"Una fottuta illusione"-Lorenzo Ostuni-

-A sea in the eyes-

Apro lentamente gli occhi e incrocio il soffitto bianco della camera da letto.
Mi stiracchio, sbadigliando passo una mano tra i capelli, scoprendo con piacere che sono tutti arruffati e pieni di nodi, una novità insomma.

Guardo la finestra, la tempesta è passata lasciando spazio al sole, che filtra dalla serranda. Le strisce di luce fanno intravedere la polvere che svolazza per aria, devo ammettere in minima quantità.

Scrocchio i piedi e mi metto seduta sul letto, inizialmente mi gira la testa, ma la sensazione passa veloce.

Il telefono sul comodino squilla, prima che possa svegliare Lorenzo lo prendo e rispondo.

"Pronto?"
"Ehi, Buon Natale..." Stefano? Cosa?!
"C-ciao...oh! Buon Natale anche a te."
"Senti, io volevo solo scusarmi...non dovevo aggredirti in quel modo, sono stato troppo duro, mi dispiace."
"Oh...non preoccuparti, scusami tu anzi, neanche io dovevo alzare così tanto la voce."
"Ho iniziato io, non devi scusarti, ero solo...ecco, ero..."
"Eri..."
"Ero...fuori di testa in quel momento, non pensavo realmente quelle cose, sei libera di fare quello che vuoi...vorrei solo starti accanto e proteggerti."
"So cavarmela da sola, ma comunque è un pensiero molto dolce da parte tua."
"Tu sei dolce..."
"Oh grazie!" Ridacchio.
"Sono serio: sei dolce, bellissima, gentile, solare, allegra...ho già detto bellissima?"
"Si, si l'hai già detto."
"Ah, scusa." Replica imbarazzato.
"Non fa niente, scusa, ma...la madre di Lorenzo mi sta chiamando, devo proprio andare. Ci sentivamo, va bene?"
"Certo! Ciao Principessa."
"Ciao amico mio, ti voglio bene."
"Amico mio, certo..." Sussurra.
"Come?"
"No, niente, pensavo solo ad alta voce, ci sentiamo in questi giorni. Ciao..."
"Ciao."

Riattacco con un sorriso malinconico stampato sulle labbra, non sento di aver fatto completamente pace con Stefano, quel: Amico mio, certo...
Cosa mai avrà voluto dire? Forse...no, non posso pensarlo, però...Stefano è sempre stato amorevole con me, ha sempre dimostrato di avere interessi nei miei confronti. Ci stavamo per baciare, forse...gli piaccio?

Ora tutto torna, torna la scenata di gelosia al telefono, torna la competenza con Lorenzo, le loro litigate...

Mi guardo intorno sconcertata, mi sento stupida e un'idiota, per non averlo capito prima.
Ora ho paura: paura di cosa potrà succedere, di comportarmi in maniera diversa, di...non ricambiare i suoi stessi sentimenti, perché io non li ricambio.
Ho ammesso solo ieri sera di iniziare a provare qualcosa per Lorenzo, e ora...mi sembra che il mondo perfetto che avevo sperato di creare, mi stia crollando addosso tutto in una volta.
Pensavo che per lui fosse solo attrazione fisica, come per me d'altronde, insomma Stefano è un bel ragazzo...ma c'è di più.

È il classico triangolo dei libri, lui ama lei e lei ama un'altro, e l'altro? Per la maggior parte dei casi non la calcola minimamente, la prende in giro e la illude di false speranze...uno stronzo a tutti gli effetti, ma allo stesso tempo così romantico, geloso, forte, affettuoso, dolce, coraggioso, passionale. Sarebbe stata un'ottima descrizione di Lorenzo, un mese fa, quando ci siamo conosciuti.

Però ora...ora è diverso. Lorenzo non è più la persona di prima, o almeno si sforza di migliorare.
Non sono sicura che lui provi qualcosa per me, ma tutte quelle domande: su cosa siamo, se io tengo a lui, se due amici si comportano come noi. Avranno un fondo di verità, no?

"Cielo..." Dimentico i pensieri, quando sento Lorenzo pronunciare, impastato al sonno, il mio nome.
Rivolgo a lui la mia totale attenzione, è buffo appena sveglio grazie ai capelli che sembrano avere vita propria sulla sua testa.
"Carini i capelli." Sghignazzo.
"Lascia perdere, buongiorno comunque." Saluta lasciandomi un bacio vicino alle labbra.
"Buongiorno anche a te. Ah, grazie di essere rimasto stanotte, davvero, non eri obbligato."
"Tranquilla, l'ho fatto volentieri, ma ora vieni qui." Allarga le braccia, come un bambino mi ci tuffo. Amo i suoi abbracci.