La sera era passata e i Nani, Capi Carovana compresi, erano troppo ubriachi per parlare seriamente di questioni importanti. Nonostante questo, Solomon fu sorpreso di constatare che la cosa che Will aveva ritenuto più strana, era il comportamento degli Sciamani. I saggi Nani non avevano partecipato alla festa, nemmeno per un istante si erano uniti agli altri nel banchetto. Erano rimasti chiusi nel carro del venerabile Argek per tutta la durata dei festeggiamenti, a fare cosa non era dato saperlo. Solomon non se n'era nemmeno accorto, assorto com'era nell'osservare i Nani e cercare di intuire il loro piano. Pensava a questo mentre raggiungeva la giovane Aladel sulla balaustra.
Lunar doveva ancora abituarsi a quella caotica massa di Nani. Se ne stava sempre chiusa negli appartamenti di Otox a sonnecchiare e ammazzare il tempo coi suoi ninnoli Aladelci.
Solomon era convinto che ci fosse qualcosa sotto la sua presenza a Galad-Hal e che probabilmente anche Will cominciava a rendersene conto.
I due Umani scesero assieme per le varie rampe di scale che portavano al primo livello, dove i Nani si erano radunati di fronte alle tre porte. Un palco era stato allestito sul lato lungo della sala e i Nani si accalcavano uno sopra l'altro per assistere alla cerimonia della Chiusa.
Nei secoli il cerimoniale era rimasto sempre lo stesso. Quell'occasione però era unica, in quanto, per la seconda volta nella storia, tutte e Sette le famiglie erano riunite sotto lo stesso tetto. Gli Sciamani avevano all'unanimità eletto Argek come loro massimo esponente e capo del Concilio degli Illuminati.
Argek andava avanti e indietro, passando di fronte ai portali e spargendo il pungente odore delle erbe cerimoniali attraverso l'incensiere. Mentre gli sciamani erano in ginocchio di fronte al loro capo e pregavano recitando le antiche litanie, Otox e gli altri Capi Carovana sedevano al loro posto sul palco della Sala principale.
Il Capo Famiglia di Galad-Hal, con un cerchio alla testa per la troppa birra bevuta la sera prima, si tormentava le folte sopracciglia nere, mentre cercava invano di dare una soluzione agli innumerevoli problemi che rischiavano di sommergerlo. Di tutti, comunque, ne rimaneva solo uno che gli toglieva il sonno. Giustificare la presenza dell'Aladel in modo tale da non irritare le famiglie era impossibile. Fortunatamente, l'euforia generale in cui era cominciata la casuale convivenza aveva fatto dimenticare loro dello sgradito ospite e la notizia non si era ancora diffusa, ma presto sarebbe venuta fuori la verità, e lo avrebbero punito per questo.
Finalmente, dopo tutto quel tempo, Solomon ebbe l'occasione di guardare in faccia Argek quando, finite le preghiere, si tolse il cappuccio per parlare a tutta la sua gente.
"Fratelli, Capi Carovana. Gli Spiriti della Terra, dell'Aria, del Fuoco e dell'Acqua hanno parlato. In quest'occasione speciale, ci troviamo uniti, tutti, per intonare l'inno con maggior vigore, poiché, in questi tempi bui, la nostra voce deve risuonare ancora più forte"
Il Nano aveva una pelle cinerea e cosparsa di rughe. Una lunga cicatrice solcava il suo viso dal sopracciglio sinistro fino all'angolo destro della bocca. I suoi occhi gialli brillavano con un chiarore sinistro alla luce tremolante delle decine di bracieri. Scese un silenzio che, dopo giorni di chiasso infernale e baldoria, metteva i brividi. Fyllion, seduto alla destra di Otox, dopo qualche secondo si rivolse al Capo di Galad-Hal, dandogli un colpetto al braccio perche rinvenisse dai suoi profondi turbamenti. Otox si alzò in piedi e raggiunse il centro del palco.
Di fronte a lui aveva tutta la sua gente, tutto il popolo dei Nani. Un nodo allo stomaco gli impediva di parlare. Come poteva proteggerli tutti, come poteva sperare di difenderli? Avrebbero avuto ancora fiducia in lui, dopo aver saputo di Lunar?
"Gli Spiriti ci sono favorevoli – aveva cominciato dando il segnale – e il nostro canto raggiungerà loro e i nostri cugini lontani"
Solomon e Will rimasero attoniti nell'ascoltare le roboanti voci dei Nani intonare un inno di vittoria all'unisono, una melodia gloriosa, con un'intonazione perfetta che fece scendere un brivido lungo la schiena ai due Umani. La canzone durò a lungo, mentre delle pesanti lastre di pietra finemente scolpite, calavano lungo le corsie per sigillare Galad-Hal fino all'inizio della Primavera. La fine della canzone coincise perfettamente col tonfo delle tre lastre di pietra sul pavimento. Gli istanti di silenzio che seguirono avevano qualcosa di sacro, e anche Will e Solomon, scettici come tutti gli Umani rispetto alle bizzarre tradizioni dei Nani, ora si ritrovarono assorti in quell'atmosfera come fossero Nani anche loro.
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Le Cronache delle Sei Armate - Vol.2: Il Cuore della Terra
ФэнтезиTutti i Nani, come ogni Autunno, stanno per ritirarsi nelle loro fortezze per l'inverno. Qualcosa, però, è cambiato, e i Nani lo percepiscono. Anche gli Aladel lo sentono. La magia sta lentamente svanendo e nessuno sa spiegarne il perchè. Quale dest...