capitolo 4

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Pov. Davis

La vedo arrivare: wow, è avvolta in un abito scuro che evidenzia il suo corpo snello.

La sua figura si nasconde nel firmamento.

1,2,3 si avvicina piano e mi accorgo solo adesso ch’è compagnata da Stella.

<<Ciao>> dico quando sono abbastanza vicine.

Si fermano a circa 2 metri da me.

<<Ciao>> i toni delle due ragazze sono differenti: Corvina è piuttosto agitata, mentre Stella è felice come una Pasqua.

<<Ciao, Davis, ecco qua la tua “bella”; buon divertimento!>>

Sorride raggiante e se ne va.

La mora si gira un momento ad osservare la compagna andarsene, come se avesse perso tutto in questo istante.

La chiamo con un “Hey” e lei mi guarda rivolgendomi un mezzo sorriso.

Pov Corvina

Entriamo nel cinema e ci fermiamo davanti alla biglietteria.

Davis mi guarda alzando un sopracciglio mi chiede: <<Allora, film horror, film d'azione-si ferma un attimo -o film romantico?>>.

<<D’azione>> rispondo.

La domanda mi aveva messo a disagio, ma il film d’azione è il migliore tra i tre film (il film horror non è il caso di vederlo,anche perché non vorrei fare figuracce o aggrapparmi a Davis e il film romantico, beh semplicemente No).

Si gira verso la signorina della biglietteria.

<<Due biglietti per il film d’azione, grazie>>

La ragazza annuisce e Davis li dà i soldi ricevendo in cambio i biglietti.

<<Hey, Corvina, se volevi c'era anche un cartone animato!>> mi guarda e ride.

Facepalm.

<<ah ah... no, grazie>> cerco di rivolgergli un sorriso il più naturale possibile.

Finalmente entriamo nella buia sala e posso calmarmi: avevo un nodo allo stomaco già da un bel po’.

……

Com'è stato il film? Beh, pieno di esplosioni e cose varie; ho storto il naso per ogni minima scena di combattimento: è davvero così che il mondo crede che sia il mondo del crimine?

Noi “eroi” non parliamo con il cattivone di turno per ore prima di tirare un pugno e soprattutto il nemico NON ha mai dei ripensamenti per quello che sta facendo, non si chiede se quello che sta facendo sia sbagliato o se può far del male a qualcuno.

Lui vive facendo del male e noi, i “buoni”, viviamo per sconfiggerli.

Sto riflettendo già da un po’ e credo che Davis si sia accorto di tutti i miei turbamenti, perché mi chiede con tono un scherzoso:

<<Che c’è,Corvina. Hai fame?>>.

Lo guardo. In effetti ho la pancia vuota.

<<Si,forse sarà meglio andare a mangiare qualcosa>>

<<Allora seguimi, a pochi minuti da qua c’è un fantastico ristorante>>

Ristorante. La sola parola mi mette a disagio: ristorante significa scambiare sguardi per ore e raccontare tutta la tua vita alla persona di fronte a te.

Non devo cedere, dopo la cena sarà tutto finito e giuro: non dirò mai più Si ad’appuntamento del genere.

Ho davvero paura che Davis mi inviti ancora ad uscire insieme e mi sentirei meschina a dirli di no.

Usciamo dal cinema, il freddo della sera mi punge le gambe.

Seguo Davis che dopo alcuni minuti si ferma davanti a un bel locale dall’aria accogliente.

-Ristorante/Pizzeria smith’s- annuncia l’insegna.

Oltrepassiamo il minuscolo giardinetto e Davis tira la pesante porta per aprirla e prima di entrare si fa di lato e mimando un inchino dice:<<Prego, madame>>.

La sala è ampia: in sottofondo si sentono i discorsi dei presenti e i camerieri girano freneticamente tra i tavoli.

Uno di loro si avvicina a noi.

<<Benvenuti, avete prenotato un tavolo?>>

Stavo per rispondere di no, ma David mi precede:<<Si, Davis Smith>>

Il cameriere sorride:<<Le chiedo scusa per non averlo riconosciuto. La prego, signorino Smith, mi segua>>.

Smith? Vuoi dire che il ragazzo con cui sto uscendo questa sera è un riccone?

Faccio una smorfia.

Il cameriere ci porta in fondo alla sala e imbocca un corridoio.

Ma quant’è grande questo locale?

Entriamo in una sala più piccola della precedente dove la luce è più tenue.

Ci sediamo un tavolo che ci ha indicato il cameriere.

<<Quindi questo posto è tuo?>> chiedo <<Eh? Ah,no. È di mio padre>> <<È tu lavori qua?>> << No,sono un ingegnere informatico>> “Oh, beh allora andrai d'accordo con Cyborg”penso. Arriva l’acqua che ho ordinato, la verso in uno dei due calici.

Alzo lo sguardo e mi fermo un attimo ad osservarlo: i suoi occhi verdi pino sono abbassati a guardare la pizza fumante appena arrivata.

Ha gli occhi stretti. E la bocca sottile.

La pelle chiara e le guance leggermente incavate  fanno risaltare gli zigomi.

Mi guarda e la sua bocca si allarga in un sorriso.

<<Hey,non mangi?>>

Angolo della scrittrice disagiata: uffa :|
Il capitolo in origine era più lungo, ma è uscito così.
Spero che vi sia piaciuto ^ω^.
E spero che gli aggiornamenti non siano troppo lunghi.
Mi raccomando se avete dei consigli o volte dirmi qualcosa commentate!
Un saluto a tutti e un bacio😘.
P.s.: vi auguro di avere una buona pagella e che tutti possiate avere un buon fine quadrimestre😋😋😗.

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