Quel giorno... Quel giorno con me ci furono solamente Giulia e mia madre... Mio fratello non si sa dove fosse, mio padre era al lavoro... E mia sorella a scuola... Però... Mia madre disse che avremmo festeggiato...
Il momento di togliere quella copertura di bende fu lungo... Sembrò che il tempo fosse infinito; il medico fece un piccolo taglio col bisturi sulla benda, e da lì cominciò a srotolarmi, mi sentivo come un rotolo di carta igienica... Poi vidi il medico...
Era bianco in volto, sono così brutto? Giulia si portò una mano alla bocca... E mia madre sembrava star per urlare. Cominciai a spaventarmi, chiesi uno specchio, Giulia provò a fermarmi dicendo di lasciare che il mio viso prendesse aria per un po', ma non la ascoltai... Presi lo specchio, e mi vidi.
Il mio viso era completamente diverso: la faccia era completamente bianca, con la parte inferiore più chiara... Ed i miei capelli, erano bianchi... Addirittura i miei occhi cambiarono, da marroni, erano diventati divertirsi... Uno era blu, e l'altro verde... La mia bocca invece era rossa, di un rosso carne... Le labbra erano state bruciate... Vidi qualche pezzetto di pelle cadere dal mio orecchio destro, ed il medico mi si avvicinò...
"Hey... Tranquillo la faccia te la mettiamo apposto, adesso lasciami pulire la tua pelle."
-N... No- almeno la mia voce rimase uguale...
-Non posso pulirti?-
-Puoi, ma non metterla apposto...-
-E perché?-
-È già perfetta.-
-P... Perfetta?-
-Si-
Mia madre diede una strana occhiata al medico, che era rimasto a bocca aperta... Poi li vidi parlare e bisbigliare... Non capii cosa dicevano, ma vidi Giulia venire da me...
-Hey, mi presento: io son...-
-Giulia-
-M... Ma quindi mi sentivi!?- vidi i suoi occhi brillare, e mi abbracciò... Da quanto tempo non provavo quella sensazione? Un abbraccio affettuoso da parte di qualcuno... Rimasi lì, e ricambiai l'abbraccio...
-Non ti faccio schifo?-
-Certo che no, perché dovresti?-
Mi limitai ad alzare un dito puntandolo alla mia faccia.
-Ma no, ti da quel tocco da Psicopatico.- lo disse con una leggera risatina, come per prendermi in giro... Poi arrivò mia madre...
-Leo, andiamo a casa.-
A Giulia sparì il sorriso, come le era comparso... E la salutai, mia madre mi portò sull'auto, era strano poter uscire, sentire il fresco sulla faccia... Vedere i miei capelli svolazzare di qua e di là mentre cammino... Era tutto fantastico...
Finché... Uno scoppio, un'auto nera ci superò... La polizia dietro di lei, era un vero e proprio inseguimento... Li avevo visti solo nei film...
Poi tutto finì, le auto svanirono dietro una curva, ed io rimasi lì, con mia madre...
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Psycho Leo
HorrorUn ragazzo, una città molto strana, e dei problemi mentali... Esiste un mix migliore? Leo e la sua famiglia si trasferiscono in una cittadina vicino al mare chiamata Lignano, là però, la famiglia viene presa dalle peggio sfighe, e si sfalda... Leo...