Capitolo 16

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"Noo! Non mi dire! Cioè ti piace George?" urlo alzandomi in piedi, facendo ribaltare la sedia.
Lei mi scruta impaurita. Il mio miglior amico!?! Non mi piace, intendiamoci. Non sono nemmeno gelosa, ma... Come è possibile? Lei non sa del nostro passato, quindi forse dovrei svelarglielo prima che venga a saperlo per terzi.

"Ho sbagliato a dirtelo, lo sapevo che ti piaceva-" comincia a parlare, ma io non la faccio finire.

Interrompendola, la prendo per il braccio:"Nono, mi stai fraintendendo."

"Quindi... non ti dispiace se mi sento con lui?"

Rimango per la seconda volta a bocca aperta.

"Quindi...Cio-, praticamente state insieme?" domando con espressione non poco sgomenta. Non riesco a pensare ad altro se non a loro due che si sbaciucchiano. Non è un'immagine ripugnante, al contrario... Solo che avrei preferito che me ne avesse parlato prima... Sono o non sono sua amica? E sopratutto non sono la migliore amica di George?
Non ci posso credere! Chiudendo gli occhi, tiro qualche sospiro e mi rimetto a sedere. E che succede? Cado per terra! Dio! Si può a 17 anni (e ci tengo a sottolineare l'età) fare una così rovinosa caduta!?!

Congiungo le mani e, alzando lo sguardo verso l'alto, mormoro qualcosa di incomprensibile alle mie stesse orecchie.

D'un tratto, sento delle risate provenienti da Pearl e, rendendomi conto dell'accaduto, mi lascio trasportare dalle sue risate cristalline. Almeno a qualcosa è servita: ha smorzato, e non di poco, la tensione venutasi a creare precedentemente.

"Dovevi vederti! Se ti avessi fatto un video, l'avrei potuto mandare direttamente a 'Paperissima Sprint'! Mi fai crepare!" riesce a farfugliare tra una lacrima e una risata.

"E che cazzo! Ci credo! Per una volta in vita mia faccio finta di essere seria ed ecco che un piccolo inconveniente mi rovina tutta la messinscena! Si può?"

"Eh no, che non si può!"

"Per favore, non peggiorare la situazione, altrimenti giuro che mi sotterro dieci metri sottoterra!" mi lamento stringendo al petto un cuscino, inizialmente preso per lenire il male al mio didietro, quando a contatto una superficie dura.

Ringrazio non so chi in particolare per il fatto che non mi trovassi in pubblico, o mi sarei realmente sotterrata, dicendo addio anche all'unico ragazzo che infesta la mia mente.

"Yvonne! Krystal! Oh, riprenditi!" sento una voce in lontananza.

"Si ci sono!" mi metto all'attenti, frustata dal fatto che ormai tutti i miei pensieri vertano su quella dannata persona.

"Sai, George è un ragazzo dolcissimo e mi piace molto." confessa, arrossendo.

"Sono contenta che tu abbia incontrato un bravo ragazzo come lui!" affermo, annuendo con fare teatrale.

Non come me! Gab- E che diamine, ora basta! Devo togliermelo dalla testa. Forse, se... Che idea geniale!

"Anch'io. Però, non sono sicura che i sentimenti sono ricambiati anche da parte sua."

"Ma stai scherzando? Come puoi anche solo pensare una cosa del genere! Sei stupenda ed è impossibile resisterti. Però, ricordati: non farti mettere mai i piedi in testa da un uomo, ma, sopratutto, non lasciarti abbindolare dalle loro parole dolci. Si potrebbero rivelare degli stronzi patentati, chissà..." la metto in guardia, anche se il mio amico non si permetterebbe mai di trattare male una donna, specie se è una mia cara amica.

"Guarda, che se dobbiamo dirla tutta, quella a cui servono lezioni di vita non sono di certo io!"

"Touché! Questa te la concedo!"

"Oh, che gentile!" fa il verso, per poi scoppiare a ridere, seguita subito da me.

"Senti, ma, dato che siamo in argomento, dimmi tutto!" dico.

"Tutto cosa?". Fa l'ingenua, ma si nota lontano un miglio che ha capito a cosa mi riferisco.

Un'intrigante scommessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora