"Louis Tomlinson, mi stai seguendo?"
Louis si bloccò con il cestino ancora in mano che ondeggiava per l'improvviso stop. Era strano l'aver riconosciuto la voce di Harry immediatamente? Si voltò e, proprio come immaginava, eccolo lì con un bel sorriso in volto.
"Potrei dire la stessa cosa," disse Louis, provando a non fissare le lunghissime gambe di Harry messe in mostra dai pantaloni della tuta corti. Indossava sopra una camicia a maniche lunghe nera e una fascia per capelli per tenere su il ciuffo. Sembrava accaldato e i capelli alla base della nuca erano umidi per il sudore. "Che ci fai qui?"
"Hum...beh..." Harry guardò prima il cestino che aveva in mano e che conteneva una quantità assurda di frutta e di yogurt poi si voltò a guardare lo scaffale della carta igienica di fianco a loro. "Faccio spesa, che altro?"
"No, voglio dire, qui in questo supermercato." insistette Louis. Harry era ancora confuso. "Voglio dire, in questa zona della città."
"Beh, è il più vicino a casa mia, così non devo trasportare le borse pesanti troppo a lungo," rispose, guardando ancora il ragazzo perché non riusciva a capire il senso di quella discussione.
"Quindi vivi qui? Proprio a Tottenham?"
"Sì, mi sono trasferito dal Cheshire due mesi fa. Dove pensavi vivessi?"
Louis sbatté le palpebre. "Non lo so. Non qui." Iniziò a camminare verso la cassa ed Harry lo seguì. Le sopracciglia del riccio scattarono non appena comprese.
"Oh, ho capito. Pensavi che, visto che mi piace fotografare la gente dovevo essere un qualche ragazzino ricco che ha il papà che lo finanzia, vero? E che ero venuto nel tuo pub solo per vedere l'atmosfera?"
Louis abbassò lo sguardo improvvisamente imbarazzato.
"Forse."
Harry si fece sfuggire una risata priva di umorismo.
"Beh, ecco spiegato perché non mi sopporti."
"Non è vero," disse Louis veloce, perché davvero non era così. Harry lo metteva alla prova, ma non lo disprezzava. Come avrebbe potuto con Harry così gentile?
Afferrò alcune cose mentre Harry era al suo fianco, e sentì il profumo del deodorante mischiato al suo odore. Si spostò.
"Ci piace lo stesso tipo di formaggio," disse Harry mentre Louis sistemava la propria spesa. Il commento era tipico di Harry e Louis non poté fare altro che sorridere.
"E vedo a te piace lo yogurt."
"Avevo un paio di sconti per quello," disse Harry in modo trionfale mentre li passava al cassiere. "Amo fare buoni affari."
Louis scosse la testa, aspettò che Harry finisse di pagare prima di uscire. Erano quasi le dieci e avrebbe dovuto aprire il pub alle undici.
"Ei," disse Harry mentre uscirono dalla porta, porgendo a Louis un paio di buste, "puoi aiutarmi a portarle a casa, grazie."
"Scusa? Non ti accompagnerò a casa."
"Lo stai già facendo." Sorrise Harry mentre dava un colpetto alla mano di Louis, la quale fu costretta a prendere le buste. Solo dopo si rese conto di star camminando al fianco di Harry, dirigendosi nella direzione opposta a quella che avrebbe dovuto prendere. "Vivo solo a qualche isolato di distanza, ti faccio un regalo speciale se mi accompagni."
"Non voglio nessun regalo speciale da te," sbuffò Louis, ma non aveva argomentazioni per ribattere. E continuò ad accompagnare Harry.
Quando raggiunsero il posto, Louis non fu sorpreso di vedere quanto vecchio e storico fosse il palazzo; la maggior parte delle case nel vicinato erano così. Guardò Harry combattere con le chiavi, caricandosi di altre buste per aiutarlo.
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Hidden Gardens || Italian Translation
FanfictionLouis è il proprietario di un pub e Harry è un fotografo che ha bisogno di aiuto per un progetto. Louis è scontroso, Harry il contrario. Louis ha un segreto. C'è inoltre tanto tormento e fluff. -- dal testo -- "Perché continui a tornare qui esattame...