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Vic's POV:

Mi dispiaceva vederlo in quello stato. Avrei voluto fare qualcosa...ma cosa potevo fare io? Avrei voluto che non fosse cosi' timido. Cosi' avrebbe cazziato per bene Preciado. Mi venne un'idea.

"Kells...se vuoi puoi tornare a casa..." gli dissi, accarezzandogli la testa. Kellin mi guardo' con sguardo stranito. "Ma Vic devo lavorare. Sono appena arrivato, non posso gia' lasciare cosi'..." borbotto' lui a sguardo basso. "E infatti non devi. E' solo per farti riprendere da cio' che e' successo. Diro' a Preciado che ti sei sentito male e poi massimo mi prendo io le colpe". Kellin mi ringrazio', ma poi gli si insinuo' un dubbio. "Secondo me non ti credera'" disse. Feci un ghigno. Mi veniva naturale, quando avevo delle idee geniali. "Fingi di svenire". Lui rise. "Okay, mi riesce bene" concluse lui. "Ma aspetta. Se cado?" mi chiese lui. "Ti prendo io. Credi che ti lascerei cadere?".

I due si prepararono ad agire. Proprio in quel momento, Preciado scese, chiamato da Vic. Kellin era in piedi, contro alla parete. Era molto pallido. "Che hai Fuentes?" chiese lui. "Kellin non si sente bene. Dice che gli gira parecchio la testa e non ho idea di cosa fare" risposi. In quel momento, Kells si accascio' a terra ed io corsi a prenderlo. "Cazzo, Kellin. Cazzo". Gli diedi qualche schiaffo leggero, ma niente. Preciado si avvicino' e mi disse:"Fuentes, accompagnalo a casa appena si riprende e poi torna qui". Poi torno' al piano di sopra. Kellin apri' gli occhi e soffoco' una risata. Ci battemmo il cinque e poi preparammo le nostre cose per uscire. 

Una volta fuori, Kellin scoppio' a ridere ancora di piu'. E io m'innamorai ancora di piu'. Della sua risata, ovviamente. Stavo parlando della risata. Non potevo fare a meno di guardarlo e sembrava che a lui non dispiacesse.
Smettila di fissarlo in quel modo, Gesu' Santo. Sei inquietante.
Kellin si volto' verso di me e mi sorrise. Potevo continuare a guardarlo per ore.
Victor,cazzo, smettila. Fai paura perfino a te stesso.
Ero talmente concentrato sul mio lavoro di analisi del volto di Kellin, che non mi accorsi nemmeno che mi stava sventolando una mano davanti alla faccia. "Ci sei?". Annuii, poco convinto. Camminammo senza proferire parola fino a casa di Kellin.

Mi ritrovavo un'altra volta in camera sua. L'ultima volta che eravamo in due in una camera era successo qualcosa di...ecco...qualcosa. Se ci penso ancora adesso? Giorno e notte. "Rieccoci" disse Kellin entrando e chiudendo la porta. Non so perche', ma non mi preoccupai di cio' che aveva fatto. Quattro parole continuavano ad insinuarsi nella mia mente e a ripetersi, come un motivo continuo. Non mi piace Kellin.

Rimanemmo praticamente seduti sul suo letto. Io da una parte. Lui dall'altra. Schiena contro schiena. Era ridicolo. Davvero ridicolo. Dovevamo parlarne. Faccia a faccia. Era inutile restare a girarci intorno. Mi voltai verso di lui. Non sembro' sentirmi. Vidi i suoi capelli neri. Quanto avrei voluto accarezzarli almeno un po'. Okay, ne avevo abbastanza. Dovevo parlare. "Kells, riguardo all'altra volta..." iniziai io. Lui si giro' verso di me. "Non c'e' nulla da dire, Vic. Ho fatto uno sbaglio" disse lui, sorridendo. Era un sorriso finto. L'avevo capito benissimo. Non mi piace Kellin. Continuavo a ripetermelo, eppure, piu' lo ripetevo, piu' mi autoconvincevo del contrario. "Devo essere sincero con te, Kells. Mi hai colto impreparato, davvero. Non me l'aspettavo che uno come te facesse una cosa del genere e non so...". "No no, ho capito Vic quello che vuoi dire. Non hai provato nulla. Me ne faro' una ragione. D'altronde non hai nessuna colpa e nemmeno io. Solo buoni colleghi e buoni amici. Un buon accordo non trovi?". Sospirai. Non mi piace Kellin. I suoi capelli neri, i suoi occhi, il suo sorriso. Non mi piace Kellin. Non so nemmeno io cosa successe dopo. Feci tutto cosi' velocemente che neanche mi accorsi. Avevo poggiato le mie labbra sulle sue e mi stavo abbandonando a lui, al tocco delle sue dita fredde sulle mie guance, alla sua mano sinistra nei miei capelli. Mi piace Kellin.

Spazio autrice:

Nuovo capitoloooo assolutamente orrendo, ma amatemi lo stesso. E' corto, ma mi serviva per lo svolgimento della storia. Inoltre sto scrivendo una Jalex, una Rondy, ho in programma una Brustoff e sto scrivendo una frerard. Quale volete che inizi a pubblicare? c:

Living like a king (a kellic story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora