La paura che

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"FINALMENTE!" So che avrete esclamato tutti voi! 

Vi chiedo davvero perdono per aver ritardato cosi tanto! Ma purtroppo tra studio per gli esami e tirocinio non ho avuto un minuto libero! L'università che distoglie dalle cose importanti ahah

A parte gli scherzi, ecco a voi il nuovissimo capitolo! Vi prometto che i prossimi usciranno in tempi più brevi!

Volevo anche dirvi che tra massimo 5 capitoli concluderò questa fanfiction. Ma non vi abbandonderò! 

Nell'attesa di una nuova vi delizierò con qualche one shot riguardante alcuni momenti importanti per loro!

Bene direi che è il momento di lasciarvi alla lettura!

Vi ringrazio davvero tantissimo per il sostegno! 



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Mario

"Ecco qui!" accennò premuroso Francesco, porgendo un cuscino e una coperta a Mario, che era seduto sul divano e fissava con lo sguardo assente la parete di fronte a sé.

"Spero dormirai comodo, qui!" si preoccupò Francesco, che però non ricevette risposta da Mario, che continuò a mantenere lo sguardo perso nel vuoto.

"Mi vuoi raccontare cosa è successo?" aggiunse il ragazzo, sedendosi accanto a lui e accarezzandogli dolcemente la spalla.

"che ti devo dire, Francè?!" sbottò scocciato Mario, accovacciandosi in avanti e mettendosi la testa tra le mani.

"Sai com'è... Non hai proferito parola, da quando siamo usciti dal ristorante!" squittì Francesco, sgranando gli occhi e incrociando le braccia in segno di protesta.

Non ricevendo una, decise di intervenire.

"Avete parlato? Avete litigato? Era geloso? Vi siete baciati?"

"Calmo!" urlò Mario, rivolgendogli improvvisamente un'occhiataccia.

"Abbiamo sia parlato che litigato, e ci siamo pure baciati!" disse Mario esausto, prima di aggiungere: "Contento?". Allargò le braccia come se non avesse più nient'altro da offrire e si buttò indietro senza premura sullo schienale del divano.

"Lo sai che voglio solo aiutarti!" sussurrò Francesco, prendendogli la mano e stringendola con decisione tra le sue.

Mario rivolse lo sguardo verso di lui e, sconsolato, accennò un piccolo sorriso. Socchiuse gli occhi e pose la sua mano libera su quelle di Francesco.

"Lo so, scusami. Ma non ce la faccio proprio!" rispose con voce roca, come se fosse sul punto di piangere. "Voglio solo tornare a casa...". Scosse la testa abbassando il viso e permise ad una docile lacrime di cadere dai suoi occhi neri come la pece e bagnargli un lembo della camicia.

"Sei sicuro? Non vorrei causare reazioni inaspettate..." rimase in silenzio per un eterno secondo, prima di continuare. "Ma Claudio è davvero molto innamorato di te!"

Mario si sentì contorcere lo stomaco, come se qualcuno glielo avesse strappato e lacerato sotto i suoi occhi. Se li strofinò con una mano, la stessa che poco dopo utilizzò per accarezzarsi i capelli.

"Francesco, voglio solo tornare a casa e non pensarci..." disse con tono secco, come se volesse che il discorso terminasse il prima possibile.

Francesco sospirò profondamente e alzò le mani, mostrando di essersi arreso.

L'amore può far male | Claudio & MarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora