Capitolo 1

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Capitolo 1

Un altra notte come tutte le altre,non riesco a dormire,sono alcune notti che soffro di insonnia. E per un ragazzo che sta all'ultimo anno di liceo non conviene dormire poco più di tre ore.

Sono sempre stato un ragazzo modello,ma da sei mesi a questa parte sono un ragazzo diverso,completamente opposto a quello di prima. E questo mio cambiamento io lo attribuisco a lei,Alice.

Come ogni giorno mi accingevo ad aspettare il treno,per ritornare a casa,quando la vidi per la prima volta,lei bella,anzi bellissima,bionda occhi azzurro ghiaccio ,forse sarà stato un dono della natura quella ragazza,non potevi non guardarla mentre camminava,con quel fascino con quel suo modo di farsi notare,che anche un cieco avrebbe percepito la sua presenza.

Arriva il treno, io smetto di guardarla anche se cerco di vedere senza farmene accorgere dove si sarebbe seduta,ma niente ormai l'avevo persa..

Mi siedo e inizio a guardare fuori,come faccio sempre,aspettando che il treno corri più in fretta possibile per il ritorno a casa,quando vedo con la cosa dell'occhio una persona che si posiziona vicino a me,era lei,Alice,la guardai negli occhi,ma subito abbassai lo sguardo,per non farla imbarazzare.

Avevo ancora impresso i suoi occhi nella mia mente,quando all'improvviso sentì una voce dolce e silenziosa dire :

-Scusa sai che ore sono ? - io aspettai prima di rispondere e con voce un po imbarazzata risposi -Sono le 14 e 10-

Vidi nel suo viso un senso di mal umore,ma ero troppo imbarazzato da chiedergli il motivo di quel malumore che gli si leggeva in viso,ma poi presi forza e gli chiesi :

-È successo qualcosa?- Sperando di non essere stato troppo invadente.

-ho dimenticato il telefono a casa,perché era scarico e ora non so come mettermi in contatto con mia madre per dirgli di venirmi a prendere sulla stazione- disse lei.

Io presi la sua mano,e gli posi il mio cellulare sul suo palmo e dissi -Tieni questo è il mio ,chiama pure- .

Vidi un piccolo sorriso tingersi sul suo stupendo viso.

-Mamma vienimi a prendere sulla stazione -esclamo Alice,quasi con tono rabbioso come se la colpa fosse della madre.

-Grazie mille-disse sorridendomi,con quel sorriso stupendo,brillante più di un diamante,il più bello che io abbia mai visto, -se non c'eri tu non saprei proprio come avrei fatto- continuo.

-Non ti preoccupare non c'è di che -le uniche parole che riuscii a dire.

Lei scese alla sua fermata ed io che guardavo sempre fuori dal finestrino,la vidi sorridermi e salutarmi con una mano ed anche io accennai un saluto.

Quegli occhi quelle mani,i suoi capelli biondo sole,quella dolcezza e quel modo di porsi,si impianto nella mia mente fino a pensarla per tutto il giorno.

Sulla via di ritorno a casa,penso che una ragazza stupenda mi abbia rivolto la parola,nonostante io sia timidissimo,e neanche tanto bello come i ragazzi che le vanno dietro. Ma io quasi incredulo,non riuscì a spiegarmi tutto questo.

Tornai a casa,mangiai e subito corsi a casa del mio migliore amico Emiliano,o anche Emi,arrivo sotto casa sua busso, ed entro in casa,subito mi fiondo nella sua camera gridando ,

-Emi non sai oggi cosa mi è successo- facendolo anche sorgergli un minimo di curiosità.

-Cos è successo? -quasi spinto da quell'irrifrenabile voglia di sapere cosa fosse successo.

-Ho parlato con Alice Giudetti,quella della 5B ,una delle più belle dell'istituto- Quasi vantandomi come fossi stato io a rivolgergli la parola.

-Noooo,non ci credo impossibile,come hai fatto ???- chiedeva Emi cuorioso di sapere il come io avessi fatto a parlare con lei.

-Mi ha chiesto il telefono per fare una chiamata,e ora ho anche un numero che le appartiene- dissi io con un po di perplessità su cosa stavo dicendo con la paura che lei avesse cancellato le prove di quella conversazione cancellando il numero,presi il telefono e vidi ,il numero era ancora li,ero al settimo celo quando Emi mi tiro giù dalle nuvole dicendo -E se il numero non fosse suo ?Se fosse della mamma,o del padre?-

Capii in un istante che avrebbe potuto avere ragione Emi e quindi i miei sogni di aver avuto il numero di Alice svanì.

-Io comunque non gli avrei mandato nessun messaggio comunque- dissi non facendolo pesare più di tanto.

Quel pomeriggio,io e Emi giocammo tutto il tempo ai videogiochi,ma il mio pensiero era fisso a lei.

Tornai a casa,un po deluso,mi misi nel letto e stranamente ,andai a dormire presto,Con un solo pensiero che mi tormentava,chissà se il numero sarà suo,chissà se almeno mi ha notato con occhi diversi,chissà se lei se ne sarà accorta di quanto io sia rimasto stupito dalla sua bellezza,ma a tutti questi dubbi io non trovavo risposte.

Questo è il primo capitolo,ditemi che me pensate,sono un giovane lettore e scrittore appassionato.

E vi racconterò questa storia che vi sorprenderà :)

Cercasi,me stesso!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora