capitolo 3

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Uscii da scuola, ero a pezzi, non dormivo bene da giorni, mi diressi verso la macchina Marta mi fermó, "vengo con te" disse sorridendomi
"Non so..."
"Zitto,vengo e basta"
"Ok, sali" accesi la macchina, come partii iniziò a parlarmi, mi disse cosa pensava, mi disse cosa dovevo fare, mi disse che non potevo rimanere a pezzi, mi parló per le 2 ore di distanza dall'ospedale, Finí di parlare, la guardai "Vaffanculo" dissi
"Cosa?"
"Vaffanculo, lo so di essere una merda, fanculo, che cazzo devo fare? La amo porcodio, che cazzo devo fare? L'amore della mia vita mi sta morendo fra le braccia, ogni fottuto giorno di piu, non so che cazzo fare, non riesco a respirare senza pensare che a lei ogni fottuto respire fa male,  orrei darle forza e non ci riesco, sto crollando, non ce la faccio." Urlai, lei non rispose "Io vado da lei, tu fa quello che vuoi, pensa quello che vuoi, ma se la perdo io crollo per sempre"
"Ti aspetto qui Andre" disse, chiamai Michele
"Vieni a prendere Marta all'ospedale" chiusi senza spiegare nulla e salii. Ero solo, sarei stato solo per sempre, mi dispiaceva, stavo uccidendo il loro amico, ma non ce la fecevo piu, mi dispiaceva. "Mi dispiace ragazzi" pensai prima di entrare nell'ospedale.

L'inferno é qui 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora