Le Cronache delle Sei Armate - Vol.2: Il Cuore della Terra

9. Di Aladel, Nani e Umani

Di ventisei carri, dodici risultavano inagibili e necessitavano di riparazioni per potersi muovere di nuovo, tre erano gravemente danneggiati e forse li avrebbero abbandonati e solamente uno era completamente distrutto, il carro di Otox.

Dal carro degli Sciamani, il Capo Carovana dava disposizioni ai suoi per raccogliere e curare i feriti, iniziare immediatamente le riparazioni e montare turni di guardia casomai quelle maledette creature fossero tornate. Le riparazioni e il trasporto delle provviste da un carro all'altro avrebbero richiesto giorni. Otox aveva una schiera di validi aiutanti sotto il suo comando, e delegò immediatamente le questioni più urgenti. Prima di fare qualsiasi cosa, prima anche di piangere i propri morti, c'era una cosa da fare.

I Cacciatori, dopo l'attacco, avevano allestito il loro quartier generale al Presidio di Guardia. Volevano vederci chiaro e capire come avessero fatto le Bestie ad arrivare così vicino alle mura della città senza che nessuno di loro se ne accorgesse. Sarebbe saltata qualche testa per una svista simile, il Re era comprensivo per qualsiasi questione, tranne per la sicurezza dei propri cittadini.

Ciò che irritava davvero Otox era la presenza degli Esploratori Aladel. Quando c'erano gli Aladel di mezzo, le questioni non erano mai quello che sembravano. Su richiesta del Clan, gli Esploratori allestirono un accampamento e rimasero a disposizione per questioni di sicurezza, anche se la loro esigua delegazione contava meno di dieci unità. Otox, dopo essersi ripreso e aver rattoppato qualche ferita superficiale, si mise la divisa da Capo Carovana e raggiunse il comandante dei Cacciatori al Presidio.

Due guardie lo scortarono in silenzio fino alla sala che il comandante aveva adibito a ufficio personale. Quando entrò, si arrestò quasi immediatamente sulla soglia. Oltre all'Umano c'era anche un Aladel, alto e longilineo come la maggior parte dei suoi simili, corti capelli scuri che spuntavano verso l'alto come fili d'erba e quegli strani occhi lucidi, azzurri come la tunica sotto l'armatura di cuoio. La tensione salì vertiginosamente in pochi istanti.

"Capo Otox, benvenuto, mi chiamo Solomon Herbs, sono il Comandante in carica" Otox gli strinse la mano. Aveva sentito parlare di Solomon Herbs, non sembravano esserci dubbi sul suo futuro da Capo Clan, alla sua giovane età era già una leggenda per i suoi, e il suo nome circolava anche tra i Nani e gli Aladel. Otox, però, non aveva occhi che per l'odiato ospite alle sue spalle.

"Le presento..."

"So bene chi ho di fronte figliolo, forse lo so meglio di te" L'Aladel, poggiato allo stipite di una finestra che dava su Fortitude Way, non disse nulla e non raccolse la provocazione.

"Capo Otox, vorrei mantenessimo la calma, abbiamo delle cose di cui discutere"

"Oh ci puoi scommettere giovanotto. Ho perso quasi una trentina di asce ieri sera, sul vostro territorio, sotto la vostra Guardia. Chi pagherà per questo? E da dove provenivano quelle dannate Bestie?"

"Questo, a dire il vero, speravo potesse dircelo lei" La richiesta di Solomon suonò alle orecchie di Otox come uno schiaffo in faccia. Il Nano guardò alternativamente l'Umano e l'Aladel, mentre la rabbia gli cresceva in corpo e gli deformava i lineamenti.

"Starete scherzando spero? Noi eravamo qui da più di una settimana, cosa ne so da dove venivano. Voi piuttosto. Trovo singolare il fatto che, una volta spuntato un gruppo di Licantropi e Manticore, accompagnati da una Viverna, improvvisamente sopraggiunga un intero plotone di Cacciatori e addirittura una squadra di Aladel a salvare la giornata. Forse – continuò avvicinandosi all'Aladel con i pugni sui fianchi – siete voi a dovermi dire qualcosa che non so" l'Esploratore, per la prima volta, cambiò espressione, raddrizzandosi e affrontando il Nano, il quale, nonostante l'altezza, non sembrava meno imponente dell'Aladel.