Parte Dodicesima

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Addossati alla parete orientale dello scriptorium stavano alti scaffali di legno sui quali erano conservati i codici. Erano quasi tutti pesanti volumi rilegati in legno e cuoio intarsiato, alcuni con rinforzi metallici e pietre incastonate. Ciò che attrasse l'attenzione di Ally fu però una fila di libretti sistemati in uno scomparto basso. Ne prese uno e lo  aprì:  era scritto in latino,  lingua della quale conosceva appena qualche parola. Si soffermò sull'immagine di San Giovanni: era raffigurato come un giovane biondo dall'acconciatura elaborata, ed indossava una tunica color lapislazzuli. Sulle spalle portava, drappeggiato, un mantello viola bordato d'oro e reggeva tra le mani una tavoletta. La figura era incorniciata da tasselli con intrecci zoomorfi, ed era d'una bellezza ultraterrena.

"Hai trovato un libro da viaggio!"-esclamò Cu Roi spuntando da chissà dove-"I monaci portano  sempre i Vangeli con sé e questo è davvero una meraviglia".

Ally fece scorrere le pagine con il pollice e notò alla fine del manoscritto, proprio sull'ultimo foglio,  uno strano schema costituito da due cerchi concentrici. All'interno erano tracciate croci dedicate allo Spirito Santo, agli angeli ed a Gesù Cristo, mentre al di fuori del perimetro ve n'erano altre con accanto i nomi dei profeti biblici. I quattro punti cardinali erano segnati con l'annotazione dei quattro evangelisti:  Giovanni a nord, Marco a sud, Matteo ad ovest e Luca ad est. 

"Questa sembra la pianta di un monastero"-suggerì Cu Roi sfiorandosi la testolina rossa con una zampetta.

"Molto probabile... e potrebbe essere, perché no... la pianta di QUESTO monastero!"-replicò Ally arguto.

 Sul far della sera Gilmore convocò Ally nella sua cella. L'abate sedeva sul letto, un umile giaciglio coperto da ruvide coltri di lana scura , ed invitò il suo interlocutore ad accomodarsi accanto a lui.

"Mio giovane amico, ciò che intendo ora rivelare potrebbe apparire insensato, ma ho fondati motivi per credere che non ti stupirà affatto in quanto, se l'intuito non m'inganna,  conosci gli straordinari poteri del libro nel quale entrambi ci troviamo. Anzitutto debbo dirti che gli artefici materiali  del volume sono gli stessi amanuensi del nostro scriptorium"-affermò l'attempato religioso unendo i palmi delle mani e sorridendo sollevato-"Ho seguito personalmente  chi ha vergato ogni lettera capitale, chi ha decorato con l'oro zecchino le miniature  più luminose, chi ha inventato le bestie più fantasiose e mirabolanti.Hai incontrato questi santi monaci oggi stesso".

FINE PARTE DODICESIMA

Cu Roi-Capitolo Primo della Saga di Cu RoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora