Ashely continuava a correre per i corridoi dell'ospedale.
Ancora non aveva coraggio di guardare dietro di se, aveva l'impressione che qualcuno la stesse seguendo.
Sentiva il battito a mille e le lacrime non si erano disturbate a chiedere il permesso di uscire dai suoi occhioni verdi, le emozioni avevano preso il sopravvento.
Non provava questa paura da tanto tempo, o forse non l'aveva nemmeno mai provata, non così esageratamente.
Quelle immagini di quell'uomo così alto, con quello sguardo così arrabbiato, e le mani così strette sul suo collo, non riusciva a togliersele dalla testa.
In quei pochi secondi la vita le era passata tutta davanti.Immersa nei suoi pensieri andò a sbattere contro qualcuno, ma poco le importava chi fosse, strinse solamente quella figura il più forte possibile, nascondendo la testa sul suo petto.
Nonostante Jack fosse molto confuso in quel momento, non esitò a stringere la ragazza a se, le avrebbe chiesto più tardi cosa fosse successo.
Non voleva peggiorare le cose.-
La bionda si era immersa da poco in acqua.
La vasca situata nel suo bagno era piena fino all'orlo, anche se purtroppo mancava quella bellissima schiuma bianca che ti dava un certo senso di sicurezza e le candeline attorno.
Cose da film insomma.In quel momento Jack bussò alla porta in modo da far capire all'amica che sarebbe entrato.
Lei strinse le proprie gambe a se, così che il moro non potesse vedere il suo corpo nudo.«So che un gentil uomo non dovrebbe farle queste cose, ma questo è un caso particolare quindi non ammazzarmi okay? Ti ho portato un asciugamano e dei vestiti puliti, sono di là se hai bisogno di qualcosa.» proferì egli mentre teneva la mani a coprire gli occhi andando a sbattere contro qualunque oggetto ma riuscendo a posare i vestiti sopra un ripiano accanto al lavandino.
La ragazza sorrise senza dire nulla, tornando comodamente sdraiata nel momento in cui il collega uscì.
La sua mente in quel momento non riusciva a riflettere per bene, non era lucida, e brutti pensieri le passavano per la testa.
Ma fortunatamente riuscì a scacciarli tornando in se in poco tempo.-
Jack si era dileguato da poco.
Ashley gli aveva raccontato tutto quello che era successo, tralasciando la parte dell'uomo che era libero di girare per l'edificio quando voleva.Dallo specchio poté notare gli orribili segni sul suo collo.
Ci passò le dita con tocco leggero, sospirando frustrata, erano molto evidenti.
Decise di coprirli con una sciarpona tutta colorata con fantastici disegnini non proprio comprensibili.
Era la sua preferita, se l'era portata dietro come portafortuna anche se ancora non aveva mostrato i suoi frutti.
La finestra mostrava il cielo scuro che pian piano stava schiarendo.
Erano le cinque e trenta.
La bionda non diede caso a nulla e si lanciò velocemente sopra il letto addormentandosi dopo davvero pochissimo tempo.-
Un nuovo giorno era iniziato, e da troppo forse.
Alle sei del pomeriggio la ragazza diede un segno di vita, aprendo lentamente gli occhi.
Si alzò dal letto e solo in quel momento provò una scarica di freddo in tutto il corpo.
Da quando si trovavano in Antartide?
Si coprì immediatamente con una felpona lunga di colore marroncino, uscendo e arrivando di corsa dall'altra parte.
Le occhiate di tutta la gente presente in quel momento non tardarono, come al solito aveva un aspetto terribile, ma non le importò.Si vedeva dallo sguardo di qualunque individuo che era arrivato un freddo perfetto per la neve.
Eppure poche ore prima era tutto normale.«Ashley! Finalmente sei sveglia!»
«Signor Miles!» esclamò presa alla sprovvista quando la voce profonda di Robert le giunse alle orecchie.
«Mi dispiace, non volevo spaventarti.»
«Oh, non si preoccupi. È che, c'è un freddo bestiale..»
«Sì, lo so. I condizionatori si sono stranamente rotti all'improvviso e ora stanno rilasciando aria fredda. Stamattina verso le otto sono arrivati i tecnici, e ci hanno suggerito di cambiarli.
Domani arriveranno quelli nuovi..
Al momento, le consiglio di coprirsi molto bene!»-
Ben stretta nella sua felpona, Ashley raggiunse il suo gruppetto di amici che era impegnato a parlare e sicuramente spettegolare riguardo qualcuno.
Prese posto affianco a Jack, che le rivolse un sorriso malinconico cercando di capire attraverso quello sguardo se tutto andasse bene.
La bionda capì, e annuì. Un po' titubante ma annuì.
Ellen li osservava. Non si capiva se per gelosia nei confronti del ragazzo o per semplice curiosità. Non si capiva da quello strano sguardo che aveva in quel momento.«Ti va di dormire insieme stanotte?»
«Il piccolo Jack ha freddo?»
Entrambi ridacchiarono, dopo di che Ashley continuò a parlare.
«Direi che non mi dispiacerebbe.»«Bene, biondina!»
«Scusa Jack..ma stasera non dovevamo stare insieme?»
E qui si intromise la mora, che ricevette una risposta immediata da parte del castano, il quale era abbastanza confuso.«Quando lo abbiamo deciso..?»
«Oh, voi maschi. Lasciamo perdere. Buonanotte.»
E fu così che Ellen si alzò bruscamente, lasciandoci freddamente ai nostri pensieri.-
«Jack! È una ragazza, sai come siamo. Sempre un po' permalosette. Non puoi giocare con i nostri sentimenti..»
«Lo so, Ash. Ma è stato solo un bacio, nulla di più, nulla di meno.»
La biondina si era già accomodata sul letto della camera del suo collega e lo guardava con curiosità, seduta a gambe incrociate sul materasso.
«Forse ho sbagliato.»
«Forse.»
«Merda.»
«Non potresti esprimerti meglio, Jacky.»
«Cazzo.»
«O forse sì.»
«E ora che dovrei fare?»
«Non sei stupido, sai benissimo cosa fare.»
«Non hai tutti i torti.»
Passarono secondi di silenzio. E così minuti.
In questa attesa il ragazzo stava decidendo che combinare.«Sai cosa? Ci penserò domani. Ora ho troppo sonno e freddo. Fammi spazio, bionda.»
«E vorresti lasciare quella poverina in lacrime?»
«Sopravvivrà.»
«Fai schifo..»
«Buonanotte.»
Le rispose ignorando quelle parole, dopo essersi lanciato a peso morto sul suo letto ed essersi coperto fino al collo.
Ashley fece lo stesso, cercando di non darci peso.
Nonostante tutte quelle ore che passava a dormire, era molto stanca.
Abbracciò il ragazzo da dietro e si strinse contro la sua schiena, alla ricerca di calore, che trovò subito.
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Psychology.
Tajemnica / ThrillerQuando ti metti in testa di voler fare una cosa nessuno riuscirebbe mai a fermarti, anche se si tratta di un qualcosa di pericoloso. Ashley White si ritroverà a lavorare in un manicomio, essendo il sogno di una vita, e quello che potrebbe succedere...