Parte Settima

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Quando tutti erano ormai addormentati, il ragazzo nel suo giaciglio accogliente stava abbracciato ai due cagnolini ed ascoltava sereno il canto intermittente dell'assiolo: era calato il gelo della notte,  ma gli abitanti della casa intagliata nell'albero  riposavano avvolti nel tepore sprigionato dal focolare.  L'alba trovò tutti quanti già svegli, intenti a consumare una frugale colazione a base di noci. 

"Dimmi sant'uomo, quanto è grande la Foresta Semionciale?" -chiese Ally a San Cornely

"Si estende sin dove giunge il tuo sguardo, e forse anche un po' oltre"

"Pensi che un giorno potremmo uscirne? "

"Se vorrete, vi accompagnerò io"

Spuntò la donnina con un capiente tascapane

  " Spero sia sufficiente per voi tre viaggiatori"-trillò-"Focaccine al miele che ho appena sfornato!"

  Poi consegnò al gigante buono un'altrettanto gigantesca pagnotta farcita

Il gruppo si mise in marcia nella selva:  Cornely in testa, e non poteva essere altrimenti;  dietro veniva Ally tallonato dai due cagnetti vispi e saltellanti come al solito.  Appropinquandosi ad un luogo affollato di  felci udirono un incessante tintinnio e scorsero un gruppo d' uomini coperti da bianche tuniche lavorare di scalpello una pietra rettangolare. Altri, più lontano, erano impegnati ad issare tramite grosse funi un'altissima croce celtica che recava scolpite sulla  superficie scene delle Sacre Scritture  incluse in pannelli   dalla forma regolare: Adamo ed Eva sotto l'albero del frutto proibito,  Caino nell'atto di commettere fratricidio, Mosè che fa zampillare acqua dalla roccia, l'adorazione dei Magi, Cristo tradito ed arrestato nell'orto di Getsemani. La parte centrale era dedicata alla crocifissione di Gesù,   il cerchio e la base erano istoriati con intrecci complessi e figure angeliche.

"Sono i monaci Cele Dè"-sussurrò San Cornely -"Dio abbia in gloria quegli straordinari frati".

Uno di essi si fece loro incontro, ed alla vista del santo si prostrò.  Ally notò che il religioso aveva il capo tonsurato alla maniera di San Giovanni: la chioma era  rasata da orecchio ad orecchio, tranne una ciocca che ricadeva sulla fronte. Sulla nuca i capelli erano lunghi, e tale acconciatura ricordava quella degli antichi druidi pagani. Il santo esortò l'uomo a rialzarsi e lo aiutò a sedersi su una roccia lì vicina.  Il ragazzo ed i cani si misero accanto a lui, mentre il gigante spezzava la sua colossale pagnotta e ne offriva una parte al monaco. Spontaneamente, Ally aprì il tascapane estraendo un paio di focaccine. Nel frattempo i confratelli erano accorsi sul posto, esultando alla vista del colosso e salmodiando in lingua gaelica. Ally tirò fuori altre focaccine e con sua sorpresa notò che avrebbe potuto saziare tutti . San Cornely continuava a dividere e condividere il suo pasto. Tutti mangiarono con gusto, ringraziando il Signore come erano soliti fare.

FINE PARTE SETTIMA

Cu Roi-Capitolo Primo della Saga di Cu RoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora