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Non ce la faccio più, sto correndo come una pazza. Anche oggi sono in ritardo, fra cinque minuti suona la campanella e non posso permettermi di fare tardi un'altra volta, la professoressa ha minacciato di mettermi una nota, faccio appena in tempo ad entrare in classe che la campanella suona, per fortuna la professoressa non è ancora in classe -giusto in tempo.- dice Allegra venendo verso di me per abbracciarmi con Sofia al suo fianco, una delle poche ragazze simpatiche e con un po' di cervello di questa scuola, non è molto più alta di me, ha i capelli rossi e gli occhi verdi. -Già, ma non ho sentito la sveglia. Comunque buongiorno anche a te Alle, Sofi- dico dando un bacio sulla guancia a tutte due dopo aver ripreso fiato - allora, come avete passato il weekend?- chiede Sofia mentre andiamo a sederci al mio banco - Sabato sera siamo andate alla festa che ha organizzato Tommaso..- non posso continuare che Sofia mi interrompe - uh come sono il cugino e l'amico?- chiede con un sorriso complice - due fighi della madonna!- esclama Allegra - pensa che la signorina qui presente è già cotta di uno dei due- dice indicandomi mentre ridacchia, Sofia mi guarda con gli occhi spalancati - woow- dice - non ascoltarla, non mi piace nessuno.- dico convinta, la mia migliore amica alza gli occhi al cielo - certo certo, hai avuto occhi solo per lui in tutta la sera.- dice facendomi sbuffare - ah bene, è una cosa seria allora. Beh come si chiamano allora il tuo principe e il suo amico?- domanda Sofi curiosa - Non è il mio principe, comunque si chiama Benjamin mentre il suo migliore amico, nonché il cugino di Tommaso, Federico.- la vedo sorridere e sta per chiederci qualcosa ma la professoressa di Inglese entra in classe, così sia lei che Allegra così come il resto della classe vanno a sedersi ai propri posti.

