"Papà! Ma andiamo che ti costa!" Mugolo, seguendolo per le scale come un cagnolino affamato.
"Cielo, ho detto di no! Cosa non capisci di questa parola? A Torino con uno sconosciuto non ci vai." Alza la voce spazientito.
"Primo non è uno sconosciuto, secondo cosa pensi che dovrei fare? Starmene a casa e passare il Natale in solitudine?" Finiamo la rampa e lui si volta di scatto. Mi guarda e sospira, quando capirà che non sono più una bambina?
"Cielo....io ho solo paura, andare in un'altra città senza nessuno?"
"Non sono sola e tu lo sai."
"Non importa, io sarò in Giappone....e se ti succedesse qualcosa? Sei piccola e il mio dovere è quello di proteggerti...." Conclude calmo e pensieroso.
"No....il tuo dovere è quello di farmi sentire sola."Lo sorpasso rifugiandosi in camera mia, chiudo anche la porta a chiave.
Mi butto sul letto e osservo il soffitto, possibile che lui non capisca, almeno mi chiedesse di andare con lui in Giappone....si aspetta e spera principessa.
A Londra no, a Torino neanche morto, in Giappone deve andare da solo....e io dovrei veramente stare a casa da sola? Non si preoccupa di come mi sentirò?"Cielo! Apri la porta...." Sento la sua voce, accompagnata da un incessante bussare.
"Dai! Non fare la bambina...."
"Beh, è quello che sono no?! Sono piccola ricordi, dovresti essere abituato ai capricci!" Grido dal centro della stanza.
"Senti....aprimi e possiamo parlarne." Riesco ad immaginare la sua espressione: tra lo stressato e l'annoiato.
"Lo dici tutte le volte...." Aggiungo.
"Cielo....dico la verità, apri e discutiamone da persone civili....per favore...." Sbuffo sonoramente, mi alzo da letto.A grandi passi mi avvicino alla porta, faccio scattare la serratura.
Mi fissa scocciato, io ricambio appoggiandomi allo stipite....so perfettamente di essere un peso per lui, una moggiosa che gironzola per casa fa scomodo a tutti, la cosa strana è che lui ha voluto tutto questo."Allora?" Dico acida.
"Cielo, devi capire che non è facile per un genitore....starò lontano e se ti succedesse qualcosa? Non riuscirei a perdonarmelo."
"Papà, ma cosa vuoi che mi succeda, vado a Torino, non in Kazakistan!"
"Cielo!" Mi riprende alterato.
"Ho paura come tutti, ho sbagliato a dire che sei piccola, hai quasi diciotto anni, ma...."
"Ma...." Andiamo! Dimmi che sono debole, che non riesco a combinare niente nella vita se non casini.
"Rimani sempre una ragazzina indifesa....io non conosco questo Lorenzo, ne tantomeno i suoi genitori...." Lo sapevo, perché tutti mi sottovalutano? Cerchiamo di restare calmi....mi rilasso prima di aprire bocca.
"Papà, ho quasi diciotto anni....sono grande e posso capire che hai tuoi occhi resterò sempre una bambina, ma....sto crescendo, ho bisogno di fare le mie esperienze, i miei viaggi....realizzare i miei sogni....capisco che hai paura, anche io ne ho, però non voglio passare la vigilia, Natale o Capodanno da sola ad aspettare una tua telefonata, per giunta dall'altra parte del mondo....non sono debole come pensi, ne indifesa....quanto lo capirai?"Mi guarda perplesso dal mio discorso, non sa cosa replicare.
Respira pesantemente, alza gli occhi al soffitto e con la mano si accarezza la testa: segno che ci sta riflettendo."Okay....okay....puoi andare...." Un sorriso si forma istintivamente sulle mie labbra.
"Oddio! Grazie, grazie, grazie, grazie e ancora grazie." Dico saltandogli al collo dalla gioia. Lo stringo forte a me, era un po' di tempo che non ci abbracciavamo.Ci stacchiamo e anche lui mi accenna un sorriso nascosto.
"Però frena ragazzina....io mi fido di te, voglio solo che ogni tanto ti fai sentire....come alla fine sarebbe giusto che sia, chiaro?" Annuisco esaltata dalla splendida decisione che ha preso.
"Si, si....tutto quello che vuoi....oddio! Non riesco a crederci, corro a dirlo a Lorenzo!"Mi catapulto giù per le scale, avendo distrattamente lasciato il telefono al piano inferiore.
Arrivo in cucina e lo cerco sul tavolo da pranzo.
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"Una fottuta illusione"-Lorenzo Ostuni-
Fanfiction"Se ami due persone contemporaneamente scegli sempre la seconda. Perché se amassi davvero la prima, non avresti perso la testa per un'altra" -Johnny Depp Cielo Smith è una ragazza inglese, di diciassette anni. Si trasferisce in Italia, a Milano, co...