capitolo 2

4.1K 140 2
                                    

"Dio Veronica, sei tu? È una vita che non ci si vede come stai?"

Si, Marco mi parlò, effettivamente siamo sempre stati amici, ma io volev di più. Sfoggiò uno dei suoi sorrisi più belli, cazzo che sorriso che aveva, denti perfetti in quelle labbra da baciare, e quasi rimanevo incantata.

"Ciao Marco, come stai tu piuttosto?"

"Ah tutto sommato va abbastanza bene. Ma dimmi di te, non ti ho più vista in giro apparte a scuola, come ti va la vita?"

Cercavo di rispondere sinceramente, ma la mia vita senza lui era orribile, gli mentii. "Oh va tutto benissimo Marco. Come sempre. Hai un aspetto fantastico, vedo che le ragazze ti fanno bene" cercai in modo scherzoso di sapere come gli andava e fortunatamente non era fidanzato.

"ahahaahhaha-che risata magnifica- cazzo Vero riesci sempre a farmi ridere. Nessuna ragazza per ora, ma piuttosto tu, sei bellissima oggi, più del solito questo colore ti dona tantissimo. Dove vai di bello?"

Cazzo ha detto che sono bella, sto per morire.

"Sono qui con Martina per fare compere per il ballo, ci fai compagnia?"

"Volentieri!"

Bene ha voglia di stare con me.

Ci incamminiamo per i negozi, mi aiuta a scegliere i vestiti e noto con piacere che si diverte con noi. Mi aiutò a scegliere il vestito, lo provai, era molto corto, arrivava a poco sotto il sedere, stretto alla vita e al seno per fare vedere le forme, di un blu elettrico sfumato con un azzurro intenso. Uscii dal camerino e lo sentii approvare sul vestito, beh è maschio e le curve piacciono ai ragazzi!

"Cazzo... Vero sei stupenda, anzi di più, compralo. Ti fa un culo mozzafiato."

Sorrise facendomi la linguaccia e anche se lo guardai storto dentro di me ero contenta.

Lo comprai insieme a un paio di tacchi molto alti, blu come il vestito, e poi tornai a casa.

Marco mi aveva salutata dicendomi che mi avrebbe cercata al ballo. E fino alla sera non lo sentii. Quando bussarano al campanello la speranza mi diceva che era lui, ma sapevo benissimo che era Martina che era passata a prendermi, salii in macchina e andai al ballo.

Trovai Marco all'entrata, "Vero -il nome con cui mi chiamano tutti- eccoti finalmente. Volevo vederti per dire ai miei amici che bellissima amica che ho."

Rimasi sorpresa, presi Marco sotto il braccio e camminai verso la pista da ballo, per un attimo mi sembrava di averlo tutto per me, ma le mie fantasticherie cessarono quando vidi lei, Angela. Bella col suo vestito verde lungo fino ai piedi con lo spacco che lasciava intravedere la gamba, tacchi stratosferici e un viso perfetto, niente a che vedere con me.

Mi sentii messa da parte quando Angela venne a salutare Marco, ma poi....

My name is VeronicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora