L'unica fonte d'affetto

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Quando arrivammo a casa, mia madre mi mandò in salotto, dove si trovava anche mio fratello; lei ordinò le pizze e tornò da noi...

Mio fratello era distratto... Ed alla TV non c'era niente di interessante, perciò ci ritrovammo a mangiare in silenzio, dopo qualche ora, suonarono al campanello: nostro padre era arrivato, rimase lì, sul ciglio della porta a fissarmi... Mi guardava come per dire "questo non è mio figlio, è un mostro"... Non capiva che ero sempre io, o almeno così credevo... Era incredibile come mia madre fosse in pensiero per me: l'unica volta che sono stato in bagno mi ha accompagnato ed ha aspettato davanti alla porta... Il ché, devo ammettere che dopo l'ultima volta, non mi è dispiaciuto poi così tanto... In bagno mi soffermai ad osservarmi allo specchio, e pensavo "perché non gli piaccio? Non sono così male..." I miei capelli erano color argento, i miei occhi e la mia bocca creavano un bel contrasto col resto del viso, che era interamente bianco cera...

Devo ammettere che il mio nuovo aspetto, non mi dispiaceva per niente... Anzi, direi che mi piaceva, nonostante la reazione di mio padre...

Quando tornai di sotto ci fermammo tutta la notte a guardare di film alla tv, tutta la famiglia unita...

Dopo qualche ora di film... Senza neanche accorgermene, mi addormentai.

Quella notte sognai delle persone torturarmi, ma... Quando sentii la mia voce: capii che non potevo essere io... Era la voce di un bambino...

-vi prego lasciatemi andare!- questo era ciò che il mio personaggio urlava, e pregava... Mentre i ragazzi, non avevano alcuna reazione ne pietà...

Poi, improvvisamente mi svegliai.

-Hey, Leo? Svegliati...-

Era mia madre, che come già sapevo che avrebbe fatto, mi svegliò per mandarmi a scuola... Non ci potevo credere, dopo tutto sto tempo che non la vedevo lei mi avrebbe voluto mandare via? E poi, con tutte le assenze che ho fatto, ormai sarò bocciato, giusto?
Mia madre mi buttò fuori casa, ma io, sapendo della bocciatura assicurata, decisi di marinare... Andai vicino alla scuola, dove sarebbe dovuta esserci Giulia ad aspettarmi...

Come da copione, lei c'era.

Appena mi vide mi salutò e mi diede un abbraccio improvviso... Io la strinsi forte, ormai lei era la mia unica fonte d'affetto...

Girammo per la cittadina per qualche ora, era bello stare con lei, e con lei mi sentivo molto più vivo che con le altre persone... Non so come spiegarlo... Era come se solo con lei provassi dei sentimenti... Ma io ho sempre provato sentimenti per tutti, il ché cominciò a farmi sentire strano...

ANGOLO SCRITTORE

Scusate per il capitolo con qualche spunto romantico, ma ogni tanto ci deve essere... Spero comunque che la storia ci piaccia, ciao!

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