Broken ankles, paddies and payments!

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-Melody, stai bene?!

La voce di Jimin sembrava parecchio allarmata mentre pian piano le orecchie smettevano di fischiarle e gli occhi si abituavano all'oscurità che lì sotto sembrava ancora più profonda.

Quando Valerie era scivolata giù per il precipizio, portandosi dietro Melody, Baekhyun aveva tentato di tenerla su, ma non era stato abbastanza forte e aveva perso la presa anche lui sul terreno. Jimin non aveva esitato un secondo nel buttarsi giù anche lui per seguirli e Alyssa...beh, lei probabilmente si era lasciata rotolare giù per non rimanere sola e più vicina alle sasaeng che alle sue amiche.

Erano rotolati tutti giù per una pendenza che in tutta quella confusione a Melody era sembrata quasi perpendicolare alla pianura, ma forse era solo dovuto al non avere controllo e al non riuscire a fermarsi. Adesso non aveva idea di dove fossero finiti. Sapeva solo che lì gli alberi rendevano quasi impossibile alle stelle di filtrare la propria luce tra le fronde.

-Devo aver battuto la testa su qualche ceppo nascosto...- sussurrò massaggiandosi il punto colpito mentre il ragazzo la aiutava a mettersi lentamente seduta.

-CAZZO!- l'imprecazione di Valerie fece sussultare tutti i presenti- AH! CAZZO, PORCA PUTTANA, AH!

-Valerie, tutto bene?!- Alyssa era vicino alla sua amica ed era incerta sul da farsi perché non sapeva cosa essa avesse.

-La...caviglia!- la mora gemette mentre compiva un piccolo movimento che per lei doveva essere molto doloroso.

Oh, no. Non può essersi slogata una caviglia proprio adesso, Melody non voleva crederci.

-Lyssa, dammi una mano, dobbiamo farla sedere.- cercò di non lasciarsi andare a una crisi nervosa e, seguita dalla bionda, prese Valerie per le braccia e per la vita e la sollevò, mentre quest'ultima cercava di trattenere gemiti di dolore e si appoggiava meglio possibile sull'altra gamba.

Quando riuscirono a metterla seduta a Melody girò nuovamente la testa. Forse aveva fatto uno sforzo troppo grande, dopo la botta che aveva preso.

-Fa vedere.- Jimin si avvicinò a Valerie e le prese delicatamente la gamba in un punto poco più alto rispetto alla caviglia- Riesci a muoverla?

Baekhyun trafugò nelle tasche della giacca finché non trovò il proprio telefono e, con la modalità torcia, fece più luce a Jimin.

Fu scombussolante quel bagliore così freddo dopo tutto quel tempo passato al buio.

Appena i suoi occhi si furono riabituati, osservò il luogo disegnato dalle lunghe ombre prodotte dal telefono di Baekhyun: non era tanto diverso dai boschi percorsi fino a quel momento, la vegetazione, gli alberi e il terreno erano gli stessi, ma a pochi metri da loro vi erano diversi pezzi di ricambio di trattori, macchine agricole, ruote e anche utensili più quotidiani che stonavano con tutta la zona.

-E' una specie di discarica...-sussurrò. Da un paesino così isolato e psicopatico non c'era da aspettarsi molto di più sofisticato per la salvaguardia dell'ambiente. Un punto dove concentrare tutte le ferraglie vecchie senza che contaminasse le risaie e i campi era certamente la via più facile.

Valerie urlò quando Jimin gli girò appena la caviglia e lo insultò nella maniera più colorita che conoscesse.

-E' una brutta slogatura, si sta anche gonfiando, dobbiamo riportarti a Seoul quanto prima per farti visitare.- constatò Jimin con una serietà e praticità degna di un medico.

-Da quando saresti laureato di medicina?- Baekhyun inarcò un sopracciglio.

-Con tutti gli arti che vi siete rotti in più rispetto a noi, dovresti essere tu a farmi una diagnosi completa.- gli fece notare il dancer dei BTS.

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