Appena scesa dall'aereo sentivo già quell'aria texana che mi coinvolgeva.
Io:"mamma... Cam mi ha chiesti se ci va di andare a casa sua, qua, così conosco anche la sua famiglia, no?"
Mamma:"se tu ci vuoi andare..."
Io:"yolooooooooooo!"Detto questo saliamo in macchina dirigendoci all'albergo per poi andare da Dallas. Io indossavo un top della Calvins klein e pantaloni a vita alta poco aderenti, per completare le mie superstar e eyeliner e rossetto rosso scuro. I capelli me li sono stirati, ma come al loro solito hanno deciso di farmi i dispetti stando gonfi e scompigliati...vabeh, vada per la coda.
Io:"buonasera signora Dallas. Sono Alessandra."
Mamma di Cam:"piacere! Entra e appoggia le cose dove vuoi."
Annuii. Appoggiai il cappotto su una sedia e feci il giro della casa. Mangiamo tranquilli, finchè non decidiamo di guardare un film. Mi siedo di fianco a Cam e lui mi abbraccia forte. Verso metà film peró mi viene un attacco di panico. Mi sento malissimo. All'inizio tento di nasconderlo, ma poi Cameron nota che c'é qualcosa che non va:
Cam:"what's the metter Ale? It's ok?"
Io:no, ehm...penso di avere un attacco di panico."
Mi alzai e corsi in bagno. Mi chiusi dentro. Mi guardai allo specchio negli occhi e mi misi a piangere. Mi sedetti a terra nella doccia e aprii l'acqua del rubinetto, mi tranquillizza il suono dell'aqua che scorre. Continuo a piangere con la testa fra le mani. Non avevo la forza di alzarmi. Nel frattempo sentivo Cameron che mi gridava da fuori <ale! Tutto okay? Apri la porta.>
Dopo dieci minuti circa mi alzai e mi guardai allo specchio di nuovo. Avevo tutto il mascara colato e gli occhi rossi. Mi sentivo svenire. Per nn far preoccupare gli altri aprii la porta e Cam appena mi vide mi abbracció fortissimo. Mi sentii sollevata e protetta in quelle sue braccia forti che mi stringevano. Smisi di piangere quasi subito e due istanti più tardi Cam si scrolló, mi guardó negli occhi e mi asciugò le lacrime. Feci cenno ad un sorriso. Sua sorella e sua mamma si erano preoccupate per me. Mi offrirono una tazza di cioccolata calda. Dopo averla bevuta mi scusai e tornai a casa mia. Andai a dormire prestissimo e la mattina seguente mi svegliai risposata. Decisi di andare a visitare la città e di fare un po' di shopping.
<no, no, no, no, no! Non è possibile!> -Intravisi da lontano una ragazza che sembrava la mia Ilaria, con le sue All star nere, la classica maglietta a maniche corte dell'adidas e i leggins neri semplici. Aveva un po' di matita e mascara e un rossetto beije. Viso magro bocca carnosa e capelli sempre scompigliati.- <si si, non mi posso sbagliare, è proprio Ilaria.>
Io:"iaiaaaaaaaaaa!! Oddioh! Noh! Seih tuh no?"
Ilaria:"ovvio amore mio."
Io:"da quanto tempo che non ci vediamo! Come stai?"
"Bene tu?"
"Bene. Bene. Ma perchè sei qua?"
Le chiesi sorpresa.
"Ehm, tesoro. Io ci vivo."
"Ah già è vero che stupida. Tua sorella?"
"È a casa. Dopo ti va di venire?"
"Volentierih!"
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I could take you II Cameron Dallas
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