Non ne posso più, italiano è troppo noioso.. mancano ancora dieci minuti all'intervallo e sinceramente ne sono felice, sto rischiando di addormentarmi e ho pure fame. Sbuffo, oltre a essere noiosa la lezione non posso neanche parlare con qualcuno perché i professori, stufi del mio continuo chiacchierare mi hanno messo in prima fila, vicino alla finestra ma pur sempre in prima fila, con la secchiona della classe, che non parla mai a meno che sia strettamente necessario. Grazie al cielo la campanella suona, mi alzo in piedi per raggiungere le mie amiche per poi andare alle macchinette per prendere qualcosa da mangiare, stiamo per uscire dalla classe quando qualcuno si posiziona davanti a noi - dove pensate di andare razza di sfigate?- ci chiede Veronica mettendosi davanti a noi, sbuffo alzando gli occhi al cielo -che vuoi?- domando subito io, quanto non la sopporto! Veronica é una stronza fatta e finita, si crede dio sceso in terra solo perché é alta con i capelli neri e gli occhi verdi ed é ricca sfondata, i suoi le danno tutto quello che vuole ed é abituata ad ottenere tutto ció che desidera con le buone, o con le cattive. Beh che dire di altro? Odia me e le mie amiche semplicemente perché non siamo come tutte le altre ragazze che le vanno dietro facendola sentire la reginetta della scuola. - Che c'è Paloma? Hai fretta di andare da qualche parte?- mi chiede con la sua voce da oca - no, semplicemente non voglio vedere ancora per molto la tua faccia da troia, sai non è un bel vedere.- e così dicendo la supero con le mie amiche che ridono per la faccia basita di Veronica. Dopo aver preso qualcosa da mangiare alle macchinette andiamo a sederci in cortile - se fossi in te starei attenta adesso amica, si vendicherà.- mi dice Sofia con uno sguardo preoccupato -non mi farà nulla, e anche se fosse non ho paura di lei.- dico con noncuranza alzando le spalle - si ma tienila d'occhio comunque. Dai parliamo di qualcosa di bello.. Sof, durante le vacanze noi e i ragazzi pensavamo di andare in Puglia, nella casa di Tommy, vieni anche tu?- chiede Allegra emozionata passandole un braccio sulle spalle, gli occhi di Sofia si illuminano non appena sentono il nome "Tommaso", ha una cotta per lui dall'anno scorso e credo che la cosa sia reciproca, dato che anche lui non appena viene nominata si rallegra di colpo. - Si ovvio che vengo! - esclama felice abbracciandoci. -Beh adesso dobbiamo solo convincere i tuoi Palo.- - già, sta sera tutti a cena da me.- annuncio decisa - va bene, avverti anche i ragazzi così almeno si organizzano..- mi ricorda Allegra, così mando un messaggio ai quattro interessati sul gruppo appena creato per le vacanze.
Finalmente anche oggi é finita questa tortura e posso abbandonare questo carcere.. - Avete qualcosa da fare oggi?- ci chiede Allegra mentre usciamo dal cancello della scuola - si.. devo studiare inglese, domani mi interroga e non so nulla..- annuncio sconsolata - uh allora è meglio che studi, dato il tuo amore per l'inglese- dice Sofia ridacchiando, giá perché io in inglese sono negata, quasi come con la matematica. Quando arrivo al punto da n cui le nostre strade si dividono saluto le mie amiche e raggiungo velocemente casa mia, appena entrò in casa un profumo mi invade le narici, vado in cucina dove trovo mamma e papà che mi aspettano per pranzare tutto insieme. Mentre mangiamo iniziano a farmi le solite domande: com'è andata a scuola, verifiche, interrogazioni, studi che il prossimo anno hai gli esami e bla bla bla.. ormai non li sto neanche più a sentire dato che mi ripetono le stesse cose; quando riesco a liberarmi delle mille domande dei miei corro in camera mia per prepararmi, così dopo aver messo nello zaino tutto il necessario esco di casa per raggiungere la biblioteca e incontrare la ragazza che mi aiuterà a studiare inglese.
Arrivo in biblioteca e, strano ma vero sono puntuale, così vado a sedermi nel tavolo più isolato possibile vicino alla finestra, passano diversi minuti ma della ragazza neanche l'ombra. Il mio cellulare inizia a suonare, é proprio lei che mi sta chiamando, così rispondo in fretta "Pronto Paloma? Scusa se ti avviso solo ora ma ho avuto un problema, non riesco proprio ad aiutarti a studiare.. mi dispiace.." mi comunica sconsolata -tranquilla nessun problema.. grazie lo stesso..- sbuffo subito dopo aver attaccato. Sono nella merda! Come cavolo faccio per l'interrogazione di domani? Prenderò tre come minimo.. Mi alzo e inizio a raccogliere le mie cose che avevo già posizionato sul tavolo, quando il libro mi cade così mi abbasso per riprenderlo ma giusto quando mi stavo rialzando qualcuno viene a sbattere contro di me -Oh scusa..- dice una voce conosciuta, alzo la testa in un gesto istantaneo per guardare la persona difronte a me che compie il mio stesso gesto e, non appena vedo chi è rido e lui fa lo stesso -ci incontriamo sempre così adesso?- mi chiede con un sorriso - a quanto pare..- rispondo con un piccolo sorriso, il suo sguardo passa dai miei occhi al libro che avevo in mano - devi studiare?- -già.. ero d'accordo con una ragazza che mi avrebbe aiutato a studiare ma ha avuto un problema ed ora sono nella merda, dato che l'interrogazione è domani..- dico sbuffando - beh se vuoi, ti do una mano... a scuola non ero un gran che però in inglese sono un fenomeno, è uno dei vantaggi di avere una mamma australiana- dice facendomi l'occhiolino - se non è un problema volentieri, mi salveresti dal debito.- rispondo mordicchiandomi il labbro per il leggero imbarazzo. - Ovvio che non è un problema, altrimenti non mi sarei mai offerto.- disse regalandomi uno dei suoi magici sorrisi. Aspetta.. magici? Ma che..
