Capitolo 8

333 11 1
                                    

Francesca's POV
Sento la sveglia ma ho sonno e non mi va di spegnerla. Ma dopo il 13° squillo mi giro accorgendomi che non era la sveglia che squillava bensì il telefono. Era Ryan che mi chiamava, risposi
Io:<Ryan?!...>dissi ancora nel mondo dei sogni
Ryan:<Buongiorno principessa!>
Io:<Come mai di buon umore?>
Ryan:<Ho un appuntamento con la ragazza di cui ti ho parlato l'altra volta>
Io:<Uhm...> mugolai
Ryan:<Senti,mucca,ho detto a Micheal che stai male e che oggi non venivi a lavoro>
Io:<Grazie,marpione>
Ryan:<Di nulla,principessa>e poi riattaccò. Mi rimisi a dormire e dalle 8 che mi chiamò Ryan mi alzai all'una di pomeriggio. Infatti, mi stupii di me stessa che di solito dormo moltissimo.
Rimasi per 30 minuti seduta sul letto a guardare la mia camera che assomigliava alla stanza di un adolescente perché le pareti erano tappezzate di poster di film e di attori la maggior parte riguardavano Robert e Jensen.
Poi sopra la scrivania che era accanto al letto sotto la finestra c'erano 2 copioni e un computer. Dal lato opposto al letto c'era la porta con accanto l'armadio. Mi risvegliai dai miei pensieri a causa del rumore fastidioso del citofono. Mi affrettati a rispondere e dall'altra parte c'era Robert che mi chiedeva di salire, senza pensarci due volte gli dissi  di si. Mi sistema i capelli facendomi la coda e mi lasciai i pantaloni del pigiama, larghi, con la canotta. Apro la porta ma per sbaglio la sbattei in faccia a Robert. Lo feci entrare e non sapendo dove farlo sedere, dato che Ryan aveva lasciato un casino in giro per casa lo accompagnati in camera mia. Lo lasciai da solo per andargli a prendere del ghiaccio.

Robert's  POV
Il naso mi faceva male anche se non usciva sangue. Per fortuna che non aveva aperto la porta con più forza o dovevo dir addio al mio povero naso. Ero seduto sul suo letto e notai i poster sui muri mi spuntò un sorriso. La vidi entrare un po' allarmata. Aveva in mano un sacchetto di ghiaccio, s'inginocchiò e avvicinò il suo viso al mio. Mi mise il sacchetto sopra sul naso ma non si mosse di un millimetro. Era così vicino a me, era così bella
Fran:<Scusami. Non volevo>
Io:<Bhe,vedi un po' se volevi farlo anche apposta> dissi ironicamente. Rise, una piccola risata adorabile. Mi piaceva.
Fran:<Cosa ci fai quì?>
Io:<Ho saputo che stavi male e ti volevo fare compagnia>
Fran:<Grazie, sei stato molto carino. Ti fa ancora male?>
Io:<No, non più>.

•Un copione per 3•  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora