Capitolo 1

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"Cristo, fanculo." sibilò Louis tra i denti, prese un profondo respiro mentre chiudeva gli occhi e alzava la testa al cielo. Il suo naso era solleticato dal odore della birra appena versata.

"Stai bene amico?" Chiese Niall, voltandosi nel sentire sinistri rumori.

"Sì, ho appena rotto un bicchiere. La fine perfetta di un giorno di merda."

"Almeno è quasi finito." Disse Niall con un sorriso mentre iniziava a pulire il bancone con uno straccio che probabilmente non era stato lavato da alcuni giorni. Stava usando dell'alcool, forse per sopperire al problema.

Louis si morse l'interno della guancia. Era sconcertante come Niall riuscisse sempre a vedere il lato positivo delle cose. Aprì la porta dietro di lui che deva sulla piccola cucina per prendere la scopa, un paio di spolverini e un secchio. Con attenzione si mise a rimuovere i vetri dal pavimento dietro al bancone; stava per raccogliere uno dei pezzi più grandi quando sentì la porta aprirsi e il famigliare tintinnio della campanella risuonare nel locale.

"Merda." Mormorò tra sé, senza nemmeno alzare la testa. Era quasi orario di chiusura e tutto quello che avrebbe voluto fare era andarsene a casa e collassare sul suo letto. Aveva un mal di testa pazzesco; ma sapeva anche che aveva bisogno di ogni cliente che riusciva ad ottenere.

"Buona sera!" Il tono allegro di Niall riempì il locale.

"Buona sera, salve," rispose una voce. Bassa, ma tanto allegra quasi quanto quella di Niall.

"Che cosa posso portarti?"

Lois sentì lo scricchiolio sinistro dello sgabello mentre l'uomo si sedeva su di esso.

"Oops, spero di non averlo rotto."

"Non preoccuparti. È più vecchio di te, ma molto resistente. Posso portarti da bere?"

"Sì, prendo...uhm...qualcosa di buono ed economico."

Anche con la nuvoletta del cattivo umore perennemente sulla sua testa, Louis fu colpito da curiosità. La voce dell'uomo era integrante, profonda e roca. Louis lo immaginò quasi sulla trentina e basso. Probabilmente anche un po' sovrappeso, visto il commento sullo sgabello.

"Arriva subito!" La risposta di Niall fu seguita dal rumore del rubinetto della spillatrice di birra che veniva aperto.

Louis finì di raccogliere i vetri e iniziò a passare un po' lo straccio per rimuovere la birra caduta, il che era praticamente inutile visto che era filtrata tra le crepe del vecchio legno "Ho bisogno di cambiare questo pavimento in qualcosa di più facile da pulir," pensò per la milionesima volta.

"Alla salute amico."

L'uomo aveva sicuro anche la barba, Louis poteva percepirlo dal tono. Non bello, capelli corti, con una barba d'altri tempo, per far ingelosire i ragazzini.

"Tempo pauroso, eh," se ne uscì Niall e Louis alzò gli occhi al cielo. Non riusciva a capire la necessità di chiacchiere inutili con i nuovi clienti che sarebbero comunque venuti lì solo quella volta. Louis era molto chiacchierone con i clienti abituali, ma solo perché li conosceva da anni.

"Non ne parliamo. Il mio appartamento sta iniziando a puzzare di cane bagnato con tutta questa pioggia."

Niall ridacchiò e Louis finalmente si alzò in piedi.

"Oh, ciao. Non ti avevo visto lì sotto," disse lo straniero con un sorriso.

Louis non disse nulla. L'uomo, se così possiamo definirlo, non era per niente come se lo era immaginato mentre puliva. Era alto, molto alto, ne era certo anche se era seduto in quel momento. Volto angelico, da bambino, probabilmente non più che ventenne. Lunghi e ricci capelli e senza barba. Le lunghe dita erano ricoperte di anelli e Louis intravedeva una traccia di qualche tatuaggio lungo il polso. Indossava dei jeans che erano così stretti che era sicuramente difficile entrarci; la sua t-shirt nera era aderente e sopra aveva una camicia di flanella rossa. Louis era certo che i suoi occhi fosse chiari, ma non riusciva a capirne il colore con le luci soffuse del pub.

Hidden Gardens || Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora