Le cose che abbiamo ignorato

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Claudio

Ci sono giorni che vorresti cancellare. Anniversari che vorresti dimenticare. Claudio ha un po' di date che preferisce rimuovere. La morte del nonno, l'incidente di un amico. E poi quel giorno. L'ultimo in cui ha avuto Mario nella sua vita. Quando l'ha perso a causa delle sue stesse parole.

Ricorda il vuoto che Mario ha lasciato in quella casa, e quello nel suo cuore.

Ricorda quel borsone fatto in fretta e furia. Ricorda il fatto che per prendere il resto aveva mandato Pini.

Ricorda quelle ultime parole sull'uscio di casa. Ricorda il suo sentirsi immobile, il non riuscire a fare un passo per fermarlo e rimangiare le sue stupide parole.

Ricorda per quanti notti ha rivissuto quella stessa scena. Quante volte ha risognato le stesse identiche cose, svegliandosi di soprassalto. Ricorda anche quando ha sognato un epilogo differente, e lo svegliarsi deluso trovando il letto vuoto accanto a sé.

Nel tormentarsi è stato un maestro, non c'è che dire.

Eppure c'è stato un periodo in cui è riuscito a stare meglio. Quel periodo in cui la rabbia e la delusione la facevano da padrone. Quel periodo in cui erano ancora vivi nella sua mente gli scontri, le incomprensioni, i motivi che li avevano allontanati.

Ma ora gli sembra tutto così evanescente, così rarefatto. I ricordi dei loro litigi si erano dissolti, mentre quelli dei loro momenti insieme sono ancora così radicati in lui da fargli del male fisico.

Non ha neppure la forza di alzarsi dal letto oggi, vorrebbe quasi richiudere gli occhi e lasciare che la giornata scivoli via, come tante altre, senza che se ne accorga nemmeno.

Lui, che di solito dorme poco e si sveglia iperattivo. Che è sempre pronto a far tremila cose. Ora vorrebbe solo far finta che non esista il mondo esterno. Solo per un giorno.

Il campanello suona e i suoi progetti vengono mandati all'aria in un attimo.

Si alza, trascinandosi verso la porta con una voglia pari allo zero di interagire con un essere umano.

"Chi è?"

"Il tuo vicino preferito!"

"Paolo ma che vuoi a quest'ora?" gli dice aprendo la porta svogliato.

"Come a quest'ora?? Non sei ancora vestito?"

"No" – dice semplicemente buttandosi sul divano.

"Cazzo quanta voglia di vivere c'hai oggi, Sona. Vatti a fare una doccia che ti porto un po' in giro."

Claudio lo guarda sbuffando.

"Ti offro il pranzo? Ti compro il gelato? Che ti devo dire per convincerti?"

Claudio lo fissa ancora e poi decide di incamminarsi verso il bagno.

"Ottima scelta, ti aspetto qui" – dice Paolo sorridendo e accendendo la tv.


Le ore con Pini sono volate. L'ha trascinato al centro commerciale. Hanno chiacchierato, mangiato, e poi Pini lo ha convinto a dargli dei consigli mentre acquistava la qualunque, dai maglioni agli utensili da cucina. Utensili che Paolo utilizzerà forse mai vista la sua poca propensione verso la cucina, ma le presine in silicone delle forme più disparate gli erano improvvisamente vitali e non ha potuto che assecondarlo nell'acquisto.

Alle 8 di sera fa il suo ritorno in casa, una sola bustina di acquisti tra le mani a fronte di un grosso carico di roba di Paolo, che ancor prima di rientrare in casa gli chiede se ha bisogno di qualcosa.

Il conforto - ClarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora