Capitolo 16

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Robert's POV
Abbassò lo sguardo, aprì la bocca e mi diede la risposta.
Francesca:<Si>.
Dopo quella splendida risposta alzò il viso puntandomi i suoi occhi color mare ai miei color nocciola. Gli scesero delle lacrime poi sul suo viso si formò un sorriso, uno splendido sorriso. Ci abbracciammo per tipo una buona mezz'ora dopodiché iniziai ad accarezzargli il ventre. Lei continuava a fissarmi e io continuavo ad accarezzare quel pancione in cui c'erano due gemelli, i miei gemelli. Decisi di fargli capire che io, in questo ultimo periodo, non ho mai smesso di amarla e glielo feci capire con un bacio appassionato che le rubai.

Francesca's POV
Era giunto il momento. Era ora che i due piccoli gemelli uscissero dalla mia pancia per intraprendere il viaggio della loro vita. Da due ore ero rinchiusa in sala parto, ero pronta come poteva esserlo Robert che era di fianco a me per darmi per l'ennesima volta il suo sostegno. Da quando aveva scoperto della mia gravidanza si era messo in testa di essere un buon padre e fidanzato, perché si; ancora non ci siamo sposati. Aspettavo due gemelli, capitemi!
Mentre mi sfozavo a "cacciare" quei piccoli diavoletti, che non volevano uscire, decisi di sdrammatizzare iniziando a parlare con Rob
Io:<R-rob, non sono sicura che siano tuoi i bambini..> dissi con fatica e ditubate.
Rob:<Era da un po ' che mi perseguitava questo dubbio ma non m'importa, ormai mi sono affezionato a questi piccolini. E poi potrei essere un bravo padre anche se non sono quello biologico> disse finendo con un sorriso dolcissimo.
Io:<Ti amo!> dissi quasi urlando per lo sforzo per partorire
Rob:<Anche io> disse con gli occhio lucidi.
Silenzio. Solamente silenzio finché dopo pochi minuti si sentirono due urla provenire da due piccoli esserini che erano appena nati. Due infermiere si avvicinarono porgendomi le due creature che vennero accarezzate  dal padre, Rob. Ritornati nella mia camera d'ospedale, io ero sdraiata con in braccio i due gemelli che dormivano beate, dopo poco arrivò Robert che si sdraiò accanto a me e mise un braccio dietro le mie spalle mentre l'altra era sui bambini. Quell'azione, quel l'abbraccio mi fece capire che non ero sola ormai e che finalmente qualcuno pensava a me.

                        Fine

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