2018: TERZA PARTE

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Buio, freddo e terrore. Queste sono le uniche cose di cui eravamo certi io e i miei amici in quel momento.
Il fascio di luce della mia torcia si riflette contro le goccioline d'acqua che compongono la gelida nebbia che ci sta raggiungendo. Una luce lontana e quasi impercettibile compare oltre il muro di nebbia, spengo la torcia e cerco un nascondiglio, nel buio della notte scorgo quello che una volta poteva essere un sentiero di montagna ma ora è quasi completamente invaso dal sottobosco.
- Forza seguitemi, non ho intenzione di farmi vedere da qualcuno, soprattutto qualcuno che viene da dove non ci dovrebbe essere nulla-.
Luke e Albert non esitano a seguirmi.
Percorsi una decina di metri verso l'interno del bosco ci fermiamo cercando di capire cosa sta passando dietro di noi. È un auto abbastanza anonima, è di un grigio opaco e assomiglia a quelle che si vedono nelle pubblicità dove non mostrano il marchio. Passa lenta e silenziosa, probabilmente è un auto elettrica.
Ci giriamo e decidiamo di avanzare ancora per un po' giusto per vedere se scopriamo qualcosa. Dopo mezz'ora di cammino qualcosa mi blocca:- Ragazzi?- loro si voltano verso di me -sapete qualcosa di una botola in mezzo al bosco?-
Ha le sembianze del tappo di un termos in ferro solo che ha una grossa maniglia proprio in cima e mentre ci avviciniamo incuriositi un rumore spezza il silenzio, come un fruscio, un passo felpato che non cerca di nascondersi, qualcuno si sta avvicinando e molto in fretta, se siamo fortunati non ci ha ancora visti.
Alla svelta dico - ragazzi, muoviamoci entriamo nella botola- (cosa assai stupida, ma che poteva fare un ragazzino di 16 anni impaurito?) 
- s sicuro?- balbetta Luke, -s sembra spaventoso, f forse potremmo aspettare e...-
-Attendere che qualche psicopatico ci uccida? No, grazie- rispondo in fretta e mi faccio aiutare da Albert per aprire la botola.
La apriamo in fretta  ma ciò che vediamo è sconvolgente, un buco, un maledetto buco in cemento profondo più di quanto si possa immaginare.
Sarebbe bello dire che noi tre ce ne andammo facendo finta di niente, ma purtroppo non è così.
Mentre guardavamo l'abisso una scossa fulminante ci colpì e cademmo tutti nel vuoto più profondo.

Storie di KV5 (IN COMPLETAMENTO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora