Capitolo 9

1.6K 147 23
                                    

Pov's Federico
Non riuscivo a chiudere occhio, pensavo a come giustificare la cazzata che avevo fatto qualche ora prima.

Non avevo ancora imparato a non agire d'istinto.

Mentre la fissavo, aprì lentamente gli occhi assonnati e distolsi lo sguardo imbarazzato.

'Che ora è?'  domandò sfregandosi gli occhi

'Le Sei'  risposi guardando il soffitto

Non avevo il coraggio di guardarla negli occhi.

Non mi era mai capitata una cosa simile, di solito ero molto più 'rilassato' quando ero in compagnia di una ragazza.

'Hey'  sussurrò guardandomi timidamente

'Mi guardi?'  chiese e spostai lo sguardo su di lei

'Ho bisogno di ... Capire'  disse e lí pensai che la farsa fosse finita

'Io... Non so a cosa tu ti stia riferendo'  mentii e se ne stupí.

'Mi riferisco a ieri sera'  rispose

'Non dirmi che non ricordi'  continuò iniziando ad innervosirsi

'Ieri non sapevo cosa stavo facendo, neanche ricordo'  mentii e le vidi scuotere la testa

'Quando vorrai affrontare le conseguenze alle tue azioni, saprai dove trovarmirispose con un sorriso nervoso per poi alzarsi dal letto.

Certo.. Dovevo affrontare le conseguenze delle mie azioni... Facile da dire.

Pov's Ginevra
Adesso ero stanca, veramente stanca.

Non ricordava nulla? Mi sembrava molto strano, non aveva neanche bevuto minimamente degli alcolici.

Non voleva assumersi le sue responsabilità eh? Bene.

Mi trasportai in cucina anche se il sonno era assurdo dato che non avevo chiuso occhio pensando a quel dannato bacio e alla mia reazione.

'Vaffanculo!'  esclamai quando un piatto mi cadde dalle mani

Non ero neanche in grado di prendere un piatto senza combinare qualcosa.

'Che linguaggio raffinato'  sussurrò Federico stando appoggiato allo stipite della porta

Non gli risposi, lo avrei ignorato fino a quando non avrebbe deciso di parlare di quel bacio.

'Ci penso io'  affermò cercando di prendere i pezzi di ceramica da terra

'So farlo anche da sola'  dissi fredda ma lui non mi ascoltò

Quando della ceramica non ci fu più traccia continuai a fare quello che stavo facendo, ovvero la colazione.

'Ginny, prepari anche per me?'  chiese con voce da bambino

In un'altro contesto mi sarei fatta due risate e avrei preparato anche per lui ma questa volta ero proprio incazzata.

'Scusa'  sussurrò abbracciandomi e cogliendomi alla sprovvista

'Non voglio le tue scuse'  risposi di getto staccandomi bruscamente dall'abbraccio

'Voglio che tu affronti quel cazzo di discorso!'  esclamai avanzando verso di lui

'Non abbiamo nulla di cui parlare'  disse lui allontanandosi da me

'Bene, allora non rivolgermi parola'  risposi avvicinandomi nuovamente a lui

'Ma che cazzo vuoi?'  esclamò andandosene verso le nostre stanze.

Per non cadere in uno stato di tristezza assoluta decisi di non pensarci più di tanto e di scrivere a Benjamin.

'Ciao Ginny' 

Non sapevo mi avesse già scritto ma era freddo...

'Hey Amore, tutto bene?'  scrissi preoccupandomi per la sua freddezza

'Ho bisogno di parlarti, è importante'.

Ogni volta che qualcuno doveva parlarmi, l'ansia si faceva spazio nel mio corpo.

'Va bene, ci vediamo tra poco?' 

'Si, tra mezz'ora vengo a prenderti' 

Sperai vivamente che si trattasse di una bella notizia, ero stanca di avere dei litigi...

26/11/2016

Mh Ben adesso che vuole?😑
Piccoli problemi nella vita di quella povera ragazza😅

Comunque, spero vi sia piaciuto e scusate eventuali errori💕😘

Una Foto |Federico Rossi|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora