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Alex

Mi dispiace aver detto quelle cose a Mario ma non reggo chi mi provoca. Mi devo scusare con lui. Esco correndo per raggiungerlo ma ovviamente sbatto contro qualcuno. È Marko, mi scuso velocemente ma lui mi trattiene per un polso e mi chiede: "ti va di uscire stasera io e te? Per scusarmi per l' inconveniente che ti ho causato con Mario, non sapevo che foste il tuo fidanzato."
"Marko io accetto l'invito,ma io e Mario non siamo fidanzati, è il mio migliore amico se ti può interessare".
Era imbarazzato per la gaffe. Gli sorrisi e lo salutai, anche lui mi sorrise. Aveva un sorriso stupendo.

Narratore esterno

Era sera e pioveva, Alex e Marko erano a cena fuori, chiacchieravano allegramente e si scambiavano sguardi. Marko faceva delle battute e Alex rideva allegramente facendo sorridere anche Marko. La portò in un luogo dal quale si vedeva Torino. Era stupendo. Marko la abbracciò eravamo vicini, davvero vicini. Si guardarono negli occhi e lui unì le loro labbra in un bacio dolce, delicato ma anche deciso. Pioveva; nessuno dei sembrava curarsene.

Alex

Ci stecchiamo, lui mi prende per mano, continuiamo a camminare in silenzio, nessuno ha il coraggio di dire niente. Lo ringrazio per la serata, sto per andarmene, lo saluto ma come mi giro per andare lui mi blocca il polso e mi fa girare verso sé, in un istante mi bacia, stavolta è più deciso, più passionale. Ci stecchiamo e ognuno va per la sua strada. Ho ancora il sapore delle labbra di Marko sulle mie. Decido di tornare sulla panchina. Quando arrivo trovo Mario che per tutto questo tempo è rimasto lì, anche sotto la pioggia. Mi avvicino, sembra confuso, gli tocco la fronte, ha la febbre forte e sta delirando, inizia a dire frasi sconnesse così decido di portarlo a casa. Passo il suo braccio attorno al mio collo e cerco di farlo camminare, ci riesce fortunatamente. Mi faccio dare indicazioni su come arrivare a casa sua sperando che sia vicino e che siano giuste ma non frutto del suo stato febbrile. Dopo dieci minuti arriviamo a casa sua, lui è ancora lucido per aprire la porta così entriamo. Adesso devo metterlo a letto. Prima deve cambiarsi quei vestiti fradici. Apro il suo armadio e cerco dei vestiti, trovo dei pantaloncini e una maglia. Glieli porgo ma lui non è abbastanza lucido, così gli chiedo se riesce almeno a mettersi i pantaloni ma lui mi guarda con aria interrogativa e scuote la testa. Capitano tutte a me. Lo devo aiutare. Gli tolgo le scarpe e fortunatamente riesce a togliere i pantaloni. Adesso deve mettere gli altri ma lui ricomincia a dire frasi sconnesse e ad agitarsi così capisco che devo vestirlo io, sono troppo imbarazzata ma gli metto i pantaloni senza alcun problema. Gli tolgo la maglia sperando che lui non ricordi ciò domani. Vedo i suoi addominali scolpiti e mi incanto a guardarlo ancora. Mi risveglio dal mio stato di trance e gli metto da maglia. Lo accompagno a letto e lo faccio sdraiare. Ha ancora la febbre. vado in alcune stanze a caso finché non trovo la cucina. Apro i cassetti e prendo un recipiente abbastanza profondo e lo riempio d'acqua. Prendo un panno e mi dirigo verso la sua camera. Inumidisco il panno e lo poso sulla sua fronte. Sto per allontanarmi quando lo sento sussurrare. "Alex per favore resta qui con me, lo so che sono un disastro ma io ci tengo a te. Ti voglio un bene dell'anima, io ho bisogno di te, puoi restare con me per stasera, puoi stenderti qui e stringermi forte? Puoi restare?"
" Certo Mario, ricorda che io ci sarò sempre se tu lo vorrai"
Gli do un bacio sulla fronte e lo abbraccio.

Ragazze ditemi che ne pensate, per favore per me è importante, ditemi se ci sono degli errori e delle cose in cui posso migliorare.
Grazie Mille

Superhero~ Mario Mandzukic~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora