Ciao a tutti! So che la mia "Breathe me" è in stand by da un po', prometto di aggiornarla quanto prima, nel mentre però continua a frullarmi nella testa un'altra storia, che a differenza della precedente va avanti col tempo ed immagina un futuro in cui, dopo un annetto di storia (post scelta) le strade di Mario e Claudio si dividono. Spero non mi odierete per aver ipotizzato tutto ciò!
Vi avviso che lo stile sarà un po' diverso rispetto alla mia precedente ff e ci saranno molti riferimenti musicali, che tanto mi hanno ispirata per questa storia! Buona lettura ;)
NOVEMBRE 2018
Mario
Lei parla ma lui non ascolta. La guarda ogni tanto, e poi sposta lo sguardo in un punto indefinito, ogni tanto annuisce, ormai non si sforza nemmeno di fare sorrisi di circostanza.
"A Mà, hai rotto il cazzo!"
E d'improvviso è attento, e la guarda attonito.
"Hai sentito bene. HAI ROTTO. E non perché non mi stai seguendo, perché non ti sto dicendo niente di fondamentale, ma perché continui ad essere spento. Ripigliati, basta! Vai avanti, piglia in mano la tua vita! Sembri inebetito. E' un anno che stai così, ma ti rendi conto, sì? Io rivoglio indietro il mio amico, e il suo sorriso, non questa brutta copia! Se non lo vuoi fare per te stesso, fallo per chi ti vuole bene! Reagisci, non è morto nessuno, per fortuna!"
D'istinto vorrebbe risponderle male, ma sa che Dafne non lo merita. Quindi si limita ad un "Grazie per il tuo parere." e prende la porta d'uscita, mollandola lì, da sola, al bar.
Dafne ha ragione. Lo sa bene che ha ragione. Ma lui non riesce a spegnere quell'interruttore. Quella domanda che si chiede: "Com'è potuto succedere?". Non sa darsi risposta, non sa darsi pace.
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Tv. Zapping. E' sbracato nel letto alla ricerca di qualcosa che gli svuoti la mente dopo una giornata di lavoro.
Vada per il telefilm. E' Sex and the city, almeno qualcosa di leggero. Lasciamo stare che non scopa da una vita e manco si ricorda che si prova, un altro po'. Le pulsioni si sono come addormentate, già da parecchio.
Le protagoniste sorseggiano drink e chiacchierano e anche Mario vorrebbe da bere, effettivamente.
"Per dimenticare un uomo ci vuole la metà del tempo che si è stati insieme" dice Charlotte.
E allora lui è bello che fuori tempo massimo, visto che per un anno – anzi meno - di relazione avrebbe dovuto metterci 6 mesi e invece sta ancora così.
Quanto so' patetico, pensa scuotendo la testa.
Un giro in macchina aiuterà. Sale sulla fidata Smart, accende lo stereo, cerca una canzone carina che lo intrattenga. E poi...
Perdonare presuppone odiarti
Ma se dicessi che non so il perché dovrei mentirti
E tu lo sai che io con le bugie...
Mi manchi veramente troppo troppo troppo ancora..Tonfo al cuore. Il finale perfetto in una giornata già pessima. Si ritrova a singhiozzare senza nemmeno accorgersene.
Sa di non odiarlo, nonostante tutto. Odia molto più stesso, per aver fatto sì che succedesse, che gli scivolasse via dalle dita.
Claudio
Esce da casa dei suoi mandando un bacio con la mano alla madre. Si mette in macchina, pronto a tornare a casa. Prima però tocca prendere Rosita, il tempo di cambiarsi e via a far serata.
Accende lo stereo. La musica da discoteca risuona nell'auto. Claudio è lo stesso di sempre, sorridente, disponibile, estroverso. Con la differenza che non gli piace più cantare. Non che canti non più eh, ma solo qualcosa ogni tanto, di leggero, mai d'amore, mai sull'amore.
Non le ascolta più le canzoni d'amore, le ha archiviate, ora ha la sua bella selezione di stazioni radio house e disco nei preferiti, e passa dall'una all'altra con indifferenza. E' solo sottofondo.
Abbassa la musica, prende il telefono. "Rosi.. sono da te tra poco, saliamo un attimo da me, mi cambio e andiamo va bene? Cinque minuti e sono da te."
Attacca. Allunga la mano per aumentare il volume, ma quello davanti frena all'improvviso ed è costretto a fare lo stesso. Il palmo schiacciato d'istinto sullo stereo preme tasti in contemporanea.
Ho passato tutto il giorno a ricordarti
nella canzone che però non ascoltasti
Tanto lo so che con nessuno avrai più riso e pianto come con me
E lo so io ma anche teTutto ma non quella canzone. Si sente morire all'improvviso, quasi come se lui gli fosse davanti.
Di solito avrebbe cambiato, ignorando la cosa. Stavolta decide di abbandonarsi ai ricordi.
Lacrime.
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Il conforto - Clario
FanfictionDopo aver tanto lottato, la storia tra Claudio e Mario si sgretola nemmeno un anno dopo, in una notte di Novembre. A distanza di tempo la ferita però è ancora viva, aperta, bruciante. Riusciranno a ritrovarsi o le incomprensioni passate avranno la m...