Presente.
Le giornate scorrono tranquillamente. Io, Sara, Damian e Michele siamo diventati un gruppetto inseparabile. Sto legando molto con ciascuno di loro.
Ho conosciuto anche altri pazienti:Maria, 60 anni, afferma di vedere e parlare con fatine ed elfi.
Sabrina, 45 anni, una donna sempre vestita di nero. Passa dall'essere felice al piangere in un secondo. Spesso mi confida le sue perle di saggezza in cui gli uomini devo essere solo picchiati e devono solo soffrire.
Anna e Carmela, due donne che sembrano essere qui solo per spettegolare e fare un po' di gossip su pazienti e personale.
Vincenzo-Fabio, un uomo che un giorno è sulla carrozzina incapace di muovere le gambe, in questo stato afferma di chiamarsi Vincenzo, e un altro giorno cammina perfettamente, in questo caso dice di chiamarsi Fabio.
Simone, "l'amichetto di Sara" come lo chiama Damian. Ha 36 anni ed è gravemente depresso, intontito dai farmaci.
C'è anche Nino, l'uomo che aveva tentato il suicidio. L'avevo vagamente conosciuto durante i primi giorni di ricovero.
Poi ho conosciuto Alex, un ragazzo di 34 anni, molto dolce e carino. Parla lentamente allungando le vocali alla fine delle parole, cammina barcollando, ha la forza pari ad una formica, non sempre fa discorsi sensati e a volte, nel mezzo di una conversazione, si blocca improvvisamente restando immobile per qualche secondo per poi tornare in sé e riprendere a parlare come se niente fosse. È un ex tossito e dice di non ricordare perché è qui.
Alla sera, dopo cena, ci riuniamo tutti nella sala fumatori. Io e Nino siamo gli unici a non fumare e nonostante la puzza di fumo forte e fastidiosa preferiamo stare in compagnia.
Chiacchieriamo per ore, parliamo di tutto e ridiamo insieme.
Michele è sempre il primo ad andare a dormire, alle 21.00 si alza e ci saluta.
Rimane sempre un po' silenzioso e minaccioso, ma ho avuto modo di parlarci da sola e devo ammettere che è simpatico.Ora partecipo ad ogni pasto (colazione, pranzo, merenda e cena).
Mangio ancora poco ma tanto c'è Michele per finire tutto quello che lascio nel piatto.Sono venuti a trovarmi ancora sia James che lo psicologo. James si comporta come un amico sempre più intimo... piano piano cerca di riconquistarmi.
È appena iniziata un' altra giornata, mi alzo e come sempre vado in sala per la colazione. I miei tre amici sono già al nostro solito tavolo.
Abbraccio Sara, saluto Damian e Michele con un bacio sulla guancia poi mi siedo.
"Devo dirvi una cosa..." annuncia Sara un po' malinconica. "Siete tutti e tre fantastici e mi mancherete tanto... ma sono stata informata che tra poche ore devo uscire. Torno in comunità."
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Il sole spento
ChickLitIl diario di una ragazza che ha toccato il fondo ed è stata sconfitta dalla vita. il viaggio verso la rinascita e la risalita lo farà rinchiusa in psichiatria, attraverso nuove amicizie, nuovi amori, ricadute, pianti, gioie e paure. Conoscerà person...