Cosí ci sedemmo al tavolo e inizio a spiegarmi le cose in cui facevo fatica e a correggermi quando sbagliavo, soprattutto la pronuncia. Studiare con Benjamin é molto più divertente che studiare da soli o con la ragazza delle ripetizioni, semplicemente perché lui prende tutto alla leggera mettendoci anche qualche battutina tra un esercizio e l'altro.  Dopo un'ora e mezza buona di studio e esercizi abbiamo finito e finalmente sono riuscita a capire ciò che la professoressa stava provando a fare da un'anno a questa parte - grazie Ben, veramente mi hai salvato.- dico sorridendo - figurati, é stato un piacere.- dice passandosi la mano nel ciuffo e sorridendo - beh almeno permettimi di offrirti un gelato, come ringraziamento- - mmh ci sta.. beh andiamo?- annuncia con un sorriso -certo.- e così dicendo esco dalla biblioteca con Benjamin subito dietro di me e ci incamminiamo verso la gelateria che si trova poco distante da qui, e nel mentre chiacchieriamo conoscendoci un po'. Arriviamo alla gelateria e prendiamo i nostri gelati: io fragola e cioccolato mentre lui panna e cioccolato; stavo per andare a pagare ma lui mi sta per precedere così lo fermo - ei ei che stai facendo?- chiedo non appena vedo che estrae dai suo jeans neri il portafoglio - pago i gelati?- mi guarda aggrottando le sopracciglia con sguardo dubbioso - eh no caro. Ti ho inviato io per ringraziarti di avermi aiutato quindi pago io!- dico convinta incrociando le braccia - non ci penso neanche a far pagare una ragazza, sono un galantuomo io!- dice indirizzando le spalle alzando un dito - non mi interessa niente, ti ho inviato io pago io, discorso chiuso.- e così dicendo gli do una leggera spinta mentre mi avvicino al gelataio che sghignazza per il nostro piccolo dibattito - che caratterino la tua ragazza- dice riferendosi a Benji. Io arrossisco subito e vedo che anche lui si è leggermente imbarazzato, infatti si passa una mano nel suo ciuffo ribelle mentre dice - ehm.. non é la mia ragazza, siamo solo amici.- il signore accorgendosi subito di essersi sbagliato si scusa subito - oh mi dispiace, ma sembrate così i sintonia.. pensavo foste fidanzati..- ora é lui quello in imbarazzo - non si preoccupi, é tutto ok- gli dico io con un sorriso. Dopo aver pagato e ringraziato il signore tanto simpatico usciamo ed andiamo a sederci su una panchina nel parco vicino alla gelateria, ci sono bambini che corrono e giocano ed è così bello vederli divertirsi senza pensieri, come mi piacerebbe tornare piccola... - ehi, ci sei?- mi chiede Benjamin passandomi una mano davanti alla faccia facendomi tornare con i piedi per terra- ehm si certo, scusa.. che stavamo dicendo?- chiedo, lui mi sorride - ti stavo raccontando di come ci siamo conosciuti io e Fede..- e subito riconnetto il cervello -oh si certo, lui ti ha mandato un messaggio su Facebook e da li avete iniziato a sentirvi via messaggi e poi vi siete incontrati nel bagno di una discoteca giusto?- chiedo facendo mente locale di quello che mi ha raccontato. -Esatto e niente, ci siamo conosciuti così e con gli anni siamo diventati sempre più legati l'uno all'altro, ne abbiamo passate tante insieme e ci siamo sempre stati io per lui e lui per me e sarà così per sempre. Non saprei che fare senza Fede, è come un fratello cioè no lui é mio fratello.- dice con un sorriso dolcissimo, mi piace tantissimo il legame che c'è tra di loro, sarebbero capaci di attraversare un incendio per aiutare l'altro e questo è stupendo. -Si vede che siete molto legati, avete una complicità unica- dici e vedo il suo sorriso allargarsi - beh che mi dici di farmi sentire qualche canzone delle vostre?- si gira a guardarmi con gli occhi spalancati mentre finisce il suo gelato - adesso?- - no domani mattina.. si Ben, cantami qualcosa- gli dico sorridendo - ma io non so cantare! Io faccio solo da coro se ce n'è bisogno nelle canzoni o a fare da spalla a Fede, io suono la mia chitarra e basta- mi spiega. Io lo guardo storto - non ci credo.. dai sono solo io- dico piegando la testa da un lato e gli sorrido, é nervoso e si vede -ok..- accetta sbuffando leggermente per mandare via l'agitazione io salto sul posto -uh che bello! E che mi canti?- - ehm.. quello che resta, è la prima canzone che abbiamo registrato io e Fede e niente.. - si passa la mano nel ciuffo, ho notato che lo fa spesso quando è nervoso o in imbarazzo, e poi inizia a cantare..

-è così che m'incanto con soltanto uno sguardo,

come se fosse dipinto sulla tela di un quadro,

mi appendi mi togli fai di me ciò che vuoi,

sono schiavo dei tuo desideri più folli

di un giovane uomo che il destino ha incrociato

Nulla è rimasto che il ricordo più vago,

per sempre cambiato e per sempre sepolto

in un corpo che non mi appartiene.. -

inizia a cantare ed è una cosa meravigliosa, la sua voce è calda e timida, certo non sarà bravo quanto Fede però ci sa fare, lo guardo con un sorriso e le sue guance sono leggermente rosse, probabilmente causa del fatto che si vergogna . è così tenero...

-...Questa canzone è per te

sei la donna che amo infinito

tormento di un cuore spezzato,

per salvare noi due da un' amore infinito

come in tempi lontani solo se ebbe osato.

Sei quello che resta di me...-
Quando finì di cantare si giró a guardarmi e mi sorrise, beh non ho mai visto sorriso più bello in vita mia.

You and Me [Benji & Fede]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora