capitolo 7

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Pov. Corvina

Stamani c’è silenzio nella T-Tower. Esco  dalla mia stanza per fare una tisana, non ho molto sonno, probabilmente perché oggi c’è l’appuntamento con Davis e spero andrà tutto bene. Non faccio in tempo ad entrare nella grande sale che un profumo invitante mi circonda. Waffle.

Avvicinandomi alla cucina vedo BB ai fornelli che canticchia un motivetto anonimo.

«Buongiorno» lo saluto; lui smette di canticchiare e si gira mostrandomi un sorriso assonnato. «’Giorno Corvina»

Rimango in silenzio sedendomi al tavolo e lui si gira intento a non bruciare gli waffle. Schiocco la lingua contro il palato «È strano» penso distrattamente ad alta voce.

«Cosa?»

«Beh, sei già sveglio» rifletto, lo so, è un pensiero stupido, ma questa è già la seconda volta che lo trovo alzato fin di primissima mattina. Avrà avuto un incubo? Non glielo chiedo, non sono un’impicciona. Anche se in effetti già il fatto che ho commentato la sua nuova e alquanto improbabile abitudine si già un impiccio.

«a-ah, già» risponde il ragazzo verde  girando la piastra degli waffle.

Spegne i fornelli. Prende due piatti.

Waffle, penso già al loro gusto dolce in bocca e ammetto che, qualche volta, BB fa qualcosa di utile e intelli.... è caduto, BB è caduto; BB è caduto rovesciandosi tutti i waffle in faccia. È una scena quasi grottesca. Dovrei odiarlo, io amo gli waffle, ma la sua faccia è inevitabilmente comica, in questo momento. Mi trattengo per non ridere. Mordo il labbro e abbasso la testa, quando capisco che il pericolo di ridere in faccia BB è svanito sbuffo ed esco dalla stanza; niente waffle per oggi.

-.-.-.-(nel pomeriggio)

Esco dalla grande torre per dirigermi al parco centrale di Jump city, dove Davis mi ha dato appuntamento.

Quando arrivo davanti alla larga distesa verde sento le voci dei bambini che si rincorrono nell’aria.

Mi fermo un attimo e mi rilasso: con l’empatia riesco a percepire la gioia che vige in tutto il parco, poi c’è qualche anima vuota o triste o rilassata; ci sono anche anime in coppia che si muovono lente, sono calme, ma allo stesso tempo movimentate e percosse da un sentimento diverso ogni secondo.

Qualcosa sulla mia spalla mi fa uscire dalla mia piccola bolla di tranquillità: è la mano di Davis. Ha i capelli oro tirati all’indietro e indossa una pesante giacca di pelle.

«Buongiorno» dice facendo l’occhiolino.

«’giorno»

«Allora principessa pronta per la passeggiata?» increspo un po’ le sopracciglia, decidendo di non dare peso al suo atteggiamento e mi limito ad annuire con un cenno del capo.

Camminiamo. Camminiamo per un po’ senza dire niente. Lui guarda il cielo, poi i cespugli, poi i bambini che giocano.

Io semplice guardo avanti, notando quanto questa giornata è stranamente tanto colorata e silenziosa. Sento l’anima di Davis rilassata, ma contemporaneamente scossa da una leggera agitazione.

«Corvina, posso chiederti una cosa?» chiede Davis.

«mh...certo» rispondo, speriamo non voglia dirmi niente su poteri o altra roba pericolosa.

«Ok. È solo che ...diciamo che è un po’ imbarazzante...» oh, ora spero seriamente che non sia qualcosa di stupido «Sai, tra pochi giorni è il mio compleanno e mi chiedevo se potresti farmi un regalo»

Lo guardo perplessa, un regalo non rientrava tra i miei sospetti. beh,almeno adesso sono più sicura che non ha fatto o sta facendo o ha intenzione di fare una baggianata.

«Mi sorrideresti?» dice. Cosa?

“Mi sorrideresti”, ripeto in mente. Non so bene perché, ma mi ha spiazzata, nessuno mi ha mai chiesto una cosa simile.

«Corvina?» mi chiama Davis. «Hey, ci sei? Hai la faccia di uno a cui li sono caduti degli waffle in faccia» la guardo straniera e , senza poter farci niente, rido; rido ripensando alla caduta di BB stamattina. E Davis diventa paonazzo. E ride anche lui.

Poi uno scoppio, in città.

Pov. Davis

Ride. È bellissima. Non neanche capito perché ha iniziato a ridere, ma è bellissima. È una risata un po’ trattenuta, limpida, leggera.

Rido anche io. Finché qualcosa non si smuove in città. Uno scoppio.

Scrittrice: *risale dagli inferi aggrappata a Nico diAngelo* *Nico le sbraita contro maledicendola e se ne va infuriato*.
Ok ragazzi! Rieccomi. Come dite? Avevate perso la speranza di un nuovo capitolo? Ahahhahahha invece eccolo! NON è assolutamente la metà di quello che volevo scrivere, noooo.
Va bene, scherzi a parte; Maggio è stato un disastro: cartelloni per la scuola, pomeriggi passati a scuola per l'esame di 3^ media... poi comunioni e battesimi, ma *uff* sono ancora in vita! Alla prossima!

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