Capitolo 32

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Krystal's pov

"Già, ieri sera ci ha dato dentro in pista!" mi informa, ma non fa in tempo ad aggiungere altro che la serratura della porta di casa scatta e il peggiore dei miei incubi si realizza.

I primi pensieri che mi vengono in mente sono 'Oddio, dei ladri hanno appena scassinato la porta e adesso sto per morire', ma mi sembra troppo da film, e sopratutto troppo irreale, l'altro di pensiero, invece, lo accantono quasi fosse peste.

Meglio non portare sfortuna...

A quanto pare, però, non bastano la telefonata di mio padre e tutte le novità dei giorni precedenti, perché mia madre mi appare, così, in tutta la sua allegria e dolcezza, mano alla mano con un uomo che ha un che di familiare.

Aspetta, cosa? Mia madre mano alla mano con un uomo? In atteggiamenti intimi? Ma non doveva partire per lavoro?

Il messaggio mandatomi da lei due giorni prima, mi ritorna in mente.

'Krystal, a causa del lavoro devo assentarmi per qualche giorno. Lexie sta da un'amica mia. Pensa quindi a te stessa. E non fare niente di sconsiderato. Quando torno, dobbiamo parlare, signorina!'

Alla faccia del lavoro! Mia madre si è data da fare con qualcuno, eh?

Che razza di genitrice! Io lo sapevo che c'era qualcosa dietro a tutte le sue uscite pomeridiane, ma mai avrei potuto pensare che fosse partita per stare con un uomo, propinandomi una bugia bella e buona!

In questo momento, il pensiero della festa non mi fa sentire gli ormai familiari sensi di colpa, anzi mi inorgoglisce... Oddio, forse questa è una parolona, ma voglio solo dare l'idea del fatto che non mi pento di aver utilizzato casa nostra come luogo per un party in piena regola.

Che poi io non me lo sia goduto appieno è un altro discorso...

Ma quando le immagini di me e Gabriel si affacciano nella mia mente, la mia opinione cambia radicalmente.

Infondo preferisco passare del tempo con il mio ragazzo piuttosto che stare tra un'orda di gente mezza ubriaca e sudaticcia. Si, lo preferisco decisamente...

Oh. Mio. Dio.

Ora che ricordo, tutta la casa è in condizioni disastrose e le mie intenzioni erano quelle di non farle scoprire nulla a proposito di quanto avvenuto la serata precedente.

Okay, sono spacciata... Si, decisamente...

"Ciao, Krystal... e George?" saluta con una domanda celata.

"Buongiorno..." Ricambiamo il saluto entrambi, poi lo sguardo di George si dirige verso l'uomo con la mano ancorata a quella di mia madre e sgrana gli occhi, mormorando: "Papà?"

Lui, chiaramente imbarazzato, fa un cenno col capo.

La situazione, quindi, mi appare chiarissima e sento le forze mancarmi.

La testa mi gira e, prima che me ne accorga, perdo i sensi.

Gabriel's pov

Scendo le scale, e mi dirigo verso la fonte di provenienza delle urla: la cucina.

Proprio nell'esatto momento in cui entro nella stanza, vedo che Krystal sta cadendo al suolo.

Veloce, la prendo tra le mie braccia suscitando un urletto da parte di una donna a me familiare. Già, la mamma di Kry.

Faccio vagare lo sguardo intorno a me, notando che oltre a noi tre, ci sono anche George e un uomo a me sconosciuto. I due però sono momentaneamente impegnati in una discussione accesa.

Distolgo la mia attenzione da loro, per portarla sulla ragazza abbandonata tra le mie braccia.

"Ok, Kry" mormoro, dirigendomi verso il divano e adagiandola sopra. Le alzo le gambe e la schiaffeggio per farla rinvenire.

E così succede. La sua prima espressione è di smarrimento e la seconda di sconforto.

"Gabri!" Dice invece, guardandomi in un modo che mi fa inaspettatamente stringere il cuore.

"Sono qui, piccola." sussurro abbassandomi all'altezza del suo viso e depositandole un bacio rassicurante.

Lei sorride calorosamente e ci impegna in qualcosa di ben più passionale e caldo. Sorridiamo l'uno sulle labbra dell'altro, fino a quando uno schiarimento di voce non ci riporta alla realtà.

"Hmm... Krystal? C'è qualcosa che devi dirmi, per caso?" Domanda la madre, lanciandole un'occhiata eloquente.

"Ehm... già!" Mi guarda e prendendomi la mano, annuncia il nostro fidanzamento.

Ma l'attenzione viene presto dirottata su qualcosa di più importante, come le mani intrecciate dell'uomo e della madre di Kry.

"Ma a quanto pare, non sono l'unica ad avere qualcosa da dire!" sottolinea, tagliente. Posando gli occhi, invece, sull'uomo, esordisce:"Marc! Da quanto tempo non ci si vede!"

"Sei cresciuta, Krystal!" Dice solamente lui, guardandola con affetto ricambiato.

"Si, abbiamo anche noi da dire qualcosa di molto importante, Krystal!" interrompe allora la donna, Violet.

Stringendo più forte la mia mano e deglutendo, tesa, la mia ragazza annuisce, come un invito a continuare.

"Devi sapere che quando supponevi che stessi frequentando un uomo, non sbagliavi" si fermò un attimo, come a darle tempo per soppesare le parole.

"Io e Marc, come tu ben sai, padre di George, ci sposiamo."

"Verranno a vivere qui con noi"

Un'intrigante scommessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora