IV- close meetings and eyes into eyes

78 10 3
                                    


"You look like a whole balanced, but in reality you are emotionally disturbed. And then you have these huge eyes and it sometimes destroys me. "  


Cazzo mi guardi che riesci solo a farmi impazzire.
E Jess, non rovinare sempre tutto.

Tornato a casa quel pomeriggio Harry

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Tornato a casa quel pomeriggio Harry. salì al piano di sopra e tolto il maglione rosso rimase solo con la t-shirt bianca, prese i libri e scese le scale, nello stesso momento in cui suonarono alla sua porta. Posò tutto sul tavolo ed andò ad aprire. Jessica entrò facendo un ampio gesto della mano come saluto, mentre Rose aspettò sulla porta.

"Ciao."

Disse e al ragazzo sembrò strana, completamente diversa dalla solita Rose. Certo non l'aveva mai invitata a casa ma aveva qualcosa di completamente differente,un'aria nuova. La sua espressione era dolce e pacata, non così burbera come quando erano a scuola. Era un incanto.

"Accomodati."

Chiuse la porta dietro di lei e dopo aver fatto un respiro per calmarsi, si avviarono entrambi in cucina dove Jessica si era già seduta comodamente iniziando a mandare messaggi. Harry le si mise vicino mentre la mora si sedette dalla parte opposta, perché tanto lei quel pomeriggio niente da fare aveva né li ne da nessun'altra parte e di studiare proprio non  aveva voglia.

"Cosa hai voglia di fare?"

Chiese Harry gentilmente alla bionda accanto a sé, mentre sotto al tavolo strusciava di continuo le mani sui pantaloni grigi per il nervosismo. Non riusciva a guardare negli occhi nessuna delle due per questo faceva finta di leggere i suoi appunti giornalieri. Se avessi potuto regalare una cosa ad Harry in quel momento sarebbe stata l'autostima, perché se c'era una materia in cui avere un'insufficienza sarebbe stata proprio quella.

"Shopping"

Entrambi scoppiarono a ridere con complicità, mentre Rose li guardava male. I suoi occhi erano cupi e Harry smise subito, non voleva apparire uno stupido solo per ridere alle battute della Abrams, ma forse la sua era un'impressione esagerata. Loro erano amiche o almeno era quello che tutti pensavano.

"No allora, Liam mi sta aspettando qui fuori in macchina, ti prometto che saranno solo cinque minuti, poi torno e mi metto a studiare. Ci vediamo tra pochissimo."

Disse Jessica scappando dopo circa tre minuti dall'aver varcato la soglia. Il problema ora era di Harry che si ritrovava faccia a faccia con il suo incubo più grande: il parlare a Rose.

"Tranquillo non tornerà prima di mezz'ora, puoi fare quello che vuoi."

Disse lei fermando il silenzio e presa una penna in mano lei iniziò a scrivere sul solito quadernino nero che aveva sempre addosso. Raramente Harry l'aveva vista senza quel diario nero, solo durante le ore di educazione fisica  lo lasciava nel suo armadietto, mentre durante le altre lo teneva sotto il braccio e nessuno in quella scuola si era mai permesso di prenderlo o leggerlo.

BLACK HOLE |H.S.|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora