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MARIO

Oggi andremo in giro per la città e stasera partiremo. Ho deciso di portarla in un luogo originale, non è un luogo d'arte, non è una chiesa, è il laghetto artificiale nascosto da tutti; lo scoprii mentre giocavo a calcio perché il pallone era finito in mezzo agli alberi e per trovarlo mi avventurai lì e scoprii quel laghetto, da quel giorno andai sempre più spesso al lago, lì parlavo e mi sfogavo, mi sdraiavo sul terreno sabbioso e pensavo. Ho deciso di portala qui perché lei è speciale. Ci dirigiamo a piedi. Arriviamo e le racconto di come ho scoperto il laghetto. Lei mi abbraccia e cammina verso la riva... capisco cosa vuole fare solo quando mi ritrovo in acqua. La tiro a me e finisce anche lei in acqua. La prendo istintivamente per i fianchi e la guardo... dio come vorrei baciarla; lei intanto si è avvicinata. Nessuno dice niente, parlano con gli occhi, ci avviciniamo sempre di più l'uno all'altra e Alex allaccia le gambe ai miei fianchi. Siamo sempre più vicini; vorrei stringerla e baciarla ma non posso. Le lascio una serie di baci all'angolo della bocca, vorrei non fermarmi più, non ho più il controllo delle mie azioni. Per fortuna lei si allontana ed usciamo dall'acqua e lei si toglie la maglia ormai zuppa per evitare di prendersi un malanno. Mi sono perso a guardarla ma solo dopo ho notato che aveva i brividi così vado in macchina a prenderle una maglia nel mio borsone da allenamento. Tolgo la mia e rimango a torso nudo. Anche se vederla  svestita  mi ha fatto effetto,cerco di rimanere più  naturale possibile, lei mi sconvolge, riesce a farsi guardare come la prima volta... chissà chi le piace...
"Alex, di chi sei innamorata, quello  sguardo  perso può essere  solo di una persona innamorata"

"Non credo che ti riguardi" dice dura
"Non voglio  il nome, almeno descrivilo"
"Lui è bello, alto, sportivo e stronzo, ci prova con chiunque  basta che respiri, non so che fare, è uno stronzo, deve sempre provocare, mi dà  sui  nervi  ma lo amo, lo amo con tutta me stessa, stare con lui, tra le sue braccia, mi fa sentire protetta."

"Oh insomma, vedo che ci hai già  scopato" dico duro, è che non riesco ad avere il controllo di me stesso.

"Non so per chi mi abbia preso, ma non sono il tipo di donna a cui sei abituato, meriti  solo quelle "

"E va bene, ho sbagliato, sono un coglione, non devo giudicare, vieni qui che ti abbraccio, piccola mia"

"Uff, solo perché non ho voglia di litigare, sei nella blacklist"

Alex

Si è tolto la maglietta. Ha degli addominali fantastici, glieli bacerei. Mi soffermo a fissarli, poi mi avvicino e lo abbraccio, lascio che la mia mano vaghi lungo il suo viso e lo accarezzi. Gli lascio dei baci sulla guancia e lo stringo forte a me, allaccio nuovamente le gambe alla sua vita e gli lascio due baci all'angolo della bocca e lui mi accarezza le spalle. Torniamo il hotel per fare la valigia e poi ci dirigiamo all'aeroporto. Ci imbarchiamo e lui si accoccola al mio petto. Posso sentire il battito del suo cuore; chissà per chi batte forte quel cuore? Chi sarà la fortunata? Spero sia una brava persona perché Mario è davvero perfetto anche se pieno di imperfezioni, è un guerriero. Spero che la ragazza per cui batte il suo cuore, sia disposta a lottare per lui, sia disposta a calmarlo, a sopportare i suoi eccessi ma che lo ami così com'è: provocatore, geloso, testardo, ma anche comprensivo, sincero ; insomma spero che lo ami almeno la metà rispetto a quanto lo amo io, anche se lo amasse la metà di quanto lo amo io, sarebbe abbastanza. Gli auguro che la donna che gli ha rubato il cuore non lo faccia soffrire e che gli sappia leggere dentro, che sappia curare ogni sua ferita interiore. Ed intanto mi soffermo a guardarlo e gli affondo una mano nei capelli. La voce metallica che annuncia l'atterraggio lo risveglia, apre gli occhi ma resta abbracciato a me.  Le sue braccia  forti mi circondano, sono le stesse braccia che mi hanno consolato, tenuto su, le stesse braccia  forti  che mi afferrano sempre quando cado, eppure qualcosa è cambiato, è  come se stare tra le sue braccia non bastasse più a calmarmi, io voglio di più, non posso sopportare  di vederlo tra le braccia della prima che passa, io voglio che lui ami veramente, non importa se me o un'altra donna, voglio solo che lui ami davvero, non solo una notte, ma tutta la vita intera.

Narratore esterno

Alex era gelosa, era gelosa marcia di Mario però voleva il meglio per lui, lo stringeva sperando che nessun'altra donna al mondo potesse rovinare la loro amicizia. Mario stringeva a sé Alex con la consapevolezza di essere perdutamente innamorato di lei. I loro occhi si sarebbero cercati anche con un milione di occhi in mezzo. Si sarebbero amati sempre, anche oltre la vita, anche se avessero sposato un'altra persona loro avrebbero continuato ad amarsi lo stesso, per sempre, ma avrebbero rinunciato all'altro perché questo è amare, amare significa voler la felicità dell'altro, significa anche sacrificio. Quando si ama veramente una persona si è disposti a lasciarla andare...E scendono dall'aereo ,nella notte torinese, raggiungono casa e si addormentano l'uno tra le braccia dell'altra. Mario da un bacio all'angolo della bocca ad Alex, quest'ultima in uno stato di trance da sonno toglie a Mario la maglietta e comincia a dargli baci sulla guancia, sulla testa, sul collo ed infine su petto fino ad arrivare agli addominali; quando sente le palpebre stanche, un senso di completezza, chiude gli occhi e si fa trascinare tra le braccia di Morfeo. Si addormenta senza imbarazzo riguardo quel gesto, pensa a Mario, che si è addormentato a suon di baci. L'unico pensiero è Mario.

Superhero~ Mario Mandzukic~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora