il ritardo!
Dopo la loro "rottura" (mettiamolo tra virgolette perchè ancora siamo nella fase mistery ahah) mi è passata totalmente la voglia di continuare...e vi chiedo scusa!
Inoltre metteteci la mancanza di tempo a causa degli impegni universitari!
Ma finalmente eccoci qui con un nuovo capitolo. Questi ultimi capitoli saranno più brevi, così avrò modo di pubblicarli più velocemente!
La fan fiction finirà a breve, ma ho già in mente nuove cose per voi!
Vi ringrazio ancora per il sostengo e vi lascio alla lettura.
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Mario si svegliò presto quella mattina. Non dormì bene a causa di un turbinio di pensieri che gli tormentavano la mente.
Decise di schiarirsi le idee andando sulla spiaggia a passeggiare, come spesso faceva quando era bambino. In quei momenti di confusione e sconforto che avevano accompagnato la sua infanzia, il mare era l'unica cosa che riuscisse a calmarlo.
Ormai era sulla spiaggia da ore e i suoi piedi nudi iniziarono a risentire della sabbia fredda della mattina. Si convinse a tornare a casa, ma prima si immobilizzò a fissare l'orizzonte. Fece un profondo sospiro e permise a quei pensieri che lo avevano infastidito la notte, che non lo avevano mai davvero abbandonato, di tornare più intensi che mai.
Tutta quella confusione nella sua mente poteva essere riassunta con un nome:
Claudio.
Il pensiero di Claudio si fece talmente insistente da far credere a Mario di aver sentito la sua voce. Chiuse gli occhi e scosse la testa, disilludendosi.
"Mario!"
Si sentì chiamare nuovamente con insistenza e riaprì gli occhi, assumendo un'espressione stranita.
Si voltò di scatto e vide una sagoma avvicinarsi a lui. Non gli servì mettere a fuoco per capire chi fosse. Era Claudio.
"Cosa ci fai qui?" chiese Mario con espressione incredula.
"Ho bisogno che tu mi ascolti!" sussurrò Claudio pregandolo, allungando le sue mani per poter afferrare quelle di Mario.
Mario si scostò di scatto per evitare la presa e scosse velocemente la testa.
"Claudio basta. Ne abbiamo già parlato. Non mi fido più!"
Nonostante le avesse sentite più volte, quelle parole furono per Claudio più taglienti che mai.
"Dammi la possibilità di farti riacquistare la fiducia in me..." disse quindi con tono speranzono ma deciso.
Mario, che aveva momentaneamente spostato lo sguardo verso un punto indefinito alla sua destra, fece ricongiungere i suoi occhi con quelli di Claudio. I suoi, nerissimi, affogarono completamente nel verde, ora bagnato da lacrime, degli occhi di Claudio. Fece un sospiro profondo facendo gonfiare completamente il petto. Alzò gli occhi al cielo provando a trattenere le lacrime e si morse il labbro per impedirsi di parlare.
Claudio allungò nuovamente le mani e, questa volta, riuscì a stringere quelle di Mario che, al tocco, si irrigidì e abbassò velocemente lo sguardo.
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L'amore può far male | Claudio & Mario
FanfictionI suoi occhi cominciarono ad aprirsi lentamente, senza alcuna fretta. Il suo volto, rivolto verso la finestra, era illuminato leggermente dalla luce del sole che penetrava attraverso le grandi e pesanti tende bianche della camera. Non si voltò, allu...