Capitolo 22

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Passammo il resto della mattinata fra chiacchiere e coccole, fino all'ora di pranzo

'Amore' mi richiamò Federico e capii cosa stesse per chiedermi

'Va bene, ma non mi assumo responsabilità' affermai prima di alzarmi dal divano e di conseguenza sfilarmi dalle sue braccia

'Non sarebbe la prima volta che corro il rischio' bisbigliò consapevole che lo avessi sentito

'Bene, allora ci pensi tu' esclamai leggermente infastidita dal suo commento

'Nervosetta?' sussurrò al mio orecchio quando mi raggiunse e mi circondò la vita

'Abbastanza ultimamente' risposi e sfuggendo dalla sua 'presa'

Estrassi il cellulare dalla tasca dei jeans e sedendomi nuovamente sul divano iniziai a messaggiare con Sara che, nonostante l'orario scolastico, riusciva sempre a rispondere ai messaggi che le arrivavano.

All'improvviso mi arrivò un messaggio da Jonathan e me ne stupii enormemente.

'Cosa fai questa sera?'

'Chi è?' domandò Federico quando iniziai a digitare una risposta

Si sedette nuovamente al mio fianco e non ricevendo nessuno risposta, si sporse e vedere chi fosse

'Ah...'
Solo quello riuscii ad udire dopo che riuscì a vedere chi fosse

'Fede, non-' provai a spiegare ma lui me lo impedì

'Se questa sera vuoi andare con lui puoi farlo liberamente, mi fido di te' spiegò facendo curvare le labbra in un sorriso malinconico

'Federico, che cazzo dici? ' dissi alzando leggermente il tono di voce

'Quando capirai che non mi importa di nessun'altro se non di te? Eh?' Domandai retoricamente puntando scherzosamente il dito verso la sua testa

'Stupido' continuai e rialzò lo sguardo che poco prima aveva abbassato come se stesse improvvisamente male

'Davvero?' domandò in un flebile sussurro insicuro

'Che sei stupido? Forse un po' ' scherzai prima di abbracciarlo

'Ti amo'

Alzai leggermente il viso e gli lasciai un bacio sulle labbra.

Quando tentai di allontanarmi mi fu impedito da lui e sorrisi sulle sue labbra.

Avevo portato le mani sul suo petto e riuscivo benissimo a sentire i battiti irregolari del suo cuore e in fondo, questo scaturì una gioia dentro di me.

Ci amavamo, davvero.

'Quindi resterai con me questa notte?' chiese retoricamente con sguardo malizioso e sorrisi alzando gli occhi al cielo

'Possibile che nella tua testolina prevalga sempre questo pensiero?' risposi

'E se ti dicessi che dovrai aspettare il matrimonio?' Domandai a mia volta

'Di certo aspetterei i tuoi diciotto anni per sposarti e vivere con te la mia vita... Poi magari penserei anche a quello, si...' disse e un senso di felicitá assurda mi pervase

Ad un tratto, un'ennesimo suono proveniente dal mio cellulare mi ricordò di non aver ancora risposto a Jonathan.

Un'altro messaggio da parte sua notai quando aprii Whatsapp

'Nulla e, no. Non ho intenzione di uscir con te, questa sera qualsiasi altra.'

Rilessi varie volte il messaggio per poi inviarlo con la massima sicurezza.

'Ma Vaffanculo.'

Quando lessi la sua ultima risposta sbottai in una risata al dir poco non comune

'Che ridi?' disse Federico prima che gli mostrassi il cellulare

'Mi fa quasi pena' dichiarò ridacchiando sotto i baffi

'Attento che potrei farti fare la stessa fine' lo avvisai facendogli l'occhiolino

'Io, per sicurezza, non proverei' affermò e continuai a sorridergli come un'ebete.

29/01/2017

Ebbene si, sono ritornata!

Scusate l'assurda attesa, spero vi sia piaciuto e scusate anche eventuali errori

Una Foto |Federico Rossi|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora