farei tutto per te

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Mi avvicinai di qualche millimetro a lui.
Gli attimi che seguirono furono infinitamente lunghi e silenziosi, silenzio rotto solo dal battito dei nostri cuori che battevano all'unisono, mentre ci avvicinavamo l'uno all'altro.

<<questo non è un sogno, lo  sai?>> disse L a pochi centimetri da me.

La mia mente si annebbiò. Cosa voleva dire con quelle parole?! Un senso d'ansia e la sensazione che il mio collega potesse aver compreso i miei pensieri rivolti a lui mi colpirono al cuore.
<<cos->> iniziai a dire a bassa voce, e fui salvato solo da qualcuno che, nell'altra stanza accanto alla camera da letto, mi aveva chiamato con una voce insopportabilmente acuta.
Ryuzaki si allontanò da me di fretta, subito prima che Misa Amane facesse la sua entrata nella stanza.
Mi saltò addosso, facendomi cadere supino sul letto e iniziando a darmi veloci e fastidiosi baci su tutta la faccia.
Però non aveva considerato L che, perdendo l'equilibrio a causa della catena, cadde su di noi.
Io, ancora abbastanza febbricitante, mi sentii ancora peggio sentendo il peso di ben due persone che mi schiacciavano. Misa continuava a darmi baci, mentre L, ancora fradicio per l'acqua che gli avevo tirato addosso, si dimenava cercando di alzarsi bagnando me, Misa ed il letto sotto di noi.

<<TOGLIETEVI DI DOSSO! ORA!>> ordinai dopo qualche secondo passato in quella ridicola situazione.
Loro si calmarono e si alzarono, ma ormai era troppo tardi perché ormai ero nervoso ed irritato, e quando sono in questi momenti di irritabilità la strana voglia di uccidere qualcuno mi fa diventare letteralmente un'altra persona.
<<Sono malato! Che diamine, Misa, ti sembra il modo di comportarti?!>> urlai contro di lei quasi come se fossi un padre che sgrida la figlia disobbediente. Avrei voluto dire qualcosa anche a Ryuzaki, però lui mi guardava con il suo solito sguardo che rendeva impossibile capire cosa stesse pensando, e guardandolo dimenticai tutto ciò che avrei voluto dirgli. Mi fece sciogliere e, come per magia, fece cancellare la rabbia che si era formata nel mio cuore.
Distolsi lo sguardo, emettendo un suono di disapprovazione a quei sentimenti che sentivo crescere in me sempre di più, come una leggera pioggia estiva che con una velocità devastante diventa una tempesta. Un uragano stava crescendo nel mio cuore. Un uragano di emozioni che non sapevo neanche da dove provenissero. Non sapevo come quel sentimento si fosse fatto strada tra i miei pensieri, ma ormai L era irremovibile da essi.
<<lasciamo stare>> dissi in tono scontroso e ancora arrabbiato con Misa anche se lei non sembrava dargli troppo peso.
<<Andiamo Light!>> disse la ragazza <<non essere arrabbiato>>
<<sono solo stanco Misa>> dissi esasperato
<<ma dovresti essere felice di vedermi. Sono la tua ragazza no?>> mi chiese.
La mia ragazza? No, non era il mio genere, ma non potevo di certo lasciarla in quel modo e con quella sottospecie di bradipo, per cui mi ero preso una cotta da ragazzina delle medie, che ci guardava di sottecchi origliando i nostri discorsi privati.
<<Lo sono Misa>> mentii prendendole le spalle e guardandola negli occhi <<il problema è che sono malato, e non vorrei attaccare l'influenza anche a te>> dissi per riuscire a convincerla. Usare la mia malattia come scusa per non vederla era un'ottima idea, dopotutto.
Vidi che negli occhi di Misa si stava facendo strada un barlume di buon senso.
<<vai pure Misa. Mi prenderò cura io di Light-kun>> disse ad un certo punto L mettendomi una mano sulla spalla.
Quella speranza che Misa se ne potesse andare si spense del tutto quando L disse queste parole.
<<Che cooosa?!>> esclamò la bionda spalancando gli occhi e facendo passare lo sguardo da me a Ryuzaki <<non ci penso neanche morta a lasciare il mio Light con te!!!>> disse aggrappandosi al mio braccio e scacciando la sua mano dalla mia spalla <<sono io la sua ragazza, non tu! È chiaro?>> e finita la frase si avvinghiò alle mie labbra, baciandomi come se volesse marcare il territorio.
<<vado a preparare la colazione>> disse dopo che si fu separata da me e dirigendosi in cucina con furia, lasciando me e Ryuzaki da soli.
Lo guardai con uno sguardo assassino.
<<ho detto qualcosa di male?>> mi chiese in modo insopportabilmente innocente.
<<SI!>> gli urlai contro io.

^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^

La situazione era tesa e difficile da gestire.

Misa ed L erano seduti vicini sul divano di fronte a me. Misa mi guardava con uno sguardo possessivo e leggermente inquietante che sembrava voler dire “tu sei solo mio e ucciderò chiunque osi avvicinarsi a te” ed io non sapevo cosa guardare perché guardare Misa mi avrebbe messo solo una terribile agitazione addosso e guardare L che era ancora bagnato fradicio dalla testa ai piedi intrecciare con la lingua i gambi di ciliegia non avrebbe fatto bene al mio povero cuore che batteva già abbastanza per l'influenza.
L'unico che non sembrava fare caso alla tensione era, ovviamente, proprio Ryuzaki che non faceva caso al temporale che la presenza di Misa stava creando, troppo intento, invece, a mangiare tutti i dolci che si trovava davanti.

Non ne potevo più di quella situazione, soprattutto considerando la febbre che sentivo salire di più contemporaneamente con il mal di testa.
Gemetti e mi accasciai sul divano stringendo forte le palpebre per cercare di fermare il dolore.
<<Light-kun>> disse L con la voce preoccupata distogliendo lo sguardo dai suoi amati dolci
<<alzati!>> mi ordinò
<<perché?>>
<<ti porto a letto>>
<<sto bene qua>>
<<Ryuzaki ha ragione tesoro>> disse Misa con voce smielata avvicinandosi a me <<è meglio che vai a riposarti>>
<<Ho detto che sto bene qua>> dissi scocciato. Non volevo essere trattato come un bambino. Ero un adulto e sapevo fare le mie scelte da solo.
<<sono adulto e so fare le mie scelte da solo>> ripetei ad alta voce
<<Quando fai così mi ricordi Mello>> disse L alzandosi e avvicinandosi anche lui a me
<<Chi?>>
<<sappi solo che non è un complimento>> e, detto questo, mi prese per un braccio e mi costrinse ad alzarmi.

<<aspetta, ma che-?>>. Cercai di ribellarmi ma senza successo. Lui possedeva una forza superiore alla mia in quel momento. Cercai comunque di liberarmi dalla sua presa ferrea sul mio braccio ma lui me lo porto dietro la schiena, spingendomi poi con forza verso la camera da letto e facendomi cadere con un piccolo sgambetto su di esso, per poi arrotolarmi nelle coperte. Infine legò la sua parte di manette alla gamba del letto, di nuovo.

Si avvicinò a me. La paura che lui conoscesse i miei sentimenti ricomparve e mi fece arrossire.
Per fortuna Misa aveva preferito rimanere in salotto.

<<adesso tu stai fermo qui finché non ti sarà passata la febbre>> mi ordinò
<<dormi!>>
<<non puoi obbligarmi a dormire Ryuz...>> mi bloccai quando sentii le braccia di L abbracciarmi con dolcezza.

Mi premette la testa sul suo petto così che io riuscii a sentire il suono del suo cuore battere all'unisono con il mio ed il suo respiro tra i capelli dove lasciò un dolce bacio che mi fece sussultare.
Il mio corpo era paralizzato dall'imbarazzo e dall'emozione.
La testa mi pulsava forte e sentivo il cuore esplodermi in petto.

<<non-non puoi farmi questo Ryuzaki>> dissi cercando di essere arrabbiato e convincente. Lui non rispose ma il calore del suo corpo mi calmò e mi diede così sollievo che, dopo pochi secondi, mi addormentai.

<<grazie Ryu>> dissi poco dopo in un momento di dormiveglia
<<per te, Light, farei tutto>> rispose lui rimboccandomi le coperte.

Scusate se mi sono fatta aspettare, spero che non succeda mai più e che questo capitolo vi sia piaciuto. Se è così vi prego di lasciare un commento e una stellina.

Un bacione dalla vostra fujoshi irrimediabilmente perversa e romantica😚😚

dreams come true~lawlightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora