Capitolo 10

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Louis prese un profondo respiro, inarcando il suo corpo per sfregarsi contro di Harry. Era una mattina di luglio e aveva caldo, molto caldo; non solo per via dell'aria bollente che entrava dalla finestra aperta, ma anche per via del calore emanato dal corpo di Harry contro la sua schiena.

"È bello, eh?" sussurrò il riccio contro il suo orecchio. Erano entrambi in mutande e il membro di Harry era deliziosamente posizionato tra le natiche di Louis. Le lunghe dita di Harry accarezzavano la lunghezza di Louis, muovendosi delicatamente, facendo gemere e cercare di più ad ogni frizione dei fianchi di Harry.

"Strusciarsi è proprio sottovalutato," disse Louis lentamente e Harry rise stringendo le dita solo un po' di più. Louis gemette e gettò la testa all'indietro. Poteva sentire la sua pelle umida di sudore e di sperma.

Harry continuava a sfregarsi contro di lui in un modo così erotico che il viso di Louis stava diventando rosso carminio. Harry gli respirava contro l'orecchio e il suo affanno lo stava facendo impazzire. Sentì i brividi salirgli lungo la schiena mentre Harry usava magicamente le sue mani.

Louis si premette contro di lui, cercando di essere ancora più vicini di quanto già non fossero.

"Voglio farti venire," sussurrò Harry iniziando a mordicchiare il collo di Louis, facendolo rabbrividire. Iniziò anche a pompare più velocemente e nonostante lo stessero facendo da soli dieci minuti, Louis era già pronto.

Con un lamento assorbito dal cuscino, Louis lasciò che l'orgasmo lo guidasse, continuando a spingersi contro Harry. Si sentiva euforico quando Harry grugnì e poi sentì la propria schiena umida per via dello sperma del riccio, i loro corpi uno premuto contro l'altro.

"In queste occasioni adoro stare davanti," disse voltandosi, sentendo le lenzuola sotto di lui bagnarsi.

Harry rise e si mise supino.

"Non c'è niente di meglio che svegliarsi duro contro quel culo," rispose il riccio con un ghigno e con il respiro ancora rapido. Louis guardò la sua pelle brillare per via del sudore e non riuscì a fermarsi dal leccare via quelle gocce salate dalla sua pelle. Sentì Harry fremere sotto di lui.

"Bel modo di iniziare la giornata," disse Louis, togliendosi le mutande e usandole per ripulire entrambi, "A che ora devi essere alla galleria?"

"Pensavo intorno all'una. Passo a prendere qualcosa da mangiare per te e Niall e poi andare là."

Harry aveva preso l'abitudine di andare alla galleria alcuni giorni a settimana. Ed era sempre sorpreso di vederla affollata. C'era una mostra di una famosa scultrice, e la donna era famosa abbastanza da attirare gente alla galleria, di conseguenza molte persone passeggiavano per i locali, anche nella stanza con le sue foto.

Le foto sarebbero rimaste in mostra per solo un'altra settimana, ma nessuno era preoccupato.

Harry aveva avuto un'ottima opportunità di lanciare la sua carriera. Una rivista, non importantissima ad essere onesti, lo aveva commissionato per un progetto simile sulle persone che vivevano a Londra centro.

Louis si tormentava ogni notte che Harry vagava per le strade di Londra, chiacchierando con i senza tetto e scattando foto. Harry aveva insistito per farlo solo di notte, perché voleva che le foto avessero un'aura particolare, Louis aveva voglia di prendere a calci il suo dannato culo da artista.

Era andato con lui un paio di volte, ma le persone diventavano sospettose vedendo due tizi che volevano parlare con loro. Harry era molto meno spaventoso con il suo sorriso amichevole e la fotocamera in mano. Louis capiva la situazione, ovviamente; ma quelle notti riusciva appena a dormire e controllava ossessivamente il cellulare alla ricerca di messaggi da Harry.

Hidden Gardens || Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora