Capitolo 8

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Presi una sigaretta, la guardai, ero nervoso, mi avrebbe aiutato, la spezzai "vaffanculo sta merda sta uccidendo Astra" pensai, dovevo aspettare un po prima di tornare in ospedale, almeno per far finta, nessuno ci avrebbe creduto davvero lo sapevo, speravo facesseró finta, che capisseró che non avrei fatto morire Astra per colpa del padre. Mi guardai il polso, quello sinistro, c'era il mio elastico rosso, lo strinsi, era diventato il mio portafortuna "Chiunque tu sia, se ci sei, ti prego salva Astra" pregai. Ero in macchina da 45 minuti, non ce la facevo piu, decisi di andare, guardai ancora il foglio, manco sapevo come era la firma di quello stronzo, sorrisi "Tu non vuoi salvare tua figlia? Nessun problema pezzo di merda io non la lascio, io ci credo, fanculo a tutto, io riabbraccieró la mia principessa" misi il foglio in tasca ed entrai, sali e andai dal dottore, mi guardó "Hai la firma?" Disse
"Non sarei gia qui se non la avessi" gli porsi il foglio
"É autentica?"
"Certo"
"Si é la sua" mi guardó, lo sapeva, mi guardava come per dire "Rischi tanto per lei"
"Faccia questa operazione allora" dissi
"La sala sará pronta fra un'ora,intanto puoi stare nella stanza di Astra"
"Grazie" dissi andando verso la stanza di Astra
"Ragazzo, se non sopravvivesse ci sarà un indagine" mi disse mentre mi allontanavo
"Sopravviverá" risposi

L'inferno é qui 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora