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- Si, siamo arrivati! - esclama Tommaso esasperato dopo che per la trentesima  volta nel giro di cinque minuti la fatidica domanda "siamo arrivati?" lascia la mia boccuccia gentile e poco rompiscatole.
Io e Allegra a quelle parole corriamo al finestrino per osservare la piccola villetta bianca davanti al quale attendiamo che si apra il cancello - woo bella, mi piace! - esclamo euforica battendo le mani.
Appena il ragazzo parcheggia recuperiamo al volo le nostre valige per poi scendere di corsa come una mandria di bufali impazziti, fermandoci subito però difronte alla porta d'ingresso chiusa, mentre Tommaso scende tranquillamente fischiettando dal furgoncino con la sua valigia in mano.
- Che c'è? - confuso ci guarda mentre noi lo fissiamo malamente chi con le braccia incrociate al petto come la sottoscritta o con le mani sui fianchi stretti come Allegra.
- Se ti muovi magari ci cambiamo e andiamo al mare, magari eh.. - rispose Federico ironico alzando gli occhi al cielo, gesto che il cugino imitó subito dopo, infilando le chiavi nella serratura entrando subito dopo seguito da tutti noi.
Entrando una grande sala bianca si presenta davanti ai nostri occhi, un grande divano nero a L  e  due poltrone in pelle del medesimo colore con un tavolino in vetro di fronte si trovano nel centro della stanza, un grande televisore nero è appeso alla parete e uno scaffale di libri occupa lo spazio a fianco. Una grande finestra al lato della porta si affaccia sul giardino, rendendo la stanza incredibilmente luminosa, mentre delle scale poste difronte all'ingresso portano alla zona superiore.
- Benvenuti nella mia piccola dimora ciurma! - esclama felice Tommaso poggiando la valigia per terra.
- E tu la chiami piccola? - disse Benjamin ridacchiando, facendo ridere tutti compreso Tommy che alzò le spalle noncurante.
- Allora.. Qui c'è un bagno e in fondo al corridoio la cucina- iniziò il ragazzo dai capelli scuri indicando prima una porta sulla destra e poi accennando alla fine del corridoio che passava sotto le scale - invece di sopra ci sono le stanze, e sono quattro..- spiegò brevemente.
Qui prese parola la bella e testarda Allegra - visto che le stanze sono quattro, io avrei pensato che potremmo dividerci così,  io e Marco, Sofi e Tommi, Ben e Fede,  mentre Paloma sola così nessuno rischia di morire rischiando di svegliarla troppo presto - dice risoluta la mia amica mimando "troppo presto" con le virgole - a meraviglia - esclamo felice di non dover sopportare di condividere la stanza con le mie amiche. Per l'amor di Dio, voglio loro un bene assurdo ma certe volte le ucciderei, e poi Sono mezza asociale, ho bisogno dei miei spazi.
Saliamo le scale, la mia stanza è l'ultima in fondo a sinistra, appena apro la porta resto ferma qualche secondo ad ammirare la bellezza di quella stanza. Le pareti sono bianche, tranne quella dove vi si appoggia il grande letto bianco che è di un giallo acceso, i comodini al lato del letto sono in un legno molto chiaro così come l'armadio e la piccola scrivania, mentre una grande finestra si affaccia sul mare alla quale mi affretto a raggiungere, notando subito l'incredibile vicinanza tra la casa e la spiaggia, dovuta ad una recinzione con un cancelletto in legno.
Apro subito la finestra beandomi del forte odore del mare che tanto adoro e della bellezza che sprigiona in ogni suo movimento.
Per quanto mi piaccia Milano ho sempre avuto un' enorme preferenza per le zone di mare,  anche solo per il fatto di uscire di casa e dopo qualche passo ritrovarsi sulla spiaggia.
Quanto mi piacerebbe.. E chissà, magari una volta finita la scuola potrei trasferirmi in un qualche paesino sul mare, trovare un lavoro e una casa.. non sarebbe male.
Una cosa di cui sono abbastanza sicura è questa, non voglio continuare gli studi, non mi è mai piaciuto studiare e mi è sempre pesato come cosa. Ovviamente i miei genitori non sono d'accordo,  secondo loro dovrei andare avanti, laurearmi e poi trovare un buon lavoro ma sinceramente questi non sono i miei obbiettivi.
A riportare la mia testa su questo pianeta è un leggero bussare alla porta, che si apre successivamente mostrando il visino bianco incorniciato dai capelli rossi di Sofia - Ehi Palo, sei pronta? - scuoto la testa allontanandomi dalla finestraper aprire la valigia, estrarre un costume nero e un prendisole bianco - due minuti, mi cambio e ci sono- e così dicendo entro nel bagno che si trova nella mia stanza.
Mi cambio in fretta per poi correre giù dalle scale e raggiungere gli altri in cucina. La stanza è molto grande, con una grande portafinestre che da sul cortile sul retro collegato a sua volta alla spiaggia, una grossa isola in marmo grigio è posta al centro con degli sgabelli attorno, sulla destra si trova piano cottura, lavello, dispensa e tutto ciò che serve in una cucina. Allegra è seduta su uno sgabello in braccio al suo Marco, Tommy è in piedi davanti al frigorifero mentre estrae da esso una bottiglia di acqua mentre Sofia è seduta sul bancone che chiacchiera con i due bei modenesi. - Finalmente la signorina ci ha onorati della sua presenza - ridacchia Sofia scendendo dal ripiano e seguendo il suo ragazzo verso la spiaggia così come noi.
In spiaggia c'è un sacco di gente, ragazzi sopratutto, intenti a fare di tutto, dal bagno in mare, al prendere il sole e per finire con le partite di beach volley nel campetto lì vicino.

Stendiamo i teli sulla sabbia dorata per poi lasciarci sopra i nostri averi raggiunti in fretta dai nostri indumenti. - Ragazzi mi raccomando la crema - esclamò Allegra estraendo la boccetta dalla sua borsa mare - oh tranquilla non c'è bisogno di dirlo, non ci tengo a diventare un aragosta - mormora Benjamin ridacchiando. Prendo la crema che mi sta passando la mia amica per poi stenderla su tutto il corpo - chi me la mette sulla schiena? - domando dopo i tentativi inutili di farlo da sola. Federico ridacchia prendendomi la crema dalle mie mani e andando a sedersi alle mie spalle - ci penso io Scrinch - dice facendomi sussultare quando la crema fredda entra in contatto con la mia schiena calda - bravo schiavetto..- sorrido divertita ricevendo un pizzicotto su un fianco - ahi! Scemo - esclamo tirandogli un leggero schiaffo sulla gamba - zitta, io non sono lo schiavetto di nessuno, capito? - dice divertito finendo di spalmarmi la crema - grazie.. - dico distogliendo lo sguardo dalla distesa di acqua cristallina che si espande davanti ai miei occhi per sorridere al biondino, ma quando il mio sguardo si sposta sul suo socio non posso evitare di scoppiare a ridere seguita dal ragazzo al mio fianco - ma quanta ne hai messa?- domando passando le mani sotto agli occhi per levare le lacrime per le troppe risate. - Senti signorina io rischio di diventare abrustolito se non mi proteggo, ok? - mi guarda fingendosi offeso ma sul suo viso si vede benissimo che sta trattenendo un sorriso. Non posso non sorridere a mia volta, il suo viso è ricoperto da uno spesso strato di crema, così come le braccia e il busto mentre cerca, inutilmente, di farla assorbire alla sua pelle tatuata. Ridacchio alzandomi, scrollando di dosso la sabbia che si era appiccicata alle mie gambe e mi avvicino al ragazzo dagli occhi azzurro-verdi - aspetta, ti do una mano.. - con una mano inizio a spargere per bene la crema sul viso così da ricoprire anche i punti scoperti, mentre con l'altra trattengo il ciuffo ribelle così che non si impasticci. Il mio cuore batte veloce, talmente veloce che sembra stia correndo una maratona, il profumo dolce ma mascolino di Benjamin mi invade le narici, salendo al cervello e lasciandomi leggermente stordita. I suoi occhi sono così vicini in questo momento che mi sembrano ancora più belli, le labbra morbide a pochi centimetri dalle mie e non posso fare a meno di tornare a quella sera in cui insieme alle mie hanno dato il via a una danza che mi ha levato il respiro e lasciandomi con la pelle d'oca e un cuore che batteva all'impazzata.

Ti piacciono le stelle?-
chiede guardando il cielo sopra di noi, annuisco -si, adoro le stelle. Sono così belle, così libere..- dico piano -si, sono davvero belle..- dice per poi girarsi a guardarmi, mi giro anche io e i nostri visi sono incredibilmente vicini, ci sono solo pochi centimetri che ci separano -ma tu sei molto più bella.- dice guardandomi dritta negli occhi mentre mi accarezza una guancia con la mano, trattengo il respiro quando sposta il suo sguardo dai miei occhi alle mie labbra. E in un attimo tutto si ferma, le sue labbra morbide sono sulle mie.

Sento le mie guance andare a fuoco, probabilmente dovuto alla strada che hanno preso i miei pensieri.
Benjamin sorride scostando una ciocca di capelli dal mio viso portandola dietro l'orecchio per poi avvicinarsi ad esso e  sussurrando piano - sei ancora più bella quando arrossisci- se possibile arrossisco ancora di più e mi allontano - se lo dici tu - ridacchio per poi correre via dalla situazione imbarazzante che si stava creando,  specialmente dato che Federico ci ha osservati per tutto il tempo.

Senza preavviso salto addosso ad Allegra che, impreparata, perde l'equilibrio e finisce completamente in acqua trascinando i con lei. Quando torniamo con la testa in superficie scoppio a ridere mentre la mia amica inizia a inveire verso la sottoscritta. I ragazzi ridono, ormai rasseganti ed abbituati ai miei schizzi disagiati.
- .. dio i miei capelli.. Paloma ti uccido.. - dice a denti stretti la biondina mentre si scorta una ciocca che le Si era attaccata alla fronte. - Non potresti mai, mi ami troppo. La tua vita sarebbe estremamente noiosa senza di me - ghigno guardandola - o forse molto più tranquilla - ridacchia Federico beccandosi uno sguardo tagliente accompagnato da una smorfia e un elegantissimo dito medio.
E poi non si venga a dire che Paloma Esposito non è educata.. 

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 25, 2019 ⏰

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