Ciao a tutti!
Chiedo umilmente perdono per l'estremo ritardo, ma la sera arrivo stremata dopo giornate intere passate in università!
Spero non vi stancherete a leggere il capitolo, che è venuto particolarmente lungo.
Vi volevo dire che la fan fiction finirà nel giro di massimo 4 capitoli e preferisco così piuttosto che allungare il brodo e farvi soffrire inutilmente ahah
Ho già in mente un'idea per una nuova ff, sempre su Claudio e Mario, ma inventata. Non vedo l'ora di scriverla e spero che avrà lo stesso successo che ha avuto questa!
Vi ringrazio davvero tantissimo per le tantissime letture e il sostegno!
Buona lettura!
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Claudio tamburellava nervosamente le dita sulla gamba, fissando il cellulare poggiato accanto a lui sul divano.
"Claudio tranquillo, arriveranno buone notizie!" disse Rosita, provando a rassicurarlo. Non ricevendo risposta da parte sua, allungò la mano per potergli accarezzare la spalla e lo sentì tremare.
Improvvisamente suonò il campanello. Entrambi si voltarono di scatto verso la porta, impauriti da quel suono acuto.
Claudio scattò dal divano e si diresse verso l'entrata. Alzò la cornetta del citofono per chiedere chi fosse, ma la persona che aveva suonato era già dietro alla porta.
"Claudio aprimi, sono qui!"
Claudio aprì e si ritrovò davanti Paolo, che senza proferire parola entrò in casa con passo svelto.
"Beh?" chiese quindi Rosita, alzandosi dal divano e allargando le braccia.
Paolo si leccò le labbra e rivolse lo sguardo verso il basso, quasi come se provasse vergogna.
"È partito..." disse infine con tono secco, fissando negli occhi Claudio.
"Che significa che è partito?" urlò Rosita, portandosi una mano sulla testa.
"Ho fatto di tutto, ma non sono riuscito a convincerlo!" si scusò Paolo, che con espressione sconsolata guardava i ragazzi in piedi davanti a lui.
Claudio rimase immobile, impietrito da quella notizia. Il suo respiro cominciò ad appesantirsi e il suo sguardo si perse nel vuoto di fronte a sé. Tutt'un tratto si voltò, dando le spalle agli amici, e si diresse verso la camera.
"Claudio, dove vai?" chiese Rosita preoccupata, facendo un passo per seguirlo. Non proseguì per raggiungerlo perché, poco dopo, Claudio ritornò nel soggiorno, reggendo nella mano destra uno zainetto.
"Andiamo!" disse freddamente, aspettandosi un consenso da parte di Paolo e Rosita, che lo guardavano esterrefatti.
"Andiamo, partiamo!" ripeté esortandoli, annuendo rapidamente con la testa.
Paolo e Rosita si guardarono, prima di far ricadere lo sguardo su Claudio, che era rimasto, immobile in attesa di una risposta.
"Claudio, è tardi... Forse avrebbe più senso partire domattina!" propose Rosita, avvicinandosi a lui e prendendogli il volto tra le mani.
"Mario non va da nessuna parte..." aggiunse Paolo, appoggiando quello che aveva detto Rosita.
Claudio scosse la testa, liberandosi dalla presa dell'amica.
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L'amore può far male | Claudio & Mario
FanfictionI suoi occhi cominciarono ad aprirsi lentamente, senza alcuna fretta. Il suo volto, rivolto verso la finestra, era illuminato leggermente dalla luce del sole che penetrava attraverso le grandi e pesanti tende bianche della camera. Non si voltò, allu...