Fratellastro

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"Ahi" disse un voce
Guardai chi era dietro alla porta.
Un ragazzo alto dagli occhi verdi,che splendevano mi fissavano,con i capelli rosso fuoco.. era bellissimo.si stava tenendo  le mani sul naso, dopo il dolore che gli avevo causato.
Era un figo e quando rimasimo imbambolati mi venne un brivido che percorreva tutta la schiena.

Forse ti é venuto quel brivido perché ti piace eh Ale

Ma tu chi sei?

La tua mente scema e comunque ti piace ammettilo

Ma che cavolo.. okay basta
Sentì sfiorarmi la guancia e ritornai sulla terra.
"Mi hai fatto male piccola" disse il ragazzo accarezzandomi la guancia ..quella parola mi fece venire un sorriso sul volto.
" Ali lui é Jacopo. Il tuo fratellastro" disse mio padre mentre saliva le scale.
E subito il sorriso divenne solo un illusione,non si poteva.. siamo fratelli perfetto che vita di merda..
quindi scesi di sotto senza scusarmi.
"Tua moglie non é arrivata?" Dissi stronza
"No arriverà più tardi" disse mio padre guardandomi male.
Mangiammo pranzo.
"Vado a farmi un bagno" dissi andando di sopra.
"preparati tua madre a detto che arriverà tra 2 ore" disse mio padre.
"Che fortuna" sussurai sarcastica.
Dopo un bagno caldo, optai per una maglietta grigia, una camicia rossa e dei jeans neri strappati al ginocchio e delle vans.
mi truccai un po' con eylener, mascara e rossetto color cipria.
Visto che mancava ancora mezz'ora all'arrivo della moglie di mio padre mi buttai sul letto mi misi le mie amate cuffiette e misi la musica.

Sento aprire la porta e mi voltai e vidi Jac che era a due centimetri dalla mie labbra e mi allontanati da lui togliendosi le cuffie . "che cazzo ci fai qui" gli chiesi
"acida la ragazza" disse.
"Vattene via ho mi metto a urlare." Dissi in tono alto
"okay calma piccola me ne vado subito" disse mentre stava aprendo la porta.
"Aspetta " dissi, alla parola piccola mi sciolsi subito.
"che cosa volevi"
"mia madre é arrivata vieni a conoscerla" disse.
"Vengo quando mi pare non voglio conoscerla." Dissi cattiva
"Okay piccola" disse abbassando la testa.
La parola piccola mi scioglieva.
diceva quella parola in modo molto dolce e affettuoso.

Ti piace

No. Assolutamente..e poi é mio fratello..

Ma non di sangue

Shh. Basta stai zitta

Comunque era il grande momento conoscere quella troia che sposò mio padre, anche se la odiavo più di qualsiasi altra cosa.

" salve tu devi essere Alessia vero?"disse alzando il sopracciglio
"Si. Ora vado." Dissi acida
"Sei proprio uguale a tua madre. Stupida. nessuno ti vuole." Disse sussurrando al mio orecchio con un sorriso cattivo.
Mi odiava già.

Uscì di casa sbattendo la porta e iniziai a correre da qualche parte, con le lacrime agli occhi. Mi fermai e vidi un ponte molto alto dove prima ci passava un treno. Volevo. Si volevo buttarmi .Vita di merda. Sotto di me c'era un laghetto non sarei sopravvissuta. Mi buttai senza pensarci troppo. Quando toccai l'acqua pensavo a quello che disse la moglie di mio padre...

Poi buio totale.
"buongiorno piccola" disse Jac
"dove sono?" chiesi stropicciandomi gli occhi e vidi che ero solo con una maglietta che mi arrivava alla coscia e divenni rossa come un pomodoro.
"Nella mia camera piccola ti ricordi di ieri? Beh ti ho salvata ho saresti annegata. Ma perché ti sei buttata?"
Chiese. Una lacrima mi cadde e mi rigò il viso pallido.
"C-così" dissi. Le parole morivano tra i singhiozzi.
Così Jacopo mi abbracciò e mi diede un bacio a stampo sulla fronte.
"Non farlo più" disse stringendomi tra le sue braccia muscolose e piene di tatuaggi.Mi accorsi che ormai stavo piangendo a di rotto quindi tornai silenziosa in camera mia.

Erano le 9:30 di sera e io e Jac stavamo guardando un film horror.
Ero spaventata ma non volevo far vedere che ero fragile.Ad un punto mi spaventati cosi tanto che urlai fortissimo.
"Shh piccola, mamma e papà dormono.." disse in modo molto dolce abbracciandomi.
Finito il film corsi a dormire. Mi dovevo preparare per il giorno seguente perché  c'era scuola.
Mi svegliai nel cuore della notte.

Erano le 1:15 di notte e urlai. avevo fatto un incubo.
"cosa succede piccola?" Disse Jac correndo da me spaventato.
"No niente ho fatto solo un incubo " dissi con le lacrime agli occhi.
"Dormi con me?" Gli chiesi non ho la più pallida idea di che coraggio gli ho chiesto questo.
"Certo piccola" disse sorridendo.
Entro nelle coperte e mi abbracciò.
" Ti voglio bene piccola" disse come ultima parola.
"Anche io" dissi sussurrando,mentre le palpebre mi stavano pesando, sempre di piu, finché non crollai tra le sue braccia..

* spazio autrice *
Vedo che vi sta piacendo questa storia
Arriviamo a 7 stelline e continuo grazie a tutti❤.

Una vita di illusioni Